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Discussione: Bocchino più aperto del 4C? Duro fatica...

  1. #1

    Bocchino più aperto del 4C? Duro fatica...

    Dunque, la quistion è la seguente:
    costretto da problemi fisici a rinunciare al tenore ( già da tempo, e con nostalgia ), mi sono rifugiato nel soprano ricurvo.
    Acquistato un ottimo usato, vi ho aggiunto uno Y 4C, con ance Rico2, così come facevo con il contralto, dove mi trovavo
    bene e senza fatica.
    Invece, anche se le note escono bene ( solo fino al secondo portavoce, poi non ce la faccio ), mi ritrovo a fare molta fatica su tutta l'escursione.
    Ora, tenendo presente che mi trovo bene solo con le Rico ( o D'addario ), non avrei problemi ad usare anche ance da 3, con bocchino adatto.
    Chiedo: qualcuno mi sa suggerire un bocchino ( forse più aperto? ), con cui possa faticare di meno?
    Andrebbe bene uno Y 5C, o che so, 6 C? Oppure un Vandoren?
    Sempre rimanendo sotto i 100 euro.

  2. #2
    Ciao vecchiorovere,
    il setup che descrivi dovrebbe essere molto morbido. Se il sax chiude tutto bene e non hai perdite, non dovresti avere difficoltà a suonare tutte le note per le due ottave regolari del sax.
    Se intendi dire che ti stanchi dopo aver suonato un po', può essere che ti serve solo un po' di allenamento in più. Quanto tempo suoni al giorno/settimana?
    Potrebbe anche essere che siccome l'ancia è troppo morbida, dopo un po' ti ritrovi a mordere di più per fa uscire le note più alte (che nel soprano richiedono un po' di pressione in più).
    Prova ance 2.5 sullo stesso becco prima di fare cambiamenti.
    Sax Tenore: R&C R1 Jazz Solid Copper + Alexander Superial I 7*
    Sax Alto: R&C Deluxe + Theo Wanne NY Bros, 8
    Sax Soprano: Grassi Professional 2000 (late '90) + Clayde Lakey 7
    Sax Baritono: Borgani Sib '70 + Sax Tenore Borgani anni '70 e sax alto Borgani Croma (vendesi).
    Flauto Traverso: Yamaha 221 + Clarinetto: Yamaha

  3. #3
    Infatti: in che senso fatica? Fiato o difficoltà a fare uscire il suono? Anch'io lavorerei prima sul numero delle ance. Prova 2,5 poi magari 1,5 se invece il problema è di durezza dell'emissione

  4. #4
    Citazione Originariamente Scritto da HCE Visualizza Messaggio
    Infatti: in che senso fatica? Fiato o difficoltà a fare uscire il suono? Anch'io lavorerei prima sul numero delle ance. Prova 2,5 poi magari 1,5 se invece il problema è di durezza dell'emissione
    Grazie a te e ad Antonio.
    Beh, io ho un cuore molto compromesso, e di conseguenza anche il fiato ne risente.
    Però, dopo un anno, ho suonato il contralto messo in vendita ( con difficoltà per posizionarlo ), ed ho riscoperto una facilità che sul soprano "me la scordo ".
    Che fatica? pressione, mi sembra, soprattutto.
    ...tanto che sono tornato al Casio elettronico.
    Farò tesoro dei consigli, ma in realtà sto rassegnandomi ad abbandonare qualsiasi tipo di sax:
    non posso farmi venire il fiatone dopo 20 minuti di suono, e purtroppo, in carrozzella, non posso riprendere l'adorato tenore ( e neppure il contralto, molto scomodo ).
    Il mio tentativo di ritornare indietro nel tempo ( anni '80, quando avevo 40 anni ed il mio gruppo) rimane, appunto e solo, un tentativo. Ahimé.

  5. #5
    Allora è il tipo di fatica che immaginavo. Prova ad alleggerire l'ancia. Devi stare leggerissimo da tutti i punti di vista (pressione del labbro, pressione dell'aria). E comunque, scusa, ma 20 minuti sono infinitamente meglio di niente. L'importante è non andare oltre per evitare di affaticarti e sforzare il cuore. Magari fai due sedute da dieci invece che una da venti, dovrebbe essere meno faticoso

  6. #6
    Citazione Originariamente Scritto da HCE Visualizza Messaggio
    Allora è il tipo di fatica che immaginavo. Prova ad alleggerire l'ancia. Devi stare leggerissimo da tutti i punti di vista (pressione del labbro, pressione dell'aria). E comunque, scusa, ma 20 minuti sono infinitamente meglio di niente. L'importante è non andare oltre per evitare di affaticarti e sforzare il cuore. Magari fai due sedute da dieci invece che una da venti, dovrebbe essere meno faticoso
    Parole sagge.
    Stamattina ho provato a "lamettare" un paio di ance, e va leggermente meglio. Suonato per dieci minuti. Ma sì, hai ragione tu.

