tu come l'hai trovato rispetto al serie III ? - se puoi parlare :)
Borgani sax tenore pre-jubelee.
Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
Flauto Muramatsu SR.
Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR
Per un flauto medio in argento, meno di 7/8000 euro non spendi, ma la norma è spendere dai 12 ai 18mila euro, per non parlare di un buon flauto in oro 14Karati, percui per un professionista spendere 7000 euro in un sax fa ridere! Però di sax buoni in giro c'è ne sono un bel pò....percui........
Alto Yamaha 875 EX Gold Plated
Tenore Rampone & Cazzani Performance
Flauto Muramatsu SR Heavy
Io non ho ancora provato il supreme ma valutarne pregi e difetti su di un solo esemplare non è cosa buona e giusta.
L'ultima volta che ho provato dei nuovi sax già solo provandone due si notavano enormi differenze, probabilmente dovuti ad un settaggio diverso che come sappiamo influisce tantissimo sulla resa sonora.
Sicuramente selmer ha un alto standard di produzione e controllo qualità il che si traduce in una quasi standardizzazione degli strumenti usciti dalla fabbrica ma comunque vi sono differenze anche importanti tra uno strumento ed un altro.
La scelta dell'acquisto, tenuto conto della cifra importante, è del tutto personale.....cosa farei io? Acquisterei il solito mark VI o SBA perchè mi piacciono i vintage ed avere un pezzo di storia tra le mani mi piacerebbe troppo.....altri magari sono abituati all'acquisto del nuovo (che è sempre un vantaggio sulla resa dello strumento).
Quando il supreme si porterà sulle spalle parecchi anni di concerti e passaggi nelle mani di grandi sassofonisti allora diventerà anch'esso il mio desiderio.
Naturalmente parlo per me......la scelta come ripeto è soggettiva.
Sax Soprano: J. Michael SP650
Imboccatura: Bari 64
Sax alto: Selmer SA80 II serie
Imboccature: Vandoren Jumbo Java A45, Beechler Diamond S7S, Selmer s80 c*
Sax tenore: Selmer SA80 II serie
Imboccature: Jody Jazz DV 8*, Selmer S80 D
non è che non è cosa buona nè giusta: è proprio impossibile :) basta trovare l'esemplare mal riuscito... quando ebbi la possibilità di comprare uno strumento professionale provai un SA II che era inintonabile (infatti lo sfortunato venditore no riusciva a venderlo - anche la persona che lo aveva in conto vendita, dopo che l'avevo valutato negativamente, mi disse che lei aveva cercato in tutti i modi di correggerlo, ma non era possibile - riparatrice formata alla selmer) ... ma era uno ed era quello - non avrei mai esteso la valutazione al modello.
la tua seconda affermazione che ho citato la trovo molto divertente (assolutamente senza scherno nè vis polemica, preciso perchè online ci si fraintende con una facilità impressionante).
io sono molto curioso di provarlo, ma non lo considero un oggetto del desiderio :) (sto ancora cercando di risolvere l'assetto clarinettistico)
Era riferito al fatto che mi piacciono i vintage per la storia che vi è dietro quel preciso modello e non in relazione alla bontà dello strumento che di tutta probabilità non si discute!
Per la serie per ora non desidererei un supreme quanto desidero uno sba o mark vi!
Sax Soprano: J. Michael SP650
Imboccatura: Bari 64
Sax alto: Selmer SA80 II serie
Imboccature: Vandoren Jumbo Java A45, Beechler Diamond S7S, Selmer s80 c*
Sax tenore: Selmer SA80 II serie
Imboccature: Jody Jazz DV 8*, Selmer S80 D
era chiaro :)
Quando la Selmer ha introdotto i Jubilee (... sono passati 11 anni), la variabilità/inconsistenza si è ridotta.
È cambiato anche il mercato dei sassofoni, specialmente su strumenti nuovi "di valore".
In Italia poi è cambiata la distribuzione e come la casa madre si interfaccia con i negozi (Ferrari non è più l'importatore di Selmer... da anni ormai).
Generalmente quando hai il budget per comprare determinati strumenti ti aspetti anche un certo tipo di servizio, proprio in fase di acquisto. (Questo trascende dai gusti personali e dallo strumento che vuoi acquistare, Selmer o non Selmer).
