con pochissima originalità propongo una replica del post di Luigi, perchè ieri, mentre perdevo gran parte del mio pomeriggio in autobus, avendo pure dimenticato il libro che speravo di finire, mi sono ritrovato a pensare ai miei contraltisti preferiti - essendo io prevalentemente contraltista il tema mi sta particolarmente a cuore. anzi a Quore
siccome sono noioso farò pure dei commenti ... ma, prima, una lista nuda e cruda (dove sicuramente mancherà qualcuno)
1) Ornette Coleman
2) Charlie Parker, Eric Dolphy, Johnny Hodges
3) Lee Konitz, Maceo Parker, Steve Coleman, David Sanborn, Jakie McLean, Art Pepper, John Handy (non quello di Mingus)
4) varie ed eventuali
1) è il mio musicista preferito, in assoluto... l'unico per cui rischio di entrare in "fan mode", però, al di là di ogni altra considerazione, la cosa che sicuramente mi ha colpito di più fin dal primo ascolto è stato il suo suono. Umanissimo, mobile, vario, fragile estremamente commovente, sempre. Un suono che negli anni ha avuto un'evoluzione, rimanendo simile a se stesso, ma mai identico.
tre esempi:
https://www.youtube.com/watch?v=hGiGH0O_a04
https://www.youtube.com/watch?v=hgp_H5VPCRg
https://www.youtube.com/watch?v=uEvm61giC2I
i primi due col Grafton - aspetto di riprovarlo riparato dal Dario, ma la prima impressione che mi ha dato è stata francamente quella di essere il peggior saxofono che abbia mai provato in vita mia :) proprio per il suono...
2) Charlie Parker sappiamo tutti chi è e cosa ha fatto: è uno degli indiscutibili. L'ho studiato, amato, ma non è mai stato (non so perchè) in cima alla mia lista (anche se ogni ascolto è una meraviglia), nonostante questo, ogni volta che lo ascolto rimango sconvolto dalla qualità e dalla bellezza del suo suono (diversissimo da quello di OC).
Eric Dolphy è un altro dei miei preferitissimi... per me ha praticamente due suoni distinti, sia all'alto che al clarinetto basso: nel '64 cambia qualcosa (sicuramente il clarinetto basso, ma anche il bocchino, per l'alto non saprei) e, per me cambia in meglio.
https://www.youtube.com/watch?v=XKajqnE41fg
questo è il suo suono che preferisco - va anche detto che qui ci sono tre suoni che amo moltissimo: Clifford Jordan e Johnny Coles oltre a Dolphy.
Johnny Hodegs... che dire? mi sorprende che in queste liste non compaiano mai o quasi mai nomi pre bop.. Hodges non solo è stato un grandissimo musicista (all'ombra di Ellington), ma è una figura essenziale nell'evoluzione di quello che è il sax contralto jazz.
Quasi tutto quello che conta lo ottiene con il suono, la dinamica e l'emissione un esempio:
https://www.youtube.com/watch?v=_ww-XDuaxcw
4) Lee Konitz... lo amo moltissimo, amo come suona, amo il suo suono, sia quello "adamantino" degli anni con Tristano, sia quello successivo. Ho sempre qualche problema con il suo tipo di intonazione... eppure mi piace Ornette, che non scherza un tubo (ma suona in un contesto e modo completamente diversi)
Maceo Parker ... :) poco da dire... non vado pazzo per il genere, ma lo adoro: lontanissimo da me ( e con invidia ferocerrima per il suo controllo ritmico) ne ho sempre amato tantissimo il suono, da subito, dal primo ascolto...
Steve Coleman è nel mio Pantheon, soprattutto come "pensatore di musica" e compositore, ma è ovviamente anche un signor saxofonista, con un suo suono freddo lucido, molto personale e molto adatto alla sua estetica.
Sanborn... è uno di quei casi in cui opero una scissione: adoro il suo suono, mi piace anche come suona (fraseggio, senso armonico, concezione ritmica), ma tendenzialmente fa una musica che non mi interessa...
https://www.youtube.com/watch?v=sT3JVBOWcDM
un omaggio incrociato :)
Pepper: ho un amore particolare per questo musicista, da quando ho sentito questo pezzo più o meno per caso
https://www.youtube.com/watch?v=HE9E...uyjQ1d&index=1
credo di essere soprattutto attratto dal suono un po' amaro e nervoso...
John Handy, non è quello che conosciamo tutti, ma un musicista di New Orleans semi sconosciuto:
https://www.youtube.com/watch?v=YWlSbFceLHA
altro mondo sonoro... ma si sa sono un passatista - questo è un tipo di suono che non sopporterei di emettere, ma che adoro ascoltare, naturalmente è un Conn, non so con che ancia e bocchino.
Non mi vengono in mente particolari contraltisti di ambito più legato all'improvvisazione radicale... Braxton è uno di quelli che apprezzo nonostante il suono ( e si merita questo video https://www.youtube.com/watch?v=0o0AYFRFX7g in cui in un contesto in cui normalmente dà, secondo me il peggio di sè, se la cava più che bene - e ha pure un suono che non mi dispiace) - devo anche dire che, con qualche eccezione notevole, non sono particolarmente affezionato a quell'ambito stilistico, probabilmente perchè spesso ottiene risultati che possono assomigliare a quelli della musica contemporanea europea, ma dove credo che si vada più in là con la scrittura - sia che si tratti di cose "astratte/super strutturate" sia di cose anche molto legate all'esplorazione del suono e delle sue trasformazioni.