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Discussione: Selmer Supreme, informazioni?

  1. #61
    Citazione Originariamente Scritto da globe81 Visualizza Messaggio
    Io non ho ancora provato il supreme ma valutarne pregi e difetti su di un solo esemplare non è cosa buona e giusta.
    Quando la Selmer ha introdotto i Jubilee (... sono passati 11 anni), la variabilità/inconsistenza si è ridotta.
    È cambiato anche il mercato dei sassofoni, specialmente su strumenti nuovi "di valore".

    In Italia poi è cambiata la distribuzione e come la casa madre si interfaccia con i negozi (Ferrari non è più l'importatore di Selmer... da anni ormai).

    Generalmente quando hai il budget per comprare determinati strumenti ti aspetti anche un certo tipo di servizio, proprio in fase di acquisto. (Questo trascende dai gusti personali e dallo strumento che vuoi acquistare, Selmer o non Selmer).

    Alcune caratteristiche dell'alto Supreme forse le trovi in alcuni esemplari di Mark VI/SBA, ma va a finire che si tratta di strumenti che devi comprare all'estero e ti costano di più del Supreme (... che per altro non è il Selmer più costoso a listino, è semplicemente il Selmer "costoso" più facile da reperire).

  2. #62
    Citazione Originariamente Scritto da tzadik Visualizza Messaggio
    Che ci si creda o meno... se prendi in mano un Supreme e prendi in mano un Serie II/III (o qualsiasi altro Selmer) noti che ci sono delle differenze ben visibili (a occhio nudo) sul corpo (e non mi riferisco alla chiave di sfogo per il C# centrale).

    Filosoficamente, penso che uno degli obiettivi della Selmer fosse anche quello di avere uno strumento che a livello di emissione potesse competere con strumenti giapponesi di fascia alta: ci sono riusciti.

    A livello timbrico, secondo me, invece sono andati un po' distanti da quello che era l'imprinting di suono Selmer "pre Supreme": loro hanno la forza del marketing e possono dire che (l'alto Supreme) sembra di suonare un alto BA o SBA...

    Mi hanno lasciato perplesso altri aspetti, ma non legati alla performance o al design.
    che ci siano delle differenze ben visibili non ne dubito: si vedono anche in foto... e non ho dubbi a immaginare differenze in termini di ergonomicità/intonazione tutte cose che in linea di massima migliorano costantemente nel tempo.
    a livello timbrico riesci a spiegare cosa intendi dire? (mi rendo conto che non è facilissimo "spiegare" queste cose)
    cos'è che ti ha lasciato perplesso?

    la mia è curiosità "accademica" so che non ne prenderò mai uno dato che, per quello che devo fare io, quello che ho va già benissimo (poi vabbe' magari se vinco alla lotteria potrei farci un pensierino)

  3. #63

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    manfredonia (FG)
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    La cosa importante, al di là delle migliorie tecniche ed ergonomiche, ammesso che ci sia ancora un certo margine di miglioramento possibile, è che questo nuovo strumento continui a mantenere le caratterisctiche del tipico suono Selmer che tutti conosciamo e che molti cercano acquistando gli strumenti di questo blasonato marchio. Per esempio, personalmente penso che, nonostante tutto, il ref 54 che possiedo abbia quelle caratteristiche tipiche che mi portano a cosiderarlo uno strumento di livello superbo, checchè se ne dica in questo forum. Mi auguro che la Selmer continui sempre in questa direzione, senza trascurare le peculiarità che i suoi strumenti possiedono.
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  4. #64
    Esiste un "suono degli strumenti Selmer" ma un "suono Selmer" univoco non è mai esistito realmente... perché gli strumenti sono cambiati nel corso del tempo ed è cambiato il modo di usarli e questo succede da più di 50 anni.

    Uno strumento rimane superbo finché non ne provi un altro più superbo, più vecchio o più nuovo.

    I sassofoni Selmer diventeranno dei beni di lusso, non necessariamente dei beni rifugio.

  5. #65
    be' oddio, 7500 euro per uno strumento professionale "top level" sono ancora una cifra contenuta. Un flauto comparabile, un'oboe, un fagotto, un pianoforte, un'arpa comparabili costano molto di più - non parliamo degli strumenti ad arco.
    Non so se parlerei di bene di lusso: clarinetti (francesi) e saxofoni hanno ancora cifre contenute.

