cerco di spiegarti :)
il clarinetto, essendo un tubo chiuso cilindrico, non ottaveggia, ma "dodiceggia"... cioè: quando metti il portavoce sale di un'ottava più una quinta.
Quindi, la diteggiatura che chiami do nel registro grave, nel registro acuto la chiami sol (in realtà sono un sib e un fa).
Se suoni, per esempio, un blues in sib (suoni reali, non dello strumento) le diteggiature con il portavoce sono più o meno le stesse che useresti con un sax tenore per un blues in sib, mentre nel registro grave sono più o meno le stesse che useresti con un sax contralto per un blues nella stessa tonalità.

Il giochino funziona facilmente se si pensa in suoni reali (io penso in suoni reali)... se non si pensa in suoni reali è un po' più complicato, ma se si accende la lampadina diventa chiaro: nel registro grave suoni come se suonassi un blues in sol (trasposto) per il sax alto e nel registro acuto suoni come se suonassi un blues in do (trasposto) per il sax tenore.

ps ci sono altre significative differenze di diteggiatura fra clarinetto (specialmente di modello francese) e saxofono... il mio pseudo sistema di trasposizione funziona solo a grandi linee :) altra ragione per cui non lo insegnerei a nessuno: non ha nessuna metodicità...contingenza pura

E' più difficile e contorto spiegarlo a voce che farlo: pensa che io con questo sistema leggo tutte le parti scritte per strumenti in sib con il sax contralto. Ho il real book in sib, l'omnibook di Parker in sib (regalo di prima che suonassi l'alto) etc...
però non è nulla di sistematico: è solo una mia lettura idiosincratica (infatti faccio più fatica a leggere parti per saxofono in mib con strumenti in sib - in quel caso devo letteralmente leggere i suoni reali, mentre normalmente leggo diteggiature e non note) che non consiglierei a nessuno e che ho sviluppato da ragazzino quando non avrei mai avuto i soldi per comprarmi due omnibook o due realbook :)