Risultati da 1 a 5 di 5

Discussione: Massimo Tune - Massimo Urbani dal vivo a Vicenza nel 1984

Visualizzazione Ibrida

  1. #1

    Massimo Tune - Massimo Urbani dal vivo a Vicenza nel 1984

    OT. Sono settimane che ascolto qualsiasi cosa di Massimo Urbani, artista che conosco da tantissimi anni e di cui ho ascoltato molto, ma adesso è proprio un interesse vivo. Mi piacerebbe capire come mai a un certo punto ci si fissa con qualche artista, musicista, gruppo.





    Registrazione decente di un concerto a Vicenza di Massimo Urbani, questo di seguito è il primo brano. Ho trovato anche una recensione in proposito, dato che il disco è stato pubblicato nel 2017; ne riporto un pezzo, quello che si riferisce a questo brano:

    "Al netto della precaria registrazione, realizzata con un vecchio apparecchio a nastro, questo live di Massimo Urbani meriterebbe davvero una “deluxe” edition natalizia, di quelle in cofanetto con vinili, documentari, libri fotografici e dotti approfondimenti allegati. Al centro c`è uno dei “massimi” (mai gioco di parole fu più giustificato...) sassofonisti italiani di sempre, romano e romanista, di umili origini, con un cuore troppo fragile e sensibile per sopravvivere al suo genio. Urbani ci ha lasciato nel 1993 al termine di una vita breve e tormentata, stroncata dalla sua dipendenza dall`eroina, eppure sono bastati pochi anni di carriera per scrivere pagine memorabili. Tra le tante, anche questo concerto tenuto al teatro San Marco di Vicenza il 6 maggio 1984 e meritoriamente pubblicato dalla Philology, in quartetto con Marcello Tonolo (pianoforte), Marc Abrams (basso) e Valerio Abeni (batteria).

    Pare quasi di avvertire un`atmosfera di silenziosa attesa nel teatro, fra il pubblico e i suoi colleghi sul palco, per quel che Urbani sta per tirare fuori fuori di volta in volta dal cilindro. Così il pianista Franco D`Andrea ne descriveva lo stile: “Aveva una ricchezza e un`espressività molto forti, aveva profondità di suono. Suonava il free jazz, quello vero, all`epoca in cui non era ancora una moda; lui era autentico, era l`ultimo Coltrane. Aveva l`urlo giusto di Ayler, o di Gato. Quella nota acuta, liberatoria, ma non potente o invadente. L`espressività era quella di Coltrane, teneva la tensione per venti minuti. Aveva uno spessore enorme”. L`ascolto di questo doppio conferma le sue parole: se il linguaggio di partenza è parkeriano, mediato anche attraverso l`ascolto di Sonny Stitt, l`approdo è molto più complesso della semplice copia di un inarrivabile modello, qualcosa che ricorda di più l`intensità sempre sul punto di esplodere dell`ultimo Coltrane. Soprattutto è una musica carica di un insopprimibile senso drammatico. Persino nell`ultimo pezzo, la ballata Search Of Peace di McCoy Tyner, pensata come coda finale più morbida della performance, la tensione non si acquieta mai del tutto, e le frasi melodiche si mischiano a qualche inaspettato e geniale “schizzo” di follia.

    Sprazzi melodici, emozioni intrise di poesia maledetta, corