Adoro questi discorsi perché non portano a nulla :)
Il problema è che noi ragioniamo da musicisti , al di là se possiamo permettercelo o no, ma esistono le finanziarie, chi le usa per le macchine, chi per le vacanze e chi per gli strumenti. la selmer prima di produrre strumenti è un'azienda storica, quindi ha una sua fascia di mercato, una sua immagine ecc ecc. Credo che possiamo tranquillamente parlare in questo caso di ''oggetto'' lusso dove le categorie di domanda/offerta utilità del bene seguono altre vie. Un po' come le ''ciavatte'' Gucci, viste con in miei occhi a via condotti ( per la precisione erano infradito) a 500 euro. Alla fine vuoi comprereste un selmer nuovo a 3000 euro? Sicuro direste, qui c'è la magagna. Loro lo sanno, nelle aziende lavorano tante persone, e c'è un'area come sapete di studio del mercato. Quando si spendono certe cifre la psicologia conta molto, oltre l'approvazione della propria moglie :). Qualcuno potrà dire eh, ma il professionista, ma al professionista serve un sax che ergonomicamente sia comodo che la meccanica non si inceppi e sia affidabile. cosa può voler di più? Magari un' emissione facile e non siamo più nel 1899, di strumenti così è pieno. se io che sono l'ultimo arrivato con il mio sax da 400 euro cambiando l'ancia cambio il suono, figuriamoci se ionata sta aspettando l'ultimo selmer per dire: ah questo si che è il suono che cercavo da una vita. La selmer è come la mamma non si discute, si ama. Concludo con: ma se molto di noi, professionisti e non ancora vanno a caccia di strumenti del 1920, l'evoluzione del suono è sempre oggettivamente una cosa cercata da tutti ? O oggettivamente è un'evoluzione come ci fu dai decotti di erbe alla penicillina?