    Non che mi piaccia, ma guardando i costi degli altri strumenti ... se mi considerassi un professionista e dovessi sfornare prestazioni di un certo livello sono cifre che riuscirei tranquillamente ad investire ed investirei volentieri.

  6. #66
    https://www.youtube.com/watch?v=W1ws2OhRnw4

    questo è un confronto fatto piuttosto bene, di impianto classico. la differenza nel suono c'è. Devo essere sincero: la mia preferenza (ma è davvero una questione personale) va al serie III (il suono più scuro è molto bello, ma mi piace meno).
    bisogna capire però:
    1) quanto la differenza possa dipendere dal fatto che lo strumento è completamente nuovo
    2) quanto sia flessibile il suono (a me interessa molto questo più che la qualità "di base" - quando scelsi il mio SAI cercarono di farmi comprare degli splendidi Yanagisawa - me ne fecero provare 3 o 4 - ma alla fine preferii il primo perchè mi sembrava più flessibile sul piano timbrico. meno intonato, meno ergonomico)
    3) quanto, lavorandoci sopra, i due strumenti possano avvicinarsi ancora di più

    ps sembra che io abbia più o meno lo stesso approccio del recensore...

  7. #67
    Grazie per il link. L'ho trovato molto interessante. Sono d'accordo che una differenza c'e'. A me il supreme ha una dolcezza notevole e attraente mentre il serie III mi sembrava leggermente piu' brillante, forse piu' estroverso.

  8. #68
    sì assolutamente, è così. se fossi in condizione di scegliere probabilmente per me sceglierei il serie III, ma solo perchè quel tipo di suono è più vicino a quello che ho in mente io per me :) non certo perchè l'altro sia "brutto" o non mi piaccia.

    e dico probabilmente perchè avendo già io un suono aperto e brillante magari sul serie III lo troverei troppo aperto e brillante, mentre il supreme potrebbe magari permettermi di controllarlo meglio. chissà :) finchè non si prova non si può sapere

  9. #69
    Un sassofonista "classico" ha esigenze un po' differenti da quelle di un sassofonista "non classico".

    Il suono del Serie III è contenuto dentro quello del Supreme... e la cosa che impressiona di più è l'omogeneità di suono che il Supreme ha a dinamiche basse.
    Figuriamoci poi a dinamiche più elevate...

    La mia riserva invece è che non sono esattamente strumenti succedaneo del Serie III. Sull'alto forse non è detto.
    Ma sui tenori (in vista di un tenore Supreme) non vedrei così intelligente la mossa di far cascare nell'obblio il Serie III (... tenore).

  10. #70
    sì l'omogeneità è impressionante (all'ascolto - non avendolo provato non lo so) e sì: un saxofonista classico ha esigenze diverse, ovvio, anche molto.
    non capisco cosa intendi con "è contenuto" : vuoi dire che il suono del serie III è una delle possibili sfumature del Supreme? cioè che il Supreme può suonare come un serie III? con un suono più "brillante"

    Non saprei, dato che non l'ho provato - per quella che è la mia esperienza (limitata e soggettiva) finora ho sempre avuto maggiori problemi ad "schiarire" uno strumento con suono scuro che a "scurirne" uno con un suono chiaro. E' possibile che sia caratteristica mia e non degli strumenti oppure che il Supreme sia diverso.

    In che senso non sono esattamente succedanei del serie III? se il suono dell'uno è contenuto nell'altro nel senso che ho capito io teoricamente il supreme potrebbe esserne un succedaneo.
    però posso aver capito male :)

    ps a me piacevano tanto i mark VII devo essere messo davvero male... non piacciono a nessuno

  11. #71
    Hce non è così il Mark Vii negli anni è stato ampiamente rivalutato e i prezzi che si trovano in giro (sempre inferiori al VI of course) lo testimoniano

  12. #72
    mi fa piacere :) per il mark VII.
    mi guardo poco in giro e non ho visto molti mark VII in giro, nè ne sento parlare molto spesso, ma non fa assolutamente testo: vivo nella mia bolla :)

    ps ho fatto una ricerchina rapidissima online: mi sembra che costino in genere circa la metà dei Mark VI, se non ricordo male il rapporto era più o meno lo stesso anche una ventina d'anni fa

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