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Discussione: Ancia dura o no?

  1. #1

    Ancia dura o no?

    Scusate la domanda da novello sbarbatello ( in realtà ho alcuni accenni bianchi :) ) vorrei capire quando un'ancia non suona o è troppo dura. Mi spiego: ho
    Iniziato con ancia numero 2 Java verdi tutto ok, dopo poco ( per via della mia fretta nel fare le cose) una Java verde due mezzo e mi sono trovato meglio delle 2. Prendo le zz numero 3( in offerta un pacco 10 euro su Amazon) non suonava nessuna, anzi una. Le metto a bagno e ne suonano ora 4 su 5. Compro Rico 3 e non mi suonano. Compro una Java rossa sfusa e nulla. D'addario 2h diciamo di sì sfusa, e d'addario 3s sfusa insomma. Pacco da 3 di rigotti 2 e mezzo medium nada. Marca jazz 2.5 favolose almeno le due che ho provato. Pomeriggio proverò le Gonzalez 2.5. i miei bocchini sono 7 e 7*. Quelle che non suonavano (tramite you tube) ho provato maldestramente a lavorarle con le forbici, ma non sapendo bene cosa fare sono andato ad occhio, ma ovviamente non è cambiato nulla. Ora vi chiedo come capire se le ance non suonano perché ''fallate'' o se sono troppo dure? Tanto non scadono quindi le lascio nel cassetto. Le zz sono 3 e riesco e come mai ( se fosse colpa mia) le rigotti 2 e mezzo medium no. Grazie a chi mi risponderà

  2. #2
    l'unica ancia buona è quella morta...

  3. #3
    [QUOTE=. Marca jazz 2.5 favolose almeno le due che ho provato. [/QUOTE]
    Anche io sto utilizzando da poco queste ance, e le ho trovate molto buone. Con il tenore (lo suono meno) credo che per un pò utilizzerò solo queste. Tanto per aumentare la tua confusione, ti posso dire che da un becco ad un altro un buon numero di ance cambia quasi radicalmente la risposta. Io sto cambiando imboccatura principale per l'alto, e alternandone tre ho visto che la risposta delle ance varia molto. E' evidente oramai anche a te che trovare un setup stabile è molto difficile, troppe variabili. Conviene tenerne alcune pronte all'uso per le "grandi occasioni" sperando che quando le monti non siano troppo cambiate. Sicuramente quelle sintetiche sono più stabili per lungo tempo, ma dopo averci puntato molto (sulle legere american cut) ora per me sono tornate ad essere solo una delle opzioni. Per ultimo, non fare, come me, l'errore di suonare ance troppo dure, si accumulano solo difetti nell'emissione. Buona musica, se hai tempo tra una prova e l'altra!

  4. #4
    Pensate che quelle che ho provato (di Marca) non mi sono piaciute...
    In realtà credo che sia possibile trovare un setup che rimanga stabile per un periodo ragionevole. Su alto e tenore ho lo stesso bocchino dall'89 e dal '93 o '93 (sul clarinetto non sono mai soddisfatto, sul clarinetto basso ho cambiato bocchino l'anno scorso dopo più di 20 anni) ho usato per decenni anche vandoren classiche tre e mezzo, poi sono sceso al tre (con qualche parentesi con le la voz per il clarinetto basso). Poi cambiamo noi, cambiano le nostre esigenze. Il problema sono i periodi di transazione...e io sto transuendo purtroppo...

  5. #5
    Quelle sintetiche provate le legére american cute. Buone, ma non mi andava di semplificarmi la vita :)Comunque noto che l'ancia ha veramente tante variabili che ti portano in un mondo bello e dispendioso. Però devo essere onesto compro tanto, ma sto studiando anche tanto :) ovviamente il tuo consiglio è giustissimo. Io appena vedo che un'ancia non mi dà libertà la tolgo fosse anche una 2, passo all'uno e mezzo. non ho la fissa della durezza almeno in questo campo ;)

