Un week-end omaggio al grande inventore del saxofono quello concepito dal museo con la più grande collezione al mondo di questo storico e amatissimo strumento a fiato. Sabato 6 e domenica 7 novembre sono infatti in programma gli Adolphe Sax Days. Due serate-concerto a tema che, oltre al talento di due significativi interpreti del sax, vedranno protagoniste le due anime del saxofono: quella classica e quella jazzistica. Si comincia con Jacopo Taddei che, insieme al pianista Antonino Fiumara, darà vita a un percorso musicale creato per offrire una panoramica esaustiva delle partiture fondamentali del repertorio saxofonistico in molte delle sue accezioni. Un itinerario che approda ai linguaggi musicali più vari, alla ricerca di una musica multiforme e capace di raccogliere storie differenti. Il tutto condito di lirismo, melodie cantabili rarefatte e muscolarità ritmico-dinamiche che volgono lo sguardo anche a sonorità del futuro.

Il secondo concerto, con ingresso gratuito in programma domenica, è invece Saxophobia, un progetto ideato da Attilio Berni e proposto insieme ad Alessandro Crispolti al piano, Christian Antinozzi al contrabbasso e Alfredo Romeo alla batteria. Un progetto ricco di musiche, storie e nuovi incredibili strumenti per raccontare la storia e le straordinarie metamorfosi dello strumento divenuto l’icona multiforme del Novecento. Partner tecnici degli Adolphe Sax Days sono le aziende Selmer e J’Elle Stainer.

In apertura dei concerti è sempre prevista, per chi lo desidera, un’apericena. Biglietti in vendita su Liveticket o direttamente al Museo. L’ingresso prevede obbligatoriamente la presentazione del green pass.

JACOPO TADDEI DUO

IL PROGRAMMA

Daniele Salvatore,
Helin (1999), per sax contralto, soprano, baritono e pianoforte

Jacob Ted Veldhuis, (1951)
Grab it! (1999), per sax tenore e nastro

Rudy Wiedoeft, (1893-1940)
Sax-O-Phun (1924)

Valse Vanité (1923)

Graham Fitkin, (1963)
Gate (2001), per sax soprano e pianoforte

Andre Waignein, (1942-2015)
Rhapsody (2010), per sax contralto e pianoforte

Gianni Iorio, (1972)
Giorni di marzo, per sax contralto e pianoforte

Michael Nyman, (1944)
Shaping the curve (1990), per sax soprano e pianoforte

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JACOPO TADDEI

A soli 25 anni, Jacopo Taddei, “Sax hero”, come è stato definito sul Corriere della Sera, è apprezzato per la sua tecnica brillante, unita a delicatezza ed esuberanza. Si è messo in risalto dopo la vittoria, nel 2015, del Premio Claudio Abbado e Premio Conservatorio di Milano. Venticinque i primi premi assoluti ottenuti in competizioni internazionali, vinti tra il 2006 e il 2021, tra cui, Gran Prix Povoletto, Salieri Zinetti, Luigi Nono,

F.Cilea di Palmi, Enrica Cremonesi, Soroptimist International. Nel 2015, ad Umbria Jazz vince una Borsa di Studio per il Berklee College of Music di Boston. Lì, gli è poi riconosciuta un’ulteriore cospicua fellowship.

Jacopo si esibisce da solista con Orchestre quali I Solisti di Mosca, OrchestraUniMi, Divertimento Ensemble,

G.A.M.O. Ensemble e collabora con l’Orchestra della Scala, Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia, Orchestra de I Pomeriggi Musicali, RomaTre Orchestra. Ha suonato sotto la direzione di bacchette : Yuri Bashmet, Riccardo Chailly, Antonio Pappano, Daniele Gatti, Yoichi Sugiyama, Daniel Smith, Bruno Aprea, Francesco Gesualdi, Viktoria Vitrenko, Sandro Gorli, Thimoty Brock, Felix Korobov, Igor Dronov, William Barkhymer, Howard Shelley, Koen Kessels.

Artista in residenza della Società dei Concerti, è stato invitato dalla stessa Fondazione come solista con i Nurnberger Symphoniker al Conservatorio di Milano in Sala Verdi e a Norimberga. Impegni di rilievo, nella primavera del 2021, le collaborazioni con l’Orchestra della Scala, al Teatro La Scala di Milano, tra cui il dittico Die sieben Todsünden e Mahagonny Songspiel di Kurt Weill, in cui Jacopo ha raccolto plausi critici dal direttore Riccardo Chailly per “aver capito e interpretato perfettamente il senso sulfureo di questa musica straordinaria del primo Novecento”. Nel gennaio 2022, con la Società dei Concerti, è prevista un’esibizione, in Sala Verdi, a Milano, come solista con l’Orchestra dell’ORT.

La sua intensa attività concertistica lo vede ospite regolare nelle più rinomate sale da concerto, incluse Sala Verdi a Milano, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Regio di Torino, Teatro Argentina in Roma, Auditorium Università di Milano, Parco della Musica di Roma, Teatro degli Arcimboldi, Dal Verme, Litta, Filodrammatici in Milano, Teatro d’Opera del Maggio Musicale di Firenze, Auditorium Cariplo di Milano, Auditorium Giorgio Gaber di Milano, Berklee Performance Center di Boston, Palazzina Liberty in Milano, Villa Medici-Accademia di Francia a Roma, Teatro San Carlo di Modena. E’ presente con assiduità nei cartelloni de La Verdi di Milano, Società Umanitaria, Festival Omaggio all’Umbria, Festival Elba Isola Musicale d’Europa, Amici della Musica di Padova, Accademia Filarmonica Romana, Accademia Ludus Tonalis.

Di recente si è esibito a New York (concerto d’apertura del New York Chamber Music Festival), a Miami (Miami International Piano Festival Academy) Stoccarda (Italienisches Kulturinstitut) Hong Kong (Y Theatre) in Argentina e in Svizzera. Dal 2019 è Professore d’Orchestra -primo saxofono soprano – del Teatro Regio di Torino. Nel 2017 gli è stata conferita la Medaglia della Camera dei Deputati, come riconoscimento al talento. Nel 2020 è stato designato artista ufficiale testimonial dell’azienda francese Henri Selmer Paris.

Ha realizzato CD prodotti dalla Michelangeli Editore e Concerto Classics – Skira. Suoi concerti live con interviste sono stati trasmessi su RaiRadio3, in diretta dall’Auditorium RAI di Corso Sempione, su Rai 5, RaiPlay, e RadioPopolare. Jacopo è dedicatario di composizioni, solo per menzionarne alcune, di Christian Lauba, Francesco Libetta, Vittorio Montalti, Alessandro Solbiati, Francesco Ciurlo. Come didatta, ha al suo attivo master class all’Accademia Italiana del Sassofono di Ostra Vetere, al Conservatorio Rossini di Pesaro, al Summer Camp di Fanano ed è stato docente di Saxofono ai Corsi Musicali serali (CPSM) presso il Conservatorio Verdi di Milano. Nel giugno 2021, ha fatto parte della Giuria del Premio RomaTreOrchestra.

Nato a Portoferraio, Isola d’Elba, nel 1996, comincia gli studi musicali ad otto anni. nella Filarmonica di Portoferraio e a nove anni è ammesso, con votazione 10/10, a frequentare la classe di Saxofono all’Istituto

Superiore di Studi Musicali Mascagni di Livorno, per poi trasferirsi al Conservatorio Rossini di Pesaro, dove si diploma con dieci e lode e Menzione d’Onore con F. Mondelci. Si laurea Magna Cum Laude e Menzione d’Onore al Conservatorio Verdi di Milano, con M. Marzi.

Ha studiato con Jean Michel Goury, Francisco Martinez, Lars Mlekush, Anders Paulsson, Jean Marie Londeix, Gerard Mc Chrystal, Claude Delangle e frequentato i Seminari Internazionali Estivi di Siena Jazz. Si è esibito con Pietro Tonolo, Avishai Cohen, Miguel Zenon, Massimo Manzi, Achille Succi, Greg Osby. Ha seguito lezioni di Jazz con Eddie Daniels, Massimo Morganti, Stefano Cocco Cantini, Tino Tracanna.

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ANTONINO FIUMARA

Classe 1993, vincitore del Premio Abbado 2015, medaglia di bronzo al Premio Venezia 2012, è stato artista in residenza della Società dei Concerti di Milano per la stagione 2018/2019 durante la quale ha debuttato presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano.

In veste di solista, si è esibito per importanti enti musicali italiani e d’oltralpe tra cui:, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Amici della Musica di Padova, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Associazione “Gioacchino Rossini” di Pesaro, mantovamusica, Fundacion Eutherpe, Europäisches Jugend Musikfestival – Salzburg, Passau, Comersee etc…

Dal 2016 è pianista del Quartetto Werther, vincitore del XXXIX Premio “F. Abbiati” 2020 con il quale ha fatto il suo debutto discografico, grazie al sostegno dell’Associazione Musica con le Ali, incidendo l’integrale dei Quartetti di G. Fauré per Brilliant Classics trasmesso alla Radio della Svizzera italiana e su RAI Radio3. Con il Quartetto svolge un’attività cameristica molto intensa esibendosi per importanti Festival ed associazioni concertistiche, tra cui Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Bologna Festival, Perugia Musica Classica, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Amici della Musica di Firenze, Moscow International House of Music, Accademia Filarmonica Romana, Teatro Ristori di Verona, Musikdorf Ernen, Amici della Musica di Palermo.

Deve la sua formazione pianistica agli insegnamenti di M.T. Carunchio e L. Zilberstein, con le quali ha seguito il percorso accademico e ad Enrico Pace con il quale ha perfezionato il repertorio solistico negli ultimi anni. Il Trio di Parma e P. Maurizzi si sono rivelate figure fondamentali del suo percorso cameristico e artistico in generale, così come quelle di P. Juedt e R. Schimdt con i quali ha approfondito la conoscenza del repertorio.

Attualmente segue i corsi di Musica da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed è docente di pratica e lettura pianistica presso il Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari.

SAXOPHOBIA

Lo spettacolo Saxophobia prende vita in una versione aggiornata con nuovi brani ed altri stupefacenti ed inusuali strumenti. Tra questi il sax tenore compatto “da cavalleria” Mahue, il sax alto Selmer di Ralph James suonato nell’orchestra di Sam Wooding, il clarinetto in argento massiccio Punzel Muller, il sax mezzosoprano in Fa della Conn, il tarogato basso, il rothofono baritono Bottali, il Goofus sax di Adrian Rollin, il CMelody Selmer placcato oro di Rudy Wiedoeft e molti altri ancora…

Un viaggio straordinario, quello del saxofono, che dal lontano 1840 di strada ne ha percorsa molta… Da anonima pipa di nichel, parente lontano e bastardo del clarinetto relegato ad avvilenti manovalanze bandistiche, si è trasformato nel re del jazz capace di esprimere rabbia, desideri, sonorità ed umori più disparati trasformandosi nell’icona multiforme del novecento.

Tra tutti gli strumenti musicali, egli è quello più endoscopico; lo strumento che, più di ogni altro, “entra” nel corpo dell’esecutore e fa interagire la parte organica (il nostro corpo e le sue cavità) con quella inorganica (lo strumento e le sue componenti metalliche). In tal senso, è sicuramente lo strumento musicale dal timbro più riconoscibile, poiché molto simile alla voce umana ma, nello stesso tempo, anche più personalizzabile, così come lo è il timbro della voce di ognuno di noi. E proprio in quanto “voce del nostro mondo interiore” esprime, meglio di ogni altro strumento, le nostre emozioni più vere e profonde.

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ATTILIO BERNI

Saxofonista, clarinettista, docente e collezionista è il direttore del Museo del Saxofono di Fiumicino. Dal 1993 svolge un’intensa attività di ricerca storica e organologica sul saxofono e sugli strumenti a fiato. È membro dell’Association des Collectionneurs d’Instruments à Vent di Parigi ed è testimonial delle fabbriche EPPELSHEIM (Germania) e J’ELLE STAINER (Brasile).

Molteplici sono le collaborazioni cinematografiche tra le quali La leggenda del pianista sull’oceano di G. Tornatore, The Talented Mr. Ripley di A. Minghella, The Blue River di P. Scharnk, The Gangs of New York di M. Scorsese e numerosi gli special televisivi realizzati per le reti Rai, e Fininvest. Ha organizzato mostre e conferenze in numerosi Conservatori di Musica italiani.

Ha partecipato al Salone della Musica Classica e Jazz di Ferrara e si è esibito a Perugia Classico, alle Scuderie Aldobrandini di Frascati, al Palazzo Valentini di Roma, all’Accademia delle Belle Arti di Lecce, al 15° World Saxophone Congress di Bangkok, al Jazzit di Collescipoli, al Castello Reale di Moncalieri, al MIM di Bruxelles, a Musica Antiquaria a Cesena, a Forma e Poesia Jazz Festival di Cagliari, al 18° World Saxophone Congress di Zagabria e all’Italian & Jazz Festival di Basilea.

Si è esibito anche in alcuni dei teatri più prestigiosi italiani ed europei: MIM Theatre di Bruxelles (Belgio), Potsdam (Germania), Valladolid (Spagna), Opéra di Bordeaux, Abbazia di St. Michel en Thierache (Francia), Casa del Jazz, Auditorium della Conciliazione, Parco Auditorium della Musica (Italia), Teatro Lisinski di Zagabria (Croazia) e Jazz Campus di Basilea (Svizzera).

Il Museo del Saxofono gode del Patrocinio di Comune di Fiumicino ed Ambasciata del Belgio. Sponsor tecnici sono Selmer Paris (Francia), Borgani (Italia), Eppelsheim (Germania), BCC Roma, International Woodwind (USA), J’Elle Stainer (Brasile), Lyrical Music Publications (USA), 4DRG e Highlights. Suoi partner sono Maccarese Spa, Farmacia Salvo D’Aquisto, Anipo (Francia), ProLoco Fregene-Maccarese e Complesso L’Oasi.

ADOLPHE SAX DAYS

Sabato 6 novembre 2021 – Ore 21:00

JACOPO TADDEI DUO
JACOPO TADDEI (saxofoni)
ANTONINO FIUMARA (pianoforte)

Ingresso: € 15:00
Prima del concerto è prevista un’apericena (opzionale) al costo di € 15:00

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Domenica 7 novembre 2021 – Ore 19:00

SAXOPHOBIA
SAXOPHOBIA Quartet
ATTILIO BERNI (saxofoni)
ALESSANDRO CRISPOLTI (pianoforte)
CHRISTIAN ANTINOZZI (contrabbasso)
ALFREDO ROMEO (batteria)
Ingresso gratuito

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Museo del Saxofono
via dei Molini snc (angolo via Reggiani)
00054 – Maccarese, Fiumicino (RM)

Biglietti in vendita al Museo o in prevendita su Liveticket:
https://www.liveticket.it/museodelsaxofono

Obbligo di presentazione di green pass all’entrata

www.museodelsaxofono.com