Presenziando al concerto di Fresu (grandioso!) al verdi,venerdì sera,mi sono abbonato a JazzIt (la rivista) e in omaggio mi hanno dato un cd a scelta...nessun autore realmente famoso...esordienti per lo più...tra tutti i dischi in esposizione ho optato per quello con la formazione più interessante..."Low Eltectrical Woeker" dei Kneebody...:



Shane Endsley (tromba,effetti);
Ben Wendel (sax tenore,melodica,mouthman 2000,effetti);
Adam Benjamin (fender rhodes,piano,clavinet,sintetizzatore);
Kaveh Rastegar (basso);
Nate Wood (batteria).


Beh è più o meno quello che mi aspettavo. Davvero un disco interessante,ricchissimo di materiale...non facilmente identificabile,si sentono grosse influenze jazz,ma anche rock e fusion nonchè elettroniche...questo loro eccletismo è facilmente deducibile leggendo la loro pagina myspace alla voce "influenze" dove elencano un centinaio di autori provenienti dai generi più disparati.
I brani sono molto particolari...la prima traccia esordisce con un ritmo rock...a cui si aggiungono due deliranti fiati. (Onestamente,il suono del sax è registrato malissimo,sembra intubato).
La seconda traccia è un chiaro richiamo all'ambiente jazz in cui rapidi licks del sassofonista si intervallano a un ritmo molto Swing del batterista (pur mantenendo caratteristiche moderne e scandite dall'elettronico suono del rhodes).
La traccia successiva è scandita dall'ipnotica ritmica basso/percussioni che lasciano spazio a brevi fraseggi dei fiati...
Particolare l'uso delle percussioni,che si discostano dal classico suono ovattato e dall'ingente uso dei piatti del jazz classico,facendo piuttosto uso di pelli molto tirate,suoni molto corti dei piatti e bacchette dure per tutto il disco.
Beh che dire un lavoro notevole,piacevole all'ascolto e interessante per l'unione dell'elettronica a questo non meglio identificato jazz eterogeneo...