solo per chiacchierare: l'altro giorno con il maestro ci siamo scambiati i sassofoni, mantenendo ovviamente le rispettive imboccature.
Il suo è un selmer professionale di pochi anni, credo un reference, il mio il selmer mark VII argentato. Lui è un professionista diplomato al conservatorio, io un principiante. Lui un bocchino selmer concept, io un semplice yamaha 5c. Abbiamo fatto qualche scala.
Le sensazioni ricevute è che con il mio sax il maestro ha mantenuto una buona intonazione e ha modificato parecchio il suono (il suo è molto bello), che è diventato meno morbido e clarinettistico e più squillante e potente, ma sempre estremamente avvolgente e piacevole. Al contrario io con l'altro sax ho perso totalmente l'intonazione, segno che ormai sono abituato alle stranezze del mio strumento, e ho cambiato suono, che è diventato meno potente e più morbido-complesso. Inoltre la meccanica del sax nuovo mi è sembrata più precisa e più ergonomica del mio, i tasti si aprivano e chiudevano con poco sforzo e con una corsa ridotta rispetto ai miei ed erano sempre reattivi.
Morale della favola: chi sa suonare riesce a suonare bene anche cambiando strumento, chi è inesperto no.