oggi ho fatto una cosa che non avrei mai immaginato di fare: mentre studiavo il clarinetto basso con scarsa soddisfazione dal punto di vista del suono, preso da un raptus ho deciso di provare a ritoccare un bocchino.
non quello che uso di solito (selmer F), ma un secondo bocchino che ho lì da anni e non ho praticamente mai suonato, un pomarico 2: bel suono, ma troppo chiuso per me. mi sono detto: "tanto non lo usi, se va male continuerai a non usarlo"
in prima approssimazione mi sono limitato ad aumentare l'apertura senza modificare la lunghezza del facing, poi mi sono reso conto che per farlo suonare dovevo ritoccare pure quello.
il risultato?
be', sorprendentemente suona ancora; la superficie della punta è troppo larga - ma lì non so come intervenire (ho fatto qualcosina, ma non oso andare oltre) - quindi ho dovuto aggiustare la posizione dell'ancia (leggermente sotto il ciglio).
temevo acquisisse una tendenza al fischio, ma non è andata così.
e' davvero molto, ma molto aperto adesso, un po' troppo faticoso, il suono è molto potente, molto rotondo, spesso e ricco di armonici, purtroppo preferirei fosse un po' più tagliente (per avere quel margine che mi piace nel registro acuto devo forzare un po' l'imboccatura, ma mi abituerò), in compenso il registro grave mi piace assai.
l'emissione degli armonici, dei multifonici e dei bicordi mi sembra buona.
vediamo come procede nel corso dei giorni - certo il Selmer F non lo tocco manco se mi sparano.... (anche lui è un filo troppo chiuso per i miei gusti, ma non mi assumo rischi folli su due bocchini su due...)