  7. #7
    Un'ancia Rico 2 su Yamaha 4C potrebbe essere talmente leggera da chiudersi sul bocchino e impedire all'aria di passare.
    È una cosa che devi verificare tu però... perché da remoto è difficile capirlo.

    Verifica la planarità del fondo dell'ancia: anche questa è una cosa da verificare.

    Infine fai fare un check allo strumento... da un tecnico competente.

  8. #8
    Citazione Originariamente Scritto da vecchiorovere Visualizza Messaggio
    Parole sagge.
    Stamattina ho provato a "lamettare" un paio di ance, e va leggermente meglio. Suonato per dieci minuti. Ma sì, hai ragione tu.
    Hai semplicemente bisogno di ance più leggere. Usa la 2 e prima di usarla mettila a bagno per qualche minuto, ti aiuterà ad alleggerirla ulteriormente. Non badare più di tanto al suono che all'inizio sarà inascoltabile ma devi imparare ad utilizzare il diaframma ed ad avere un morso non esasperato, se come dice tzadik vai a chiudere il becco con la 2 è quasi una cosa buona perchè per tenerlo aperto dovrai tenere una impostazione più rilassata senza stringere. Queste cose che stai affrontando sono normali difficoltà....stai tranquillo e non demordere!
    Sax Soprano: J. Michael SP650
    Imboccatura: Bari 64
    Sax alto: Selmer SA80 II serie
    Imboccature: Vandoren Jumbo Java A45, Drake Contemporary VR 7, Selmer s80 c*
    Sax tenore: Selmer SA80 II serie
    Imboccature: Jody Jazz DV 8*, Selmer S80 D


  9. #9
    "Un'ancia Rico 2 su Yamaha 4C potrebbe essere talmente leggera da chiudersi sul bocchino e impedire all'aria di passare."

    è quello che ho pensato anch'io: è una possibilità, per quello ho suggerito inizialmente di salire al 2 e 1/2

    "
    Usa la 2 e prima di usarla mettila a bagno per qualche minuto, ti aiuterà ad alleggerirla ulteriormente."

    a mia esperienza metterle a bagno non le alleggerisce, anzi. naturalmente delle mie impressioni mi fido e non mi fido ( ci si condiziona da soli sulla base delle proprie convinzioni) però ho anche diverse volte verificato che con l'aumentare dell'umidità dell'aria le ance si induriscono...


  10. #10
    Citazione Originariamente Scritto da HCE Visualizza Messaggio
    "Un'ancia Rico 2 su Yamaha 4C potrebbe essere talmente leggera da chiudersi sul bocchino e impedire all'aria di passare."

    è quello che ho pensato anch'io: è una possibilità, per quello ho suggerito inizialmente di salire al 2 e 1/2

    "
    Usa la 2 e prima di usarla mettila a bagno per qualche minuto, ti aiuterà ad alleggerirla ulteriormente."

    a mia esperienza metterle a bagno non le alleggerisce, anzi. naturalmente delle mie impressioni mi fido e non mi fido ( ci si condiziona da soli sulla base delle proprie convinzioni) però ho anche diverse volte verificato che con l'aumentare dell'umidità dell'aria le ance si induriscono...

    Ma veramente hai questa sensazione?. L'acqua tende a distendere le fibre ed ammorbidire il legno quindi va da se che l'ancia si alleggerisce.
    Se scarti un ancia e la metti sul becco il più delle volte non suona come si deve e si ha parecchia resistenza, questo fino a che la saliva non bagna l'ancia che porta ad una più facile vibrazione.
    L'acqua non fa altro che sostituire la saliva nella parte iniziale dell'uso.
    Sax Soprano: J. Michael SP650
    Imboccatura: Bari 64
    Sax alto: Selmer SA80 II serie
    Imboccature: Vandoren Jumbo Java A45, Drake Contemporary VR 7, Selmer s80 c*
    Sax tenore: Selmer SA80 II serie
    Imboccature: Jody Jazz DV 8*, Selmer S80 D


  11. #11
    Sì ho questa sensazione molto forte. Addirittura un tempo mettevo a mollo le ance vecchie... :)

    Diciamo che l'acqua dovrebbe anche appesantire il legno :)

