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Risultati da 31 a 45 di 55

Discussione: Fischi

  1. #31
    Il pianissimo è difficilissimo: evitare come la peste. Come nulla mordi per ridurre l'intensità.
    Evitare come la peste finché hai problemi o non hai qualcuno davanti a te.
    Due settimane di stop non possono essere un problema troppo grave. Mettiti l'animo in pace e aspetta il tuo insegnante

  2. #32
    Citazione Originariamente Scritto da HCE Visualizza Messaggio
    Il pianissimo è difficilissimo: evitare come la peste. Come nulla mordi per ridurre l'intensità.
    Evitare come la peste finché hai problemi o non hai qualcuno davanti a te.
    Due settimane di stop non possono essere un problema troppo grave. Mettiti l'animo in pace e aspetta il tuo insegnante
    Dici? I cosiddetti suono filati sono tra i primi esercizi che si propongono per dare una certa consapevolezza nell'emissione. In conservatorio usavamo il jean marie londeix che metteva questi esercizi subito dopo le note lunghe. Aiutano molto a non sguaiare il suono, a tenere l'intonazione ed allenano il diaframma.
    Sax Soprano: J. Michael SP650
    Imboccatura: Bari 64
    Sax alto: Selmer SA80 II serie
    Imboccature: Vandoren Jumbo Java A45, Drake Contemporary VR 7, Selmer s80 c*
    Sax tenore: Selmer SA80 II serie
    Imboccature: Jody Jazz DV 8*, Selmer S80 D


  3. #33
    Io non li faccio fare subito. Inizialmente note lunghe solo forti (mezzoforti va'). Inizio inizio solo chiver. Poi pian piano introduco le dinamiche (suoni filati), con tempistiche diverse a seconda degli allievi e con attenzione ad espandersi gradualmente dal registro centrale verso il basso e verso l'alto.
    Gli faccio prende confidenza e controllo un po' per volta. Suonare un do basso pianissimo non è semplice, almeno con un imboccatura jazzistica, c'è una soglia sotto cui bisogna passare al subtone e non è facile.
    Finché la posizione della bocca non è stabile e la respirazione non è a posto ho notato che c'è il rischio che facciano cose molto sbagliate (tipo mordere per soffocare il suono).
    Ma, ovviamente, è solo il mio modo di procedere...solo esperienza e confronto anche con altri, non scienza :)

    Comunque anche Londeix li mette subito dopo le note lunghe. Prima s'hanno da far bene quelle :)

  4. #34
    Ad ogni modo avrei dovuto dire: "trovo che il pianissimo sua molto difficile" mi scuso per l'assertività eccessiva...

    Ribadisco poi che anche questo nostro scambio conferma quello che dicevo prima: l'insegnamento è un processo, un consiglio non lo è... Due persone possono dare consigli puntuali differenti, che, però, inseriti in un processo (che comporta strategie di controllo e apprendimento) conducono allo stesso risultato.
    Io in linea di massima preferisco ridurre al minimo il numero di problemi da affrontare (per cui aspetto a fare determinate cose) altri magari no...

  5. #35
    sono ben consapevole che un consiglio non è un insegnamento, però i vostri consigli mi sono stati utili a capire almeno da che parte fosse il problema e quello che dovrò fare quando potrò affrontarlo. Poi lo so che voi non mi vedete, non mi sentite e non mi conoscete! Non mi ritrovo esattamente in alcune descrizioni, ad esempio mi sembra che tra i miei problemi principali non ci sia lo strozzare il pianissimo, ma 1) emissione e diaframma 2) imboccatura.

  6. #36
    Strozzare il pianissimo = imboccatura diaframma. Del tuo pianissimo non so nulla, non l'ho mai sentito :) a mio parere, da quello che ho visto non ti farei lavorare sul pianissimo (secondo me è prematuro) né mi preoccuperei dell'intonazione.
    Parere mio, ovviamente :) come ho detto prima non ho la verità in mano e sono sicuro che altri con altre strade ti porterebbero allo stesso risultato a cui ti (spero) potrei portare io :)

    Faccio fatica a dare consigli a persone seguite da altri, perché non si in che processo sono inserite... Magari il docente fa fare note lunghe pianissimo io dico di no, mando in confusione l'allievo e interferisco con un lavoro che aveva una sua forma e un suo senso...

  7. #37
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    Citazione Originariamente Scritto da marco_palomar Visualizza Messaggio
    …….
    ma 1) emissione e diaframma 2) imboccatura.
    Io non insegno e sono uno scarso suonatore ma se questi sono i tuoi problemi , pubblicamente riconosciuti anche da te , allora stiamo parlando all’A,B e forse C dello studio dello strumento ….. perché continuiamo a parliamo di cose più complesse ? Studia, segui gli esercizi basilari che sicuramente avrai avuto dal maestro e assolutamente non farti prendere dalla smania delle cose più “complesse”… ci arriverai , per gradi e vedrai che saranno più semplici ……


    Schiaccio e baratto ergo sum
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  8. #38
    Ciao a tutti.
    Condivido ciò che è stato scritto dai colleghi, in particolare la difficoltà nel dare un parere a distanza con così poche informazioni, il far riferimento al tuo insegnante quanto prima e il consiglio di non smanettare troppo con bocchini, legature e ance, sopratutto in questa fase.
    Posso solo aggiungere a titolo di esperimento:

    1- bisognerebbe essere certi che le spalle del tuo nuovo bocchino siano regolari e parallele. Mi è capitato spesso anche con bocchini di livello e costosi (Charles Bay, Jody Jazz per esempio) di doverci mettere mano personalmente per cui è una cosa che capita , sopratutto su prodotti economici
    2- prova ad imboccare un pò più in fuori. Magari il tuo nuovo bocchino ha una curva più corta del precedente per cui l'ancia non è controllata e si torce.
    3- prova a ricostruire il problema. Ovvero "fallo apposta". Non sempre è possibile ne facile ma se ci riesci in modo sistematico hai capito dove è il problema e quindi, quantomeno, quello che non devi fare. Un pò come il vecchio slogan "se lo conosci lo eviti". Prova. Già solo a livello di controllo sbagliare appositamente è un esercizio utile per capire come non muoversi, cosa non fare, sopratutto in tema di imboccatura.
    Molto più facile a dirsi che a farsi credimi ;-)

    Un saluto a tutti
    Soprano Selmer SA80 II-Handmade mouthpiece 9*-Alexander NY 2.5
    Alto Yanagisawa 991-Soloist E customized-Alexander NY 2.5
    Tenore Yamaha Custom 82Z-YodyJazz HR 8* customized-Alexander NY 2.5-3
    Baritono Alysee - Yamaha 5C customized-Vandoren Classic 3
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    https://www.instagram.com/fabiotulliosaxophonist/

  9. #39
    Ciao Fabiotullio, ho provato anche a sbagliare apposta, ma non sono riuscito a capire esattamente da cosa dipende il problema a livello di bocca/fiato, segno evidente che non ne ho il controllo. Ho controllato quelle che chiami le spalle del bocchino, a occhio sembrano parallele (infilando una carta tra ancia e bocchino si nota una lievissima asimmetria, ma è davvero minima). Comunque l'idea generale che mi sono fatto è che per riuscire ad usare quell'imboccatura senza avere instabilità dovrei essere molto più allenato / avanti di quanto non sia, per cui per ora mi adatto alla vecchia. Verrà il tempo anche per l'altra. PS altre imboccature provate oltre queste due non presentano questo problema, ma i soliti miei.

  10. #40
    Per controllarlo dovresti metterlo su un piano rettificato, inserire dei calibri man mano crescenti e controllare che ogni calibro sia ortogonale rispetto all'asse del bocchino.
    Occhio che anche una piccola differenza può creare problemi.
    E poi prova ad imboccare spostando un mezzo millimetro verso la puntai denti superiori, e quindi di conseguenza ovviamente la mandibola e il labbro inferiore
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  11. #41
    Probabile che fra qualche mese riproverò il bocchino in questione e magari prenderò in considerazione l'idea del refacing, ma credo che un eventuale problema di questo tipo rappresenti solo il 10% della causa dei fischi, che al 90% dipendono da me. Cioè sono abbastanza convinto di due cose: se facessi suonare con quel bocchino qualunque di voi sassofonisti esperti del forum, non avreste grossi problemi; se suonassi io con altri bocchini della stessa apertura non avrei grossi problemi. Aggiungo un particolare: al di là del suono migliore/peggiore e dei fischi, qualche settimana fa avevo, con lo yamaha 5c, la sensazione di "stretto", come con dei pantaloni che sono diventati piccoli. Poi qualcosa è andato storto (vacanze?) e adesso è l'altro bocchino a sembrarmi troppo largo, aperto e faticoso, probabilmente ho perso allenamento sul diaframma e sulla muscolatura della bocca. Ho in programma qualche altro giorno di vacanza fuori, non potendo portare lo strumento credo che stavolta metterò in valigia il collo, il bocchino e qualche ancia per non perdere di nuovo tutto.
    Ultima modifica di Il_dario; 16th August 2022 alle 08:16 Motivo: Non quotare interi post, grazie

  12. #42

  13. #43
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  14. #44
    Salve, per anni ho pensato che certi fischi dipendessero da ancia e bocchino, invece, nel mio caso, ho scoperto che, per lo più, in situazioni particolari, difficili, anche a causa di imboccature che non controllavo bene, sfioravo inavvertitamente le chiavi del castello! Nel tuo caso probabilmente non c'entrano niente, però a me è capitato, e ci ho messo un pò per capirlo...

  15. #45
    grazie ogundejazz. Nel mio tentativo di spiegazione del fenomeno ho notato che sfiorando le palmari della mano sinistra si crea lo stesso fischio, tanto che nell'imminente tagliando che farò allo strumento chiederò di verificare che non ci siano perdite su quei tre tamponi. Però ho notato anche che, tenendo il palmo distante da quelle chiavi, il fenomeno si verifica comunque e anche nel mio caso avviene in passaggi difficili, sul bocchino che non controllo bene, quando si crea instabilità nell'imboccatura e quando sto suonando da un po' e il labbro, che forse è davvero un po' troppo serrato, si è stancato.

    PS: ho postato ironicamente "goganga" di Gaber sperando di non fare la fine del protagonista, che risolve il problema del fischietto ma finisce con un difetto peggiore.

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