molto bello questo brano
molto bello questo brano
Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
socio onorario del club Mark VI Society
tenor sax:
Selmer SA80 serie I
Grassi T460 Jazzy line
sopr.sax:
R&C R1
Schiaccio e baratto ergo sum
Metronomico della "Ostello Quarna Nightmare Band"
Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
Sax_Gallery
nuovo link per nuova esecuzione
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bravo, la musica non mi piace (lo so sono una merdaccia) ma tu suoni davvero molto bene.
bravo Ste! gran bel controllo ... molto difficile (almeno per me) suonare in modo "classico"!
Selmer Mark VI, otto link florida STM 7*
soprano selmer mark VI, Peverelli 65
"Let's face the music and dance...."
http://www.myspace.com/lucarrubertelli
si assolutamente, bel suono e gran controllo. io manco ci provo :) è completamente un altro mondo (ho studiato Bach per varie ragioni, ma non direi in modo classico :) e nulla di cui possa andare fiero )
grazie ragazzi, in realtà io nasco come musicista classico essendomi diplomato 35 anni fa quando ci volevano 7 anni di studio intenso. Devo dire che la formazione classica è una scuola fantastica per il suono, l'espressività e la tecnica. Sono elementi che mi hanno aiutato molto nell'affrontare poi la musica moderna e il jazz negli anni successivi. Mi piace ogni tanto rituffarmi nel classico per riprendere un pò le fila del discorso e fare il punto della situazione.
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ah! notevole! sei uno dei pochi di quella generazione... all'epoca c'era forse solo il corso di Pesaro - è incredibile, qualcuno andava a studiare in Francia, i jazzisti erano quasi tutti praticamente autodidatti (con poche eccezioni, vedi Paolo Tomelleri, diplomato in clarinetto, altri avevano il corso inferiore, ma tanti venivano da lezioni private e chiacchierate con musicisti più esperti)...
io devo dire che la scuola saxofonistica è di un livello altissimo: i saxofonisti classici in giro hanno un livello mediamente altissimo, come i percussionisti (classici) del resto.
assolutamente, io ho studiato privatamente con Claudio Taddei e ho dato gli esami al conservatorio di Frosinone. Una volta per andare a diploma dovevi veramente studiare tanto e completare una serie di studi obbligatori veramente tosti. Oltretutto ho dovuto anche sostenere l'esame di pianoforte complementare, quello di teoria e solfeggio e quello di armonia. Ora fanno la "laurea" jazz in tre anni e non sanno suonare...... per chiacchierate con neo laureati sono loro stessi a dire che le ore di sax sono veramente poche e che fanno materie tipo storia della musica che sono belle ma che non aggiungono sostanza al saper suonare. Certo la formazione classica ti da una impronta particolare, ed è per questo che subito dopo mi sono iscritto al st.louis a Roma e ho iniziato il percorso nel jazz e nel moderno. Poi vabbè ognuno ha il proprio limite e il proprio talento e quindi se hai quel quid in più sfondi, altrimenti rimani come me un onesto soffiatore
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mah è un modello molto diverso che presupporrebbe studi precedenti - a Milano si diplomano musicisti molto bravi che hanno già una carriera alle spalle, a volte che addirittura insegnano già in conservatorio da qualche altra parte ... tipo Riccardo Luppi, che adesso insegna a Milano, ma si è diplomato una decina d'anni fa, mentre insegnava forse a Cagliari.
i corsi di jazz dovrebbero essere di specializzazione stilistica, lo strumento dovresti già averlo in mano, poi credo prendano un po' tutti per non chiudere.
il problema è che manca qualcosa di chiaro per il livello base - molti Conservatori sono andati avanti a fare pre accademici come se nulla fosse e in realtà molti ragazzi sono molto ben preparati...
io mi sono diplomato in composizione :) non ti dico quanta roba mi sono dovuto sbobbare oltre a teoria e solfeggio (armonia no, per ovvi motivi): 10 anni di lettura della partitura (pianoforte complementare più o meno) tre annualità di storia della musica più due corsi monografici annuali di storia della musica... e gli esami ordinari del corso.
i ragazzi in realtà li trovo piuttosto ben preparati, da alcuni punti di vista il conservatorio (ma parlo solo di Milano che è l'unica realtà con cui ho qualche contatto significativo) offre più di quanto offrisse quando ero studente - ma è molto dispersivo...
e ha sempre quel problema: all'esame di ammissione di composizione ti chiedono di fare una fuga e un corale, ma dove impari a farli?
sono comunque tematiche che, per tante ragioni, non mi toccano più da molti anni :)
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