    Non so che dire... Apriamo un thread facciamo uno studio scientifico! :)

  12. #12
    Citazione Originariamente Scritto da vecchiorovere Visualizza Messaggio
    Grazie a te e ad Antonio.
    Beh, io ho un cuore molto compromesso, e di conseguenza anche il fiato ne risente.
    Però, dopo un anno, ho suonato il contralto messo in vendita ( con difficoltà per posizionarlo ), ed ho riscoperto una facilità che sul soprano "me la scordo ".
    Che fatica? pressione, mi sembra, soprattutto.
    ...tanto che sono tornato al Casio elettronico.
    Farò tesoro dei consigli, ma in realtà sto rassegnandomi ad abbandonare qualsiasi tipo di sax:
    non posso farmi venire il fiatone dopo 20 minuti di suono, e purtroppo, in carrozzella, non posso riprendere l'adorato tenore ( e neppure il contralto, molto scomodo ).
    Il mio tentativo di ritornare indietro nel tempo ( anni '80, quando avevo 40 anni ed il mio gruppo) rimane, appunto e solo, un tentativo. Ahimé.
    Mi dispiace leggere delle vostre difficoltà fisiche e dei relativi problemi con il sax.
    A questo punto quello che mi sento di dire, e di augurare soprattutto, è che c'è sicuramente un modo per trovare il giusto setup (serve un'ancia leggerissima pare di capire) e poter continuare a soffiare un po' nel sax. Fosse anche per 10 minuti al giorno, sono sicuro che per voi ha una grande importanza conservare la passione per lo strumento.
    Il contralto potrebbe essere meno faticoso del soprano per certi aspetti.
    Sax Tenore: R&C R1 Jazz Solid Copper + Alexander Superial I 7*
    Sax Alto: R&C Deluxe + Theo Wanne NY Bros, 8
    Sax Soprano: Grassi Professional 2000 (late '90) + Clayde Lakey 7
    Sax Baritono: Borgani Sib '70 + Sax Tenore Borgani anni '70 e sax alto Borgani Croma (vendesi).
    Flauto Traverso: Yamaha 221 + Clarinetto: Yamaha

  13. #13
    Ciao!
    mi spiace innanzitutto leggere di queste difficoltà. Onestamente io trovo il contralto uno strumento meno faticoso del soprano, in termini di fiato e pressione dell'aria, come anche tu stesso hai percepito.
    Sicuramente hai già provato molte cose, quindi mi permetto di fare una domanda magari scontata: hai provato il contralto con una buona tracolla, tipo un'imbragatura, che evita di scaricare il peso sul collo e distribuisce meglio il tutto sulle spalle? Presumo poi tu possa appoggiare lo strumento leggermente sulla sedia per evitare di doverlo "sorreggere" autonomamente.
    Nel caso del soprano, confermo quanto già detto, è consigliabile alleggerire il setup dell'imboccatura (senza usare però ance troppo morbide perchè poi l'effetto contrario è dietro l'angolo), io eviterei bocchini più aperti ma il tutto è da provare. Ti auguro il meglio
    "Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l'arte di legare i suoni fra di loro."

  14. #14
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    @Atkis : lo aveva il contralto ma , penso per motivi ergonomici, stando sulla sedia a rotelle non riusciva a suonarlo.


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  15. #15
    Se posso dire la mia, credo che il problema sia quel mix micidiale che ci tormenta da una vita. E cioè il rapporto tra bocchino ancia e flusso dell'aria. Sono d'accordo con l'uso di ance 2.5, perché sospetto che salendo sugli acuti tu tenda a stringere o ad avanzare con la mandibola impedendo all'aria di entrare. Se l'aria nn entra, suono volume e bel timbro nn esistono.
    Un ancia più dura ti permette di "appoggiarti" con la pressione, a patto che tu nn inizi a stringere ancora di più o a smanettare con la mandibola. In quel caso inizierai a sentire dolore al mento dopo un po'. Cerca di restare più neutro e fermo che puoi inseguendo quella che si dice "impostazione statica" appoggiandoti all'ancia. Un buon test è il salto di ottava discendente LEGATO. Se riesci a far scendere lo strumento senza muovere il mento e con un minimo rilascio di pressione allora ci sei.
    Come dico sempre ai miei allievi: noi nn suoniamo il sassofono, ma bensì l'aria, il sassofono serve solo a dare forma all'aria. Piu l'aria e libera di entrare meno fatica facciamo e piu il suono ne guadagna.
    E poi nel dubbio un check dello strumento si , sono d'accordo con i colleghi.
    Daje 😉😊

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