Citazione Originariamente Scritto da Aktis_Sax
ho letto con grande interesse questo topic, e mi dispiace molto x Ale... a parte che il suo sax vale molti soldi, ma anche se fosse stato una cinesata, tutta questa faccenda non è segno di professionalitÃ* da parte del rivenditore, che andrebbe tartassato di (giuste) richieste di sostituzione . Secondo me non conviene troppo rilaccarlo e "smanettarlo"... giÃ* era problematico prima, non vorrei ti ritornasse fuori lucido ma in sostanza poco valido...
Mah... Aktis... dopo quanto è emerso in questo topic, e soprattutto dopo le notevoli informazioni fornite da Cicop, direi che comunque la si voglia rigirare la "fregatura" parte da Selmer che, per motivi di "pagnotta", ha fatto la cosa più cretina che un qualsiasi produttore possa fare: risparmiare ignobilmente sulla qualitÃ* del prodotto per un lungo periodo di tempo.

Stando così le cose, anche se al ragazzo sostituissero lo strumento, potrebbe incappare ciò nonostante in un altro "bidone"...

Viceversa, se è vero che il suddetto oggetto è stato mandato a Trento, può darsi che lÃ* gli risolvano il problema. Se non ricordo male da quelle parti c'è una buona attivitÃ* relativa ai sassofoni, testimoniata dal Pisoni che produce tamponi e ricambi per "legni" a livello internazionale, oltre a commercializzare il marchio Lucien "Italy/Taiwan".

Se il ragazzo non vuole rischiare nuovi travasi di bile, quando gli ritorna lo strumento lo mette in vendita e ne acquista un altro, ovviamente di altra marca. Teniamo presente che Selmer, per molti, è ancora quello che "di più non si può"... Naturalmente in tal modo si rischia di "inguaiare" un altro poveraccio. Per evitare questo, io la trattativa la condurrei più o meno così: "Caro amico, questo sax è stato acquistato a tot euro. La mia richiesta è di tot meno una porzione, perchè l'ho fatto riparare in garanzia. Ora è a posto e la garanzia c'è ancora quasi tutta. Lo vuoi?"

Un'ultima notazione: in my humble opinion, visto come stanno le cose, mi pare sconsigliabile acquistare strumenti "ibridi", e cioè fabbricati in una parte del mondo ed assemblati in un'altra. In poche parole: se Taiwan/Cina dev'essere, che sia un "Taiwan/Cina fatto e finito", perbacco!...