Tzadik, non so quanti anni tu abbia, ma io gli anni '80 me li ricordo, perchè c'ero ()e Shorter era ancora considerato un minore di rilievo; nel '70 i suoi contributi più rilevanti li aveva dati come sideman (nei gruppi che giustamente citi tu) non come leader (il ruolo ufficioso di "co leader" nel quintetto di Davis non era perfettamente compreso). Non è questione di quanti album hai a tuo nome. Nessuno l'avrebbe paragonato, per esempio, a Rollins...

Nel '70 Coltrane era morto da tre anni e, tendenzalmente, la critica vedeva in Shorter uno dei tanti post-coltraniani.

ovviamente "minore di rilievo" vuol dire che hai (già) un posto nella storia del jazz, non che sei uno che suona piuttosto bene.

Ovviamente non stavo parlando di come era considerato Steve Coleman nel '70, ma dello Steve Coleman di oggi: musicista ancora relativamente giovane e in piena attività, come esempio del fatto che non è vero che, finita, la generazione dei "grandi vecchi" non ci rimarrà nulla di buono (o notevole) da ascoltare dal vivo.