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Discussione: Otto link florida - 100° anniversario, pareri?

  1. #1

    Otto link florida - 100° anniversario, pareri?

    Salve, qualche parere sul becco in oggetto? Che differenze rispetto ad un florida no usa vintage e rispetto ad un stm usa anni 90? Parlo di tenore
    tenore: selmer sa serie II
    becco selmer airflow 8
    ance vandorev v16

  2. #2
    Puoi trovare varie recensioni entusiastiche sul "New Florida" e sul "New Early Babbitt".

    Bisogna distinguere però se usare quei vecchi "nomi" ha più senso per il marketing o per l'effettiva funzionalità.
    Il dato di fatto è che né il "New Florida" né il "New Early Babbitt" sono riproduzioni/cloni/emulazioni dei vecchi modelli di cui portano il nome..

    Le differenze fisiche/strutturali sono ben evidenti anche a occhio nudo e per accorgersene non serve essere né un sassofonista esperto né un collezionista.
    Quindi... da un punto di vista pratico: se forme interne e forme esterne sono differenti dagli "originali" semplicemente non si tratta di copie/riproduzioni.

    Il New Florida (come per altro il New Vintage Tone Master) è un'Otto Link in metallo considerevolmente più brillante di un normale STM moderno (anche anni '90) e in molti casi anche di un normale STM Florida No Usa.

    Fin qui, tutto bene.
    Ma non (ri)produce lo stesso suono di un Florida No Usa (o di un clone vero e proprio...).

    Nonostante il costo al pubblico sia decisamente alto, come qualsiasi prodotto JJ Babbitt presenta imperfezioni costruttive.
    Il problema più grosso (e qui forse serve avere un po' di più esperienza) è la forma esterna non standard... che rende difficile l'utilizzo dell'imboccatura con una legatura "decente", perché appunto la dimensione esterna è "fuori standard".

    Le legature Otto Link sugli Otto Link sono progressivamente diventate sempre più uno schifo per varie ragioni, ma la principale è che non riescono a tenere ferma l'ancia.


    Trattandosi di un "Otto Link", che porta un nome "sassofonisticamente rilevanti" ci sono dell'implicazioni psicologiche che portano a una distorsione della percezione quando si tratta di fare un'analisi.
    È un Otto Link? Sì.
    È un Otto Link molto potente? Stranamente e inaspettamente, sì.
    È fedele al suono degli Otto Link anni '50/'60? Ok che è brillante... ma no, non è fedele al quel tipo di pasta sonora, anche "mediamente".
    È conveniente economicamente? A 350+€ sul nuovo + refacing... credo che il prezzo sia un po' fuori mercato.

  3. #3

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    Citazione Originariamente Scritto da tzadik Visualizza Messaggio
    Il problema più grosso (e qui forse serve avere un po' di più esperienza) è la forma esterna non standard... che rende difficile l'utilizzo dell'imboccatura con una legatura "decente", perché appunto la dimensione esterna è "fuori standard".

    Addirittura!
    P.S. Questa recensione , con un'analisi molto onesta e competente, trae delle conclusoni molto chiare sul modello in questione e sulla produzione del marchio, in generale.
    https://www.youtube.com/watch?v=OmXI0ONfk7A&t=20s
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  4. #4
    Paul è stato onesto... e tutto sommato malinconico.
    ... poteva andare anche peggio.

    È comune che imboccature di produzione recente abbiano dimensioni esterne un po' "strane"... anche imboccature dal costo e qualità molto più elevati.

  5. #5

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    Poteva andare peggio? Penso che sia stato piuttosto spietato nelle considerazioni finali. Io non lo comprerei a scatola chiusa, dopo aver ascoltato questa recensione.
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  6. #6
    È comune trovare Otto Link in condizioni anche peggiori di quelli recensiti lì.

    Io non comprerei un oggetto simile perché il costo non sarebbe giustificato e giustificabile in alcun modo.

  7. #7
    Da ingenuo dico: ma Mr Babbitt che applica sui suoi bocchini il nome di un monumento dei tempi che furono, giustamente non li regala, ma che gli costa farli uscire con rifiniture non ad mentula canis?

  8. #8
    Costa soldi e know-how interno.
    Sono relativamente pochi i sassofonisti che prestano attenzione a certo aspetti, sia sul suono e sulla sua concezione in generale, sia sugli "strumenti" per ottenere "il suono" (e non parlo solo di cose che si possono acquistare).

  9. #9
    Credo che aumentando il prezzo, avrebbe sempre le solite vendite derivanti dalla posizione dominante del nome. Poi non solo pochi sassofonisti, ma pochi in generale si accorgono di alcune cose e infatti abbiamo tanti che lavorano alla carlona per usare un eufemismo, e l'utilizzatore finale crede di aver l'ultimo ritrovato della scienza e della tecnica. Come disse Parker a Woods: poche seghe mentali e sóna.

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