Citazione Originariamente Scritto da Danyart Visualizza Messaggio
L'ho ascoltato, indubbiamente dice cose condivisibili ed interessanti, anche se in parte contraddittorie. Dal mio punto di vista, la storia che da un siciliano si ASPETTA questo, da un veneto quest'altro, è un controsenso, perché intanto "nazionalizza" il fatto creativo e in più lo rende "scontato", dal momento che appunto si aspetta un qualcosa e non invece spera in qualcosa di nuovo e unico o meglio sincero. In sostanza, dal mio punto di vista, l'approccio è quello di creare indipendentemente dal luogo di origine, per quanto questa sia un'utopia, infatti le influenze del luogo, degli ascolti, di ciò che ci circonda sono inevitabili, l'importante è che non ci travolgano o non siano un obbligo di evidenza.

Per come l'ho interpretato io Valerio Silvestro non ha in mente una nazionalizzazione della creatività, ma semplicemente il fatto che non bisogna mascherare la propria cultura musicale. Ciascuno di noi ha la propria, ma tutti noi abbiamo nelle orecchie la musica barocca, la classica, l'opera, le canzoni napoletane, il pop nazionale, la musica klezmer e balcanica, il liscio... Non è che ci dobbiamo fermare a questo, ma neanche fingere di essere cresciuti a pane e pentatoniche ascoltando black music ad Harlem!