non entro nel merito di alcune affermazioni, perchè la mia conoscenza della realtà del saxofono classico in Italia è davvero limitata e non ho più il polso dei conservatori (dove da sempre si può trovare un insegnate bravo o meno bravo e pure un cane), però, sinceramente ho due dubbi.

1) fra i molti difetti che hanno i Conservatori ci sono le dinamiche che si producono all'interno. del Conservatorio di Paolo non sappiamo nulla (manco qual'è), magari ci sono più docenti di sax, magari ha provato a cambiarli, magari ha paura a cambiarlo (succede) perchè teme "reazioni avverse" (io ne ho cambiati tre e con uno siamo quasi arrivati alle mani, ma quando me lo sono ritrovato in sede d'esame non abbiamo avuto problemi, ma sicuramente è stato un caso fortunato)
quindi può darsi che Paolo abbia paura a cercare un altro insegnante privato (e fa l'errore di chiedere su un forum dove non è facile vagliare i contributi e dove alcune cose semplicemente non si possono spiegare) perchè se casualmente lo scoprisse il suo docente partirebbe una tragedia (e infatti NON ci dice nulla di preciso su di sè, dov'è, dove studia etc...)
una strada alternativa e meno rischiosa (da quel punto di vista) potrebbe essere quella di guardarsi intorno e provare a frequentare dei master o dei seminari con altri docenti.

2) lezioni online. ho un po' di dubbi, non in assoluto, ma proprio in un caso come il suo dove il punto della questione riguarda la qualità del suono e l'impostazione generale. Tutte cose difficili da valutare online con la qualità sonora pessima delle piattaforme. Non che non si possa lavorare (l'anno scorso l'abbiamo fatto tutti e risultati, personalmente, ne ho visti, però lavorando principalmente su altre cose.
non sono sicurissimo sia l'ideale: per risolvere quel tipo di problemi di solito bisogna vedersi dal vivo, sentire il suono dal vivo, vedere l'imboccatura dal vivo etc...

dare consigli così online a uno di cui non ho sentito neanche una nota alla lunga mi sembra surreale e anche controproducente (e informazioni sensate ne sono emerse sia sul set up che su altri problemi di impostazione)

"il setup non serve se non hai bene in mente una giusta impostazione ed una buona tecnica di base.
è semplicemente un mezzo per arrivare dove vuole la tua testa"

su questo sono d'accordissimo, però il setup aiuta. facilita. nel mio piccolissimo quando iniziai a suonare il contralto avevo un ottolink di metallo 7stella o giù di lì: ottenevo il suono che avevo in testa, ma con molta fatica, quando mi imbattei casualmente nel bocchino che ho adesso (e non sapevo nemmeno cosa fosse - un Conn ) non ebbi dubbi e lo uso dall'89.