Alcune caratteristiche dell'alto Supreme forse le trovi in alcuni esemplari di Mark VI/SBA, ma va a finire che si tratta di strumenti che devi comprare all'estero e ti costano di più del Supreme (... che per altro non è il Selmer più costoso a listino, è semplicemente il Selmer "costoso" più facile da reperire).
La cosa importante, al di là delle migliorie tecniche ed ergonomiche, ammesso che ci sia ancora un certo margine di miglioramento possibile, è che questo nuovo strumento continui a mantenere le caratterisctiche del tipico suono Selmer che tutti conosciamo e che molti cercano acquistando gli strumenti di questo blasonato marchio. Per esempio, personalmente penso che, nonostante tutto, il ref 54 che possiedo abbia quelle caratteristiche tipiche che mi portano a cosiderarlo uno strumento di livello superbo, checchè se ne dica in questo forum. Mi auguro che la Selmer continui sempre in questa direzione, senza trascurare le peculiarità che i suoi strumenti possiedono.
Borgani sax tenore pre-jubelee.
Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
Flauto Muramatsu SR.
Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR
Che ci si creda o meno... se prendi in mano un Supreme e prendi in mano un Serie II/III (o qualsiasi altro Selmer) noti che ci sono delle differenze ben visibili (a occhio nudo) sul corpo (e non mi riferisco alla chiave di sfogo per il C# centrale).
Filosoficamente, penso che uno degli obiettivi della Selmer fosse anche quello di avere uno strumento che a livello di emissione potesse competere con strumenti giapponesi di fascia alta: ci sono riusciti.
A livello timbrico, secondo me, invece sono andati un po' distanti da quello che era l'imprinting di suono Selmer "pre Supreme": loro hanno la forza del marketing e possono dire che (l'alto Supreme) sembra di suonare un alto BA o SBA...
Mi hanno lasciato perplesso altri aspetti, ma non legati alla performance o al design.
che ci siano delle differenze ben visibili non ne dubito: si vedono anche in foto... e non ho dubbi a immaginare differenze in termini di ergonomicità/intonazione tutte cose che in linea di massima migliorano costantemente nel tempo.
a livello timbrico riesci a spiegare cosa intendi dire? (mi rendo conto che non è facilissimo "spiegare" queste cose)
cos'è che ti ha lasciato perplesso?
la mia è curiosità "accademica" so che non ne prenderò mai uno dato che, per quello che devo fare io, quello che ho va già benissimo (poi vabbe' magari se vinco alla lotteria potrei farci un pensierino)
Esiste un "suono degli strumenti Selmer" ma un "suono Selmer" univoco non è mai esistito realmente... perché gli strumenti sono cambiati nel corso del tempo ed è cambiato il modo di usarli e questo succede da più di 50 anni.
Uno strumento rimane superbo finché non ne provi un altro più superbo, più vecchio o più nuovo.
I sassofoni Selmer diventeranno dei beni di lusso, non necessariamente dei beni rifugio.
be' oddio, 7500 euro per uno strumento professionale "top level" sono ancora una cifra contenuta. Un flauto comparabile, un'oboe, un fagotto, un pianoforte, un'arpa comparabili costano molto di più - non parliamo degli strumenti ad arco.
Non so se parlerei di bene di lusso: clarinetti (francesi) e saxofoni hanno ancora cifre contenute.
Non che mi piaccia, ma guardando i costi degli altri strumenti ... se mi considerassi un professionista e dovessi sfornare prestazioni di un certo livello sono cifre che riuscirei tranquillamente ad investire ed investirei volentieri.
https://www.youtube.com/watch?v=W1ws2OhRnw4
questo è un confronto fatto piuttosto bene, di impianto classico. la differenza nel suono c'è. Devo essere sincero: la mia preferenza (ma è davvero una questione personale) va al serie III (il suono più scuro è molto bello, ma mi piace meno).
bisogna capire però:
1) quanto la differenza possa dipendere dal fatto che lo strumento è completamente nuovo
2) quanto sia flessibile il suono (a me interessa molto questo più che la qualità "di base" - quando scelsi il mio SAI cercarono di farmi comprare degli splendidi Yanagisawa - me ne fecero provare 3 o 4 - ma alla fine preferii il primo perchè mi sembrava più flessibile sul piano timbrico. meno intonato, meno ergonomico)
3) quanto, lavorandoci sopra, i due strumenti possano avvicinarsi ancora di più
ps sembra che io abbia più o meno lo stesso approccio del recensore...
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