Bell'argomento Al... ;) ;)
Chi arriva a studiare uno strumento, secondo me canalizza quell'innata voglia giocosa di fare musica, produrre suoni, insomma.
La disciplina musicale ti pone anche dei grossi fardelli sulla razionalizzazione della struttura, ma contemporaneamente devi mantenere quell'innocenza che ti permette in primo luogo di ascoltarti ma in maniera più ampia, di sentire il suono, non solo astrattamente, ma come sentire emozionale, oltre che fisico.
Questa è una considerazione che farei poi per qualsiasi forma creativa artistica, dalla poesia alla cinematografia....
In fondo è una cura per la schizofrenia del pianista :ghigno: , che rimane scisso tra il lobo del cervello destro e quello sinistro, mantenendo contemporaneamente la melodia ed il ritmo, il sentimento e la fisicitÃ* della vibrazione.