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Discussione: Lee Konitz solo su there will never be another you

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  1. #1

    Lee Konitz solo su there will never be another you

    al contralto col mio yamaha yas 280, becco lakey, ance rigotti wild 3
    base suonata da me con piano e basso veri

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    tenor sax:

    Selmer SA80 serie I
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  2. #2
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  3. #3
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    Wow...
    Alto: Selmer Super Action 80 Serie I argentato 372xxx (1985)
    Tenore: Selmer Mark VII argentato 264xxx (1977)
    Set-up: studio...

  4. #4
    L'avatar di HAL9000
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    complimenti!!
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  5. #5
    Moderatore L'avatar di Blue Train
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    Al solito, bravo bravo!

  6. #6
    bella! Il fraseggio pulito di Koonitz non è così facile da eseguire... inoltre mi pare che tu abbia un ottimo suono anche sull'alto.

  7. #7
    grazie, in effetti l'alto lo suono abbastanza poco, solo in sezione con un gruppo funk oltre ad alcune lezioni con dei ragazzi. Però mi trovo bene, dal punto di vista tecnico e feeling, il problema è che il mio orecchio ormai è dettato sul tenore e quindi quando sento una nota o un accordo faccio più fatica a entrarci subito
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  8. #8
    Sono quasi commosso, è uno dei miei pezzi preferiti, con l'apoteosi finale in duetto con Warne Marsh! L'hai tirato giù tu o hai il solo scritto? Amo molto Lee Konitz, l'ho ascoltato più volte dal vivo, ma non ho mai osato provare a studiare questo "solo". Credo sia giunto il momento, non fosse altro che per godere della bellezza e musicalità di certi passaggi. Grazie, veramente, per la tua bella versione. Se hai lo spartito del solo e puoi darmi le indicazioni di come trovarlo te ne sarei estremamente grato...

  9. #9
    Ho fatto una ricerca "mirata" in rete e ho trovato il solo, ora c'è da suonarlo..

  10. #10
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    mitico Steve!
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    Otto Link STM Usa 7*, Rigotti 3 Strong
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  11. #11
    ma no!!! sei troppo intonato!! devi studiare anche l'intonazione a la Lee Konitz... il fraseggio è ottimo, come il suono, ma che te lo dico a fa'?
    ho ricordi molto antichi legati a questo pezzo, che pur essendo uno di quelli che ho studiato da ragazzino, stranamente non ricordo a memoria ... perchè sono un fottuto bastian contrario... ce lo insegnò in un workshop Tony Scott che ci chiese "suoniamo un pezzo che conosciamo tutti. conoscete "ther will never be another you" - silenzio mortale in sala "non è possibile! tutti devono conoscere there will never be another you! ai miei tempi non si poteva nemmeno salire su un palco senza conoscere "ther will never be another you"!" ... così glielo suonai lì, ma decisi di dimenticarlo a memoria

  12. #12
    grazie ragazzi. Beh il suono di Konitz è molto particolare e inimitabile, io l'ho fatto a modo mio. Il solo l'ho tirato giù da solo, sapevo che c'era anche in rete ma ho voluto fare un esercizio per imparalo a memoria ed essere il più naturale possibile
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  13. #13
    Ovviamente era una battuta :) che apertura ha il tuo lakey? È un bocchino che mi tenta...

  14. #14
    Tutto a memoria? Complimenti! In effetti scorre via in maniera molto naturale, ed ha una sua coerenza. Non serve a nessuno che sia un clone perfetto, tanto vale ascoltare l'originale...A me è venuta voglia di studiarlo dopo aver sentito la tua versione, pur avendolo ascoltato precedentemente tantssime volte. Anche io vorrei prendere un lakey, ho fatto ultimamene pochi suoni di prova, con un 5*3, che come apertura é quasi un 7 e aveva una gran voce, ma l'ho suonato troppo poco..e ho il cassetto pieno di becchi!

  15. #15
    Citazione Originariamente Scritto da ogundejazz Visualizza Messaggio
    Tutto a memoria? Complimenti! In effetti scorre via in maniera molto naturale, ed ha una sua coerenza. Non serve a nessuno che sia un clone perfetto, tanto vale ascoltare l'originale...A me è venuta voglia di studiarlo dopo aver sentito la tua versione, pur avendolo ascoltato precedentemente tantssime volte. Anche io vorrei prendere un lakey, ho fatto ultimamene pochi suoni di prova, con un 5*3, che come apertura é quasi un 7 e aveva una gran voce, ma l'ho suonato troppo poco..e ho il cassetto pieno di becchi!
    lui li fa sempre a memoria... :) chapeau carpiato con salto mortale (io ho imparato a memoria solo mezzo chorus di Koko e forse un chorus di Billie's Bounce)
    cloni... sì da un certo punto di vista hai ragione ovviamente da un altro punto di vista invece, soprattutto quando si tratta di musicisti con delle peculiarità molto marcate può essere utile cercare di imitarne anche pronuncia/suono/intonazione... lo dico io che non l'ho mai fatto, per carità :) però penso sia utile entrare in un mondo sonoro da tutti i punti di vista (anche timing etc) - ovviamente, poi, non basterebbe una vita.

    c'è un solo che prima o poi mi tirerò giù e vorrei suonarlo "esattamente" come è stato suonato :)

    il lakey... lo usava il mio insegnante negli anni '80 - mi piaceva, ho dei dubbi con le aperture... al momento (e da quasi 30 anni) uso un Conn (apertura 5), il problema, duplice è che
    1) è vecchio, ha una crepatura e ha perso planarità, quindi tende al fischio e non lega benissimo
    2) è cambiato il mio rapporto con lui... continua a piacermi, ma il suono che mi esce ormai è poco aggressivo (ma forse sono proprio cambiato io)

    non trovando Conn da nessuna parte sto pensando a qualcosa con cui sostituirlo, Lakey o Berg Larsen, per restare su bocchini non troppo costosi che qui sarebbero sprecati, o un Brilhart (sentendo il suono di Maceo Parker potrebbe aiutarmi ad andare nella direzione che mi interessa) - e sull'alto non voglio bocchini troppo aperti, che già mi ammazzo con i clarinetti

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