  6. #6
    secondo il mio modesto parere, tutti questi cambi di materiale ti confondono soprattutto se stai affrontando la fase iniziale dello studio o giù di lì. Non so se tu sia autodidatta o meno ma ti consiglierei alcune lezioni iniziali con un maestro al quale affidarsi anche per la scelta del materiale più adatto a te. Poi magari andrai avanti da solo sulla falsa riga dei consigli ricevuti. Ti suggerisco di non cambiare il set up così individuato (becco ancia legatura) per qualche anno almeno in modo da concentrarti su tecnica ed emissione. Io ho studiato per oltre 20 anni con becco selmer E ed ance vandoren, successivamente, forte della tecnica ed esperienza sviluppata, ho iniziato a sperimentare altre strade potendo però saper distinguere ed apprezzare le varie differenze. Oggi tu invece fai parecchia fatica, non sai se sei tu, l'ancia, la legatura, il labbro, l'umidità, l'inesperienza. Ti faccio un ultimo esempio, una volta anche io non riuscivo a suonare tutte le ance, le lavoravo, rilavorano, buttavo, cambiavo, poi finalmente con il controllo e l'esperienza ho imparato a suonarle tutte, davvero tutte senza alcun tipo di preparazione. 30 secondi in bocca per inumidirle e via e da molti anni ormai le uso tutte al 100%. My two cents
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
    socio onorario del club Mark VI Society

    tenor sax:

    Selmer SA80 serie I
    Grassi T460 Jazzy line

    sopr.sax:
    R&C R1

  7. #7
    Sulla confusione sono d'accordo, ma non volevo ripetermi
    Anch'io le uso praticamente tutte ... Pensavo di essere l'unico (e pure un po' co...one).

  8. #8
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    Citazione Originariamente Scritto da Luigi Cameo Visualizza Messaggio
    Scusate la domanda da novello sbarbatello ( in realtà ho alcuni accenni bianchi :)
    Sbarbatello al sax , ok !
    Ma scusa stai iniziando e suoni con aperture 7-7* , non é che forse utilizzi aperture che fai fatica a gestire e quindi qualsiasi minima variazione di ancia ti scombussola tutto ?
    Io prima di provare tutte le ance di questo mondo nelle varie versioni e durezze proverei ad iniziare ad usare un bocchino più chiuso , 6 ? 5? . Sono sicuro che non avrai più tanti problemi con le ance e poi, solo poi quando avrai ottenuto un buon controllo e buon suono inizierei a “spaziare” nelle variabilità del setup

    My two cents


    Schiaccio e baratto ergo sum
    Metronomico della "Ostello Quarna Nightmare Band"
    Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
    Sax_Gallery

  9. #9
    Allora ragazzi, i vostri consigli sono non giusti, ma giustissimi, ma il mio strumento principale è la tromba
    il sax per me è un piacevole non mi viene l'aggettivo, ma insomma avete capito. lo so che è deleterio quello
    che faccio, ma pazienza dice il mio analista :D
    Dario io con 7 e 7* mi trovo bene, se metto un'ancia 2 e mezzo non trovo nessun problema.
    proprio ora ho finito di suonare con una gonzalez 2 e mezzo e va alla grande come è andata bene con le marca, ma la trovo ( la gonzalez)meno brillante.
    L'unica cosa che non capisco, sentendo quelli di voi ( non so chi è maestro o prof e chi no) dire che suonano con tutte le ance
    vuol dire che è una leggenda metropolitana che dentro un pacchetto 2 o 3 sono da buttare o da modificare?

  10. #10
    non è che sia una leggenda metropolitana, ci sono effettivamente delle differenze tra ance ed ance, soprattutto in certe marche che non effettuano una accurata selezione. Ogni ancia è diversa dall'altra, essendo sostanzialmente un pezzo di canna...... ma il punto è che con l'esperienza impari a gestire le differenze e riesci a suonarle tutte e ognuna ti darà una risposta diversa con una sonorità diversa (alcune differenze le percepisci solo tu, in larga parte non se ne accorge nessuno, anche perché spesso si parla di comodità di suono e non tanto di suono prodotto).
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
    socio onorario del club Mark VI Society

    tenor sax:

    Selmer SA80 serie I
    Grassi T460 Jazzy line

    sopr.sax:
    R&C R1

  11. #11
    Non è una leggenda metropolitana, ma c'è chi riesce a suonarle tutte. Credo sia questione di esperienza e di uso differenziato (per un concerto scelgo attentamente per studiare scelgo semplicemente un'ancia che non sia "morta" o non sia proprio impossibile).

