Beh si epistrophy non è facile,ma c'è di peggio,tipo giant steps o inner urge,o 'round midnight,veramente tosti!
Premesso che ci sono molti modi di approcciare un brano ti dico siceramente come ragiono io su epistropy:
Per prima cosa impara bene il tema e cerca di svisceralrlo ed elaborarlo nel solo,spesso il tema ci dÃ* molte piu' idee di quanto si possa pensare.Questo vale per tutti i pezzi ed improvvisare usando i temi è una delle cose piu' istruttive che si possano fare.
Poi...Hai Eb7 e poi E7 ,prova a
1 pensare gli arpeggi degli accordi,magari anche aggiungendo quache tensione e cromatismo
2 io utilizzo molto la scala lydian b7 in questo tipo di situazioni, mea per comoditÃ* la immagino come la minore melodica una 5 su.Per intenderci Eb7 lyd b7=Bb minore melodica ,questo processo è noto come modal interchanga,ossia interscambio modale,e semplifica non poco le cose.
3 studia il pezzo dapprima lento poi alla sua velocitÃ*,altrimenti nel migliore dei casi farari solo patterns,nel peggiore farai amusicalitÃ*!
4 Se stai "in fissa" con epistrophy trascrivi un solo di qualche grande musicista (non per forza sassofonista,anzi) ,ti darÃ* un sacco di idee
5 ti dico poi che su questi pezzi molto cromatici devi anche regionare sulle frasi e non solo sugli accordi,ma questo puoi farlo solo quando hai molta confidenza con il pezzo,e lo suoni in modo naturale,e su questo brano è oggettivamente difficile
6 mi ero dimenticato non sottovalutare mai le pentatoniche,sono molto utili quandi i cambi sono veloci.