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Discussione: Buffet S1 o Keilwerth Toneking

  1. #1

    Buffet S1 o Keilwerth Toneking

    Buon giorno a tutti,
    mi è venuta una (quasi) irrefrenabile voglia di un buon vintag...diciamo che senza svenarmi nei vari Selmer e senza nemmeno andare troppo indietro nel tempo, sono incuriosito sia dall'S1 Buffet Crampon che dal Keilwerth toneking, strumenti che è possibile trovare tra i 1500 ed i 1800 euro... Ovviamente i parametri che mi interessano sono suono, intonazione e meccanica scorrevole e non rumorosa... Chi li conosce mi può dare una dritta?
    grazie
    Tenore: Selmer Mark VI (1971)- Ottolink STM - Alexander Superial Jazz
    Alto: Selmer Serie I ( 1981) - Jody Jazz Custom Dark

  2. #2
    Prima di tutto dovresti capire che tipo di suono cerchi...

    "Vintage" identifica soltanto l'anzianità dello strumento... e comunemente "qualità".

    I Keilwerth sono sempre stati strumenti relativamente leggeri. Costruzione post-to-body (tutt'ora sono post-to-body) e un canneggio distante dai Selmer.
    10/11 anni fa', ricordo di aver provato (a un'esposizione) un Toneking IV... ma ne ho un ricordo molto vago.
    Qualche anno invece ho provato a un lungo un SX90 (senza la "R", ottone, laccato oro) e ti direi che Keilwerth ha semplicemente evoluto i vecchi strumenti aggiornando meccanica e tutto il resto.
    Strumenti tedeschi moderni hanno un suono largo ma estremamente neutro... il feeling è quello di uno strumento preciso e omogeneo e composto. Sugli SX90R recenti/moderni, finitura e materiale ti cambia qualcosa nella pasta di suona.

    Sul Buffet S1 invece ho una statistica personale un po' più definita ed è uno strumento particolare... che a me piace.
    È uno strumento massiccio. Ha una meccanica complessa e qualcosa non è tanto razionale (vedi il meccanismo del F# acuto o il reggipollice destro).
    Gli S1 "veri" sono strumenti un po' complicati da mettere a punto. Quindi assicurati quando li compri che sia tutto a posto perché se c'è qualcosa di serio da fare non basta metterlo a punto come si mette a punto un Serie II.
    Suona più scuro e suona più grosso.
    Ergonomicamente ci sono cose discutibili: tipo il reggipollice destro...

    Meccanicamente quasi sempre riesci a ottenere una meccanica silenziosa ed efficiente (... e precisa): dipende solo da quanto vuoi spenderci sopra dopo che l'hai comprato.

    Tra i due... meccanicamente è superiore l'S1, ma deve essere a posto.

  3. #3
    grazie
    Tenore: Selmer Mark VI (1971)- Ottolink STM - Alexander Superial Jazz
    Alto: Selmer Serie I ( 1981) - Jody Jazz Custom Dark

  4. #4
    Non ho mai avuto modo di provare un toneking. Ho però provato due sx 90 r e suonato per un paio di settimane un S1 di un amico.
    Posto che ovviamente il giudizio è assolutamente soggettivo, personalmente non avrei dubbi e sceglierei il buffet. Suono grosso e scuro, centrato è intonato. Meccanica ed ergonomia eccellente (tzadik, a cosa ti riferisci quando parli del reggipollice destro? Io sinceramente non ricordo pecche, ma si tratta di qualche anno fa..). A detta del mio riparatore di fiducia è anche uno strumento robusto e molto ben costruito (come tutti i buffet top di gamma). Probabilmente come dice tzadik sarà ostico da mettere “in quadro”, ma credo che una volta settato non dia problemi nel tempo.
    il keilwerth non mi ha impressionato, per niente. Probabilmente però ho anche trovato esemplari non eccellenti. Il suono mi è sembrato abbastanza impersonale. Là descrizione di tzadik, suono largo è neutro, calza a pennello. Ma, ripeto, si trattava di sx90 e non toneking.
    complessivamente comunque ritengo che l’s1 sia un gradino sopra. Forse dovessi proprio trovargli un difetto, il suono non è particolarmente modulabile. Ma sono dettagli e, soprattutto, percezioni soggettive che dipendono da tanti fattori variabili

  5. #5
    Citazione Originariamente Scritto da Nicosax Visualizza Messaggio
    (tzadik, a cosa ti riferisci quando parli del reggipollice destro? Io sinceramente non ricordo pecche, ma si tratta di qualche anno fa..).


    Sugli S1 "normali" (escludendo gli esemplari "transitional" marchiati o SDA o S1) l'impressione è che alcune soluzioni siano state attuate non tanto perché "funzionano meglio" quanto per seguire una filosofia che si può riassumere così: "facciamolo diverso a tutti i costi" (anche diverso dal predecessore SDA, che era un po' più ignorante come strumento).
    ... che poi lo strumento sia uscito con una meccanica raffinata è innegabile, rimane il fatto che il tutto si paga con un incremento di peso.

    Anche il supporto della campana non è proprio l'ideale.

  6. #6
    Ah si ok, effettivamente è abbastanza singolare...però personalmente non l’ho trovato scomodo. Anzi, ammetto che il mio spirito “naive” mi porta tutt’oggi a considerarlo molto fico!
    sul supporto della campana non posso che condividere...il mio alto prestige (che è un S3) ha infatti una netta miglioria, può essere che ci abbiano riflettuto (o che abbiano letto le opinioni di un avo di tzadik!).

  7. #7

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    beh... io di Keilwert non ne ho mai provati quindi mi astengo dal pronunciarmi... un esemplare di S1 mat. 26xxx invece è da poco arrivato in famiglia e purtroppo non sono ancora riuscito a dedicarle il tempo che vorrei... bello strumento, estremamente intonato, timbro scuro e profondo, meccanica leggera silenziosa e diteggiatura molto comoda, particolarissimo il meccanismo del do e do# bassi, il mignolo dx scorre tra i tasti con una facilità disarmante, ottimo anche il posizionamento delle chiavi palmari sx ... nessun problema con il reggi pollice, anzi... ...se proprio devo trovare due "pecche" rispetto agli Yamaha che sembrano disegnati su mia misura direi che il chiver è leggermente curvato a "chiudere" e viene più spontaneo suonare tenendo il sax su un fianco, e l'anello di aggancio del collarino è posizionato un tantino in alto, questo sposta il barricentro in basso e si avverte un maggior peso sulla mano dx...
    Yamaha YTS 82Z Custom UL [Ludovico...] Algola MK1 0.105 ref. Bucci - Yamaha YTS 62 MK1 Purple Logo chiver G1 [Gian Battista...] 10M Fan Robusto 0.108 ref. Bucci --- Conn C. Melody New Wonder II 1925 [ Cherubino...] mouthpiece Conn Eagle 0.100 ref. Bucci / Yamaha Wind Controller WX5 / WT11... New Entry ancora in attesa di avere un nome... Tenore Buffet & Crampon S1 ...

  8. #8
    Citazione Originariamente Scritto da zazarazà Visualizza Messaggio
    il chiver è leggermente curvato a "chiudere" e viene più spontaneo suonare tenendo il sax su un fianco.
    Leggendo questa descrizione direi sembra che il tuo chiver abbia un severo "bent down".
    Fallo controllare, poi magari scopri che con poche decine di euro risolvi il problema.

    Normalmente i chiver degli SDA e degli S1 non hanno un angolo inferiore ai 90°, come ti ritrovi sui tenori Conn.
    Se il chiver punta verso il basso, la diagnosi è una sola: si è piegato.



  9. #9

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    mah... il chiver l'ho osservato attentamente e non ho riscontrato segni di "traumi" o di riparazioni, il sax inoltre era lo strumento di un noto professionista e l'ho comprato direttamente dalle sue mani... quando avrò del tempo da dedicargli affronterò il problema, per male che vada per variare l'angolatura risaldo o ricostruisco il cilindro di innesto... l'ho già fatto con l' SDA al quale ho adattato un chiver R&C seppur fosse presente una non indifferente diversità tra i relativi diametri di innesto... z' ...
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  10. #10
    L'immagine che ho postato prima corrisponde a un chiver in condizioni normali.

    Con l'uso (e ogni tanto con l'incuria) un chiver si può facilmente piegare. Non necessariamente è un trauma: può essere un processo "lungo". Vedi un'ovalizzazione quasi "naturale".
    Un bravo riparatore se ne accorge e ti risolve il problema.

    Eviterei di cambiare angoli con sistemi esotici (l'ho visto fare proprio su un Keilwerth... ma più che una cosa voluta era una riparazione maldestra).
    Ahimé... ho una certa etica professionale quando parliamo di "rispetto per lo strumento".

    Per quanto operativamente fattibile, su un Buffet avrei cercato un chiver Buffet o ricostruito da un chiver Buffet.
    Un R&C R1 Jazz (così come un Conn o un Selmer o un Yamaha) hanno un canneggio diverso e anche la posizione dove il corpo è tagliato per il tenone è differente (sugli alti è più evidente).

    Repost:



  11. #11
    R$itorno sull'argomento perchè non mi è passata la fissa del Buffet Crampon...
    Vorrei chiedere a chi ne sa qualcosa se tra i vari modelli della serie S esiste una gerarchia... Andando alla ricerca delle differenze tra i tre modelli S1 S2 es S3 ho letto da qualche parte che il modello S2 sarebbe un sax di livello intermedio (ancher se non semiprofessionale) rispetto agli altri due modelli, e quindi all'epoca più economico in termini di spesa. Non so se il paragone potrebbe reggere, tipo il 901 rispetto al 991 janagisawa.....

  12. #12
    Prendi di corsa un Toneking, se lo trovi Special anche meglio. Suonano da paura, il mio è argentato con il F#, l'ho usato ed uso sia in ambito classico che jazz, flessibilissimo, ergonomicamente neanche così ostico considerando che è degli anni '70. Il mio insegnante di jazz (Tullio Ricci, di Milano) l'ha provato e da possessore di due MKVI five digit mi ha detto che suona tanto bene quanto i suoi: differenza non da poco è che costa un quinto dei mark, approfittane finchè non sono molto conosciuti...o faranno la fine degli SML che adesso valgono una fucilata. Il buffet ha meno potenza, è, per l'appunto più "francese", ma il keilwerth suonato con un becco anche da classica è ancora più scuro e ciccio.
    Corri!
    Luca Carnelli
    Alpacca Saxello R&C R1 jazz, Yanagisawa 8*, Solid bronze R1 jazz alto, Yanagisawa 7, Silver plated Keilwerth Toneking Special tenor, Otto Link 9/ Selmer Soloist E, Selmer SAII baritone, Otto Link 7*
    Légère reeds, Rovner ligatures

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