    PS ste è diplomato in saxofono io...in composizione :) ma suono da 40 anni. Ste è più affidabile/attendibile di me direi

  12. #12
    per tornare al quesito iniziale, noi principianti o semiprincipianti a volte ci facciamo sedurre dall'idea un po' bislacca che più l'ancia è dura è meglio è, forse perché così pensiamo di buttarci alle spalle la nostra condizione di musicisti che ancora devono fare tanta tanta pratica. In realtà anche se difficilmente ci sono sassofonisti esperti che usano le ance uno o uno e mezzo, mi sono fatto l'idea che l'ancia più dura sia semplicemente quella più adatta ai bocchini più "sfogati" che sono allo stesso tempo quelli più difficili da controllare e quelli che riescono ad essere più flessibili su timbro e intonazione.

  13. #13
    L' ancia deve avere la durezza giusta per le tue caratteristiche/esigenze. Non c'è una durezza in astratto migliore di altre. Secondo me l'ideale è contenere lo sforzo. Tutti i miei allievi partono con 2 o 2 e mezzo. Qualcuno rimane lì, qualcuno sale al 3. L'importante è che la qualità del suono sia decente e lo sforzo contenuto.
    Parker dopo il ricovero in ospedale psichiatrico usava le 2 e mezzo...

  14. #14
    ps. riguardo agli allievi. diciamo che si trova un punto di equilibrio fra caratteristiche fisiche, apertura del bocchino e durezza dell'ancia che non comporti uno sforzo eccessivo e che consenta di tenere una nota per almeno 12/16" (per chi ha poca capacità polmonare o per ragazzini piccoli i 12" secondi sono già un traguardo).
    in generale ai principianti faccio usare bocchini poco faticosi e non eccentrici - spesso quelli in dotazione vanno bene per un periodo sensato (non sono MAI faticosi, sono sempre chiusi e la qualità media rispetto a 40 anni fa si è alzata moltissimo) se no yamaha 4c o 5c.
    non mi è mai capitato di scendere sotto il 2 - ma non significa che non possa essere necessario.
    devo anche dire che mi capita più spesso di avere allievi che usano ance leggermente più deboli di quelle che potrebbero con conseguente suono poco consistente. evidentemente non si informano troppo online e il loro obiettivo principale (e sensato) è ridurre la fatica

  15. #15
    Ha perfettamente ragione Marco. Noi principianti abbiamo l'idea che più l'ancia sia dura e più siamo bravi. A me più di questo interessava se un'ancia più dura potesse dare un suono più bello e alti meno chiari. Io ho iniziato con le due e non avevo nessuna difficoltà già alla prima lezione con fcoltrane arrivavo al mi acuto. Ancia presa a caso e subito pronta. Ho preso dopo poco le 2 e mezzo ed idem, non sono masochista da suonare male e con fatica pur di dire che è un'ancia 5. La mia domanda però era: come mai suono tranquillamente le 3 della vandoren zz ( mi piacciono perché le trovo più scure delle verdi) e le 3 Rico no o la Java rossa 3 ( sfusa è solo una)? Per dire di 3 rigotti Gold due mezzo medium non riesco nemmeno con una. come mai?se sono 2 e mezzo sicuramente sono inferiori a 3 anche se medium. Non riuscire per me vuol dire fare una scala di due ottave con difficoltà di emissione e suono. A me di salire non interessa nulla anche perché al momento suona a casa mia e credo lo farò per lungo tempo. Forse il mio bocchino è troppo largo è un 7 però è sempre 7 anche con le vandoren 3. Lo so che non deve sperimentare ecc ecc , ma è una mia curiosità. Comunque sottolineo che dedico molto tempo allo studio e non sto solo sul web a cambiare ancia e bocchino. Tacci mia :)

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