Cinque giorni di programmazione, 35 eventi dal vivo, 100 musicisti coinvolti e 10 diverse location, sono i numeri del Florence Jazz Festival in programma da domani a domenica 12. I direttori Francesco Astore e Enrico Romero non nascondono la soddisfazione: «Inserito nella top 10 dei festival jazz italiani per le riviste del settore, attraverso un processo volto a incentivare sempre più realtà a divenire promotrici di eventi artistici, la rassegna coinvolge ville storiche, sale da concerto e chiostri rinascimentali, agriturismi, circoli e locali, rivolgendosi sia ad un pubblico colto che di neofiti».

Il programma è davvero ricco e fra i tanti nomi spiccano quelli di David Murray, James Brandon Lewis, Franco D’Andrea, Danilo Gallo, Mack, Rita Marcotulli, Ralph Alessi, Jim Black, Luca Zennaro, Nico Gori, Flavio Boltro, Don Karate, Camilla Battaglia, Rosa Brunello, Simone Graziano. Nell’impossibilità di dar conto di tutto il cartellone (vedi il sito www.firenzejazzfestival.it) a tagliare il nastro di questa quinta edizione saranno il St. John Trio di Nico Gori (sax), Franco Santernecchi (piano), Piero Borri (batteria), ospite il trombettista Flavio Boltri, che scandisce un tributo a John Coltrane, e l’omologo l’Out of Gravity Trio, composto da Micheele Papadia (tastiere), Fabio Morgera (tromba) e Stefano Tamborrino (batteria). Giovedì incontriamo Rosa Brunello e Camilla Battaglia col loro repertorio eclettico di brani e canzoni che arrivano da tradizioni e paesi lontani, l’ensemble Nexus 6t (11 album all’attivo e prestigiose collaborazioni con Glenn Ferris, Enrico Rava, Mark Dresser), il quartetto Meraz, per chiudere con il bassista Danilo Gallo e il suo progetto “Dark Dry Tears”, condiviso con Jim Black (batteria), Francesco Bearzatti (sax) e Francesco Bigoni (clarinetto). Venerdì è atteso in Sala Vanni il sassofonista James Brandon Lewis, punta di diamante del nuovo jazz statunitense, col suo omaggio a Jean-Michel Basquiat (“The Dead Lecturers”) mentre a villa Bardini si esibisce il quartetto capitanato dal giovane chitarrista Luca Zennaro. A chiudere la giornata saranno due protagonisti assoluti della scena jazz internazionale: il pianista Franco D’Andrea alla testa del suo nuovo trio (New Things) insieme alla tromba di Mirko Cisilino e alle chitarre di Enrico Terragnoli e un pilastro della musica afroamericana come David Murray che arriva a Firenze insieme a Brad Jones (contrabbasso) e Hamid Drake (batteria). Sabato dopo il sax di James Brandon Lewis, il contrabbasso di Ferdinando Romano (vincitore nel 2020 del referendum di Musica Jazz come Miglior Musicista emergente) e la tromba di Ralph Alessi (già al fianco di Steve Coleman, Ravi Coltrane, Uri Caine) arriva uno dei concerti più attesi, che vede insieme Rita Marcotulli al piano, Alfredo Golino Official alla batteria e Ares Tavolazzi al contrabbasso. Domenica il Florence schiera il Piano Solo di Simone Graziano che presenta il suo ultimo lavoro “Embracing the future” e l’“Environmental Set” di Daniele Mana prima della festa finale all’anfiteatro delle Cascine con un maxi dj set e il doppio concerto dei Savana Funk e dei Don Karate, il progetto di Stefano Tamborrino, accompagnato da Pasquale Mirra (vibrafono) e Francesco Ponticelli (basso).