Me la canto e me la suono, anche se, con messaggi privati ho approfondito l'argomento con altri membri del forum. Voglio fare il punto sulla mia sperimentazione di queste ance dopo due mesi di uso intenso. Devo dire che l'infatuazione iniziale è un pò scemata...Con il contralto, mio strumento principale, ho constatato che molte imboccature funzionano decisamente meglio con la canna. Altre vanno quasi alla pari. Con il guardala per alto ero abbatanza soddisfatto, è il becco che ho usato di più negli ultimi anni, ma dovendo spingere un pò come primo alto in una sezione fiati mi sono accorto che perdo il controllo del suono, che diventa meno rotondo e, a tratti, un pò stridulo. Con una american cut più dura va meglio, ma perdo tutti i vantaggi di una emissione più facile. Con il tenore, becco classico ottolink ny stm 7*, non noto particolari differenze con la canna, per cui i vantaggi superano nettamente gli svantaggi. Anche con il tenore, però, suonando un finto dukoff cinese particolarmente brillante, con la canna ottengo un suono nettamente migliore. Finisco con il soprano ricurvo che ho da due mesi, avendolo praticamente suonato solo con le american cut, sto costruendo il suono con queste e per ora, con la canna trovo maggiori difficoltà. Conludo confermando che se l'ancia di canna non è più che buona non c'è paragone con le legere a.c. che comunque con il contralto per me non vanno bene per tutte le occasioni. Non ci sono dogmi, ma è chiaro che per il contralto, che suono da tanti anni, e con il quale ho costruito il suono con le ance di canna, passare completamente a quelle di plastica, con tutti i vantaggi relativi, per me non è praticabile, almeno per ora, anche se le american cut in particolare, sono in molti casi una grande risorsa.