assolutamente Fabrizio, io su questo punto sono categorico da tantissimo tempo, infatti, dicevo proprio che, posto che un musicista deve avere ben in testa, nella tecnica e tutto il resto, un suono di riferimento e quindi anche un fraseggio, un linguaggio, poi lo strumento, o meglio tutto ilo setup, infuisce nella riuscita più internamento (a livello di sensazioni e del "trovarsi bene") che all'esterno, come detto più volte, per quanto mi riguarda, sia che suono il mio Grassi sia che suono un altro tenore qualsisasi, saròà sempre riconoscibile e pressoché uguale. sono solo le sottigliezze (per altro per noi musicisti estremamente importanti) ad essere differenti e a fare la differenza