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Discussione: Sono diventato un grassista

  1. #1

    Sono diventato un grassista

    Ciao ragazzi, ho fatto prima io di Visuldrome purtroppo non amo i preliminari e vado subito al dunque
    Dopo quasi un anno di tenore( lo so dovrei restare con il mio stencil Amati/ schankeleers o come si scrive, non ho mai capito che stencil fosse, e il mio yamaha 4c e pensare solo a studiare, ma sono 'na cap' e ' caZXX) ho preso un italico Grassi . Insomma girando girando ho trovato un professional 2000 ( ancora mi deve arrivare) ritamponato l'anno scorso e unico proprietario.
    il signore che me lo ha venduto lo comprò nel 1984 o meglio fu un regalo dei suoi genitori per il compleanno. Il prezzo non lo dico, ma comunque sotto le 1000 euro
    e ultimamente li vedo spesso sui 1200/1300.
    Insomma volevo rendervi partecipe del mio primo acquisto ''serio''. Sono contento perchè purtroppo nel mondo della tromba di italiano vintage non c'è nulla e mi stupisce che invece
    la Grassi anche oltre oceano sia cosi apprezzata.
    Buon week end.

  2. #2
    come si dice? Auguri!
    Ora però, dopo aver familiarizzato col nuovo tenore, devi cambiare anche il bocchino.

  3. #3
    Per quello ho un cassetto pieno :)

  4. #4
    Citazione Originariamente Scritto da Luigi Cameo Visualizza Messaggio
    Per quello ho un cassetto pieno :)
    Allora sei anche un grossista, oltre che grassista...

  5. #5
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  6. #6
    Leggendo i vari commenti mi sono fatto l'idea che i Grassi "storici" anni '80-90 abbiano un ottimo suono, ma che siano un po' meno immediati da suonare rispetto ai sax contemporanei. Spero che il buon Luigi mi smentisca con una recensione del suo strumento.

  7. #7
    Sono curioso anche io, ma fino ad ora gli unici sax che ho provato da amici sono i selmer Mark 6 e SA80 e super sax. Di moderni purtroppo ancora nulla quindi nemmeno potrei fare un paragone. Speriamo che intervenga qualche utente che può farlo.

  8. #8
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    Essendo un Grassista da 14 anni, e avendone provati diversi, posso dire la mia: i Grassi anni '70/80/90, in generale suonano bene con potenza e pienezza di timbro, sono molto incostanti o meglio ognuno ha la sua storia. L'immediatezza del suono dipende molto dalla forma del chiver che si differenzia leggermente tra un esemplare e l'altro. Attualmente ho due tenori Grassi e un contralto. Il Grassi Wonderful è più immediato e con bassi poderosi, il Senza Nome (Ammaccato per me), un po' più faticoso ma ha un qualcosa di unico che lo rende il mio preferito. Il contralto, pur richiedendo un po' più di fiato rispetto a Yamaha o Selmer, suona come un treno. Con altri esemplari stesse sensazioni, alcuni immediati altri meno. Meccaniche tendenzialmente più antiquate, simili ai vari modelli Buffett più che Selmer.
    Tenore Grassi Ammaccato '77
    Tenore Conn Transitional '34
    Tenore Grassi Wonderful '81
    Otto Link STM Usa 7*, Rigotti 3 Strong
    Alto Grassi '76,
    Otto Link STM Early Babbitt 7*, Rigotti 2 strong
    Soprano Grassi Prestige Bimbo '82
    Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong

  9. #9
    Grazie Dany della piccola recensione. Purtroppo anche nei modelli più blasonati
    ogni strumento fa storia a se.
    Io ho parlato con più di qualche amico che mi ha detto che ha provato dei mark 6 veramente intubati
    eppure costano come una panda usata almeno qui in caso di flop, la spesa è umana.

  10. #10
    Eh bé, complimenti.
    Volendo, ora su questo Mercatino di Sax Forum c'è pure un contralto stessa serie Pro 2000.
    Io forse lo sapete già, ho 2 alti: il Senza Nome (che però nei cataloghi dell' epoca era detto Export) ed un Wonderful, probabilmente uno dei primi prodotti di questa rara serie (con un' aletta proteggi meccanica/sugheri mano destra, quindi quello inferiore dalla parte opposta della mano, diversa e più piccola rispetto a quella -con tanto di "G" incisa- che ho visto nelle foto ed annunci vari di vendita di altri esemplari di tale modello)
    Che dire? Compatibilmente con le mie limitate capacità, suonano bene tutti e due, ma non mi sono mai preso la briga di confrontarli prima uno e poi l' altro.
    Credo fermamente, però, che una volta trovate le ance buone, non sono troppo faticosi, con qualunque becco di apertura "umana" che provo a suonare (certo con l' Ottolink 8* o addirittura 9* che comunque provai a prendere anni fa ed ho ancora nel cassetto, la cosa si fa più difficile).

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