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Discussione: Bocchini con tavola piatta o concava?

  1. #1

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    manfredonia (FG)
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    Bocchini con tavola piatta o concava?

    Buongiorno a tutti, ho notato che alcuni bocchini per sassofono hanno la tavola leggermente e, considerato che si tratta di prodotti di altissimo livello, volutamente, appena appena concava. Cambia qualcosa nel funzionamento del bocchino stesso? La concavità che, credo sia voluta, ha una motivazione precisa? Non sarbbe meglio perfettamente piatta? Grazie e buone feste a tutti.
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  2. #2
    Esistono diverse teorie, più o meno scientifiche e più o meno complottistiche.

    Tornando un po' a concetti più semplice...
    L'effettivamente planarità è misurabile.
    Non mi riferisco solo su un'imboccatura ma su qualsiasi "piano" (https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_(geometria)).

    Di un concavità puoi fare più misure: forma, profondità e ovviamente posizione.

    Le motivazioni per cui senti dire che è necessaria una concavità sulla tavola sono essenzialmente due:

    - una concavità a centro tavola, possibilmente di forma ovale, viene giustificata con il fatto che l'ancia essendo di legno è igroscopica.
    Assorbendo liquidi si "gonfia" e la zona dove tende a "gonfiarsi" è la tavola.
    La presenza di un concavità sulla tavola permetterebbe di mantenere la corretta adesione tra tavola dell'ancia e tavola del bocchino... anche con un'ancia MOLTO umido.
    C'è un fondo di verità in questo?
    Sì, però se questo fenomeno è così "severo" vuol dire che c'è di sicuro un problema con la legatura e non è prevedibile quando questo può dare beneficio...


    - una concavità posta trasversalmente - lungo tutta la larghezza della tavola - lasciando l'ancia poggiata su due zone (davanti, verso il becco e dietro, verso il chiver) permetterebbe applicando pressione sull'ancia (proprio dove, sotto c'è la concavità) una flessione tale da far spostare la punta dell'ancia, allontando tutta la parte vibrante dell'ancia del facing del bocchino. In pratica ti ritrovi una maggior apertura.
    C'è un fondo di verità in questo? Meccanicamente è normale che succeda così... però se avere un'apertura funzionale maggiore di quella che è l'apetura geometrica del bocchino è qualcosa di ricercato... andando poi a deformare l'ancia, l'effetto utile dura poco... e l'ancia lavoverà peggio di come lavorerebbe se la tavola fosse piatta e con una legatura che deve solo tenere ferma l'ancia (evitando di deformarla).


    Altre ragioni sono tecnologiche ed economiche:
    - chi rifinisce le imboccature fisicamente non riesce a generare planarità dopo aver lavorato sulla tavola.
    - spianare la tavola potrebbe essere un'operazione lunga e di conseguenza costosa.

    La verità poi è che un'imboccatura "deve funzionare", la presenza di una tavola perfettamente piatta (unita a un'ancia con un tavola perfettamente piatta) limita di molto le variabili che possono compromettere un corretto funzionamento, nel tempo e nella vita dell'ancia stessa.


    Al momento... tavole piatte su imboccature artigianali si possono trovare su imboccature giapponesi: http://okutsumouthpieces.com/english/concave-table/
    E non è scontato che dopo aver spianato la tavola, anche imboccature costose possano funzionare ancora meglio.



  3. #3
    come avrebbe detto Boskov, imboccatura buona è quella che ti suona bene...

  4. #4
    Citazione Originariamente Scritto da tzadik Visualizza Messaggio
    Al momento... tavole piatte su imboccature artigianali si possono trovare su imboccature giapponesi: http://okutsumouthpieces.com/english/concave-table/
    E non è scontato che dopo aver spianato la tavola, anche imboccature costose possano funzionare ancora meglio.
    Tavole "concave", non tavole piatte.

  5. #5

    Data Registrazione
    Mar 2008
    Località
    manfredonia (FG)
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    Grazie per la risposta. In effetti il punto è proprio quello, ciò che funziona bene, va lasciato stare, perchè modifiche non strettamente necessarie possono portare a conseguenze non sempre migliorative.
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