"vorrei un qualcosa che mi spiegasse il perchè e come fare quel genere di improvvisazione non leggerle e basta" hai assolutamente ragione...però se leggi "bene" in parte puoi anche trovare risposte da solo: se leggi "a tavolino" confrontando le linee melodiche con gli accordi puoi farti un'idea anche teorica di quello che succede.
naturalmente un buon testo aiuta molto :)

ah! leggendo si interiorizza il fraseggio, che è fondamentalmente una questione ritmico/metrica (non solo ritmi, ma distribuzione degli accenti, scelta dei punti di inizio e fine frase e capacità di dare una direzione alle linee)
un'aspetto fondamentale dell'improvvisazione sugli accordi è l'individuazione delle note guida che sono quelle note (diverse dalla fondamentale) che portano il senso dell'accordo sia come qualità acustica complessiva, sia come direzione/funzione. Di solito sono le terze e le settime degli accordi, ma anche altre componenti possono fare da guida. le note guida si possono disporre in "linee guida".
per esempio in Do7 Fa7 abbiamo un sib (settima del primo accordo) che va sul la e un mi (terza del primo accordo) che va sul mib - sono delle linee minime che però veicolano la direzione dell'armonia.
in una sequenza come Do7 MI7 la linea più importante è sol-sol diesis: come vedi in questo caso non sono terze e settime, ma la prima è una quinta (ci sarebbe anche la linea sib si naturalmente) - se ci fai caso si tratta per lo più di suoni molto vicini, ma magari tonalmente distanti (il sol diesis è un cromatismo rispetto al sol, il mib nell'altro esempio, lo è nei confronti del mi).
le "note guida" (specialmente se disposte in linee) ti possono aiutare molto a dare una direzione a quello che fai.