Siamo un po' OT ma educazione vuole che fatta una domanda devo dare una risposta. Il selmer è perfettamente intonato (ho tirato un sospiro di sollievo quando ho capito che era lo strumento non proprio intonato e nn io). Il Selmer l'ho suonato per diversi anni ed è stata la solita conferma, ottima meccanica, ed un suono adatto a diverse esigenze e modellabile. Il Grassi invece era un po stonato specialmente sulle note palmari, ma aveva tanto più volume del selmer (probabilmente derivante dal canneggio leggermente più largo). Il suono Grassi per chi fa jazz è davvero eccezionale, un suonone alla conn, che si apriva in tutte le ottave, e sovracuti belli pieni, di contro l'omogeneità nei vari registri non era il massimo e se hai bisogno di fare classica non è lo strumento proprio indicato. Passare dal Grassi al selmer mi ha leggermente spiazzato perchè ero convinto che il grassi avesse una certa resistenza, ma invece come soffiaggio il selmer ne ha anche di più. Sono contento anche se la curiosità di un Borgani mi è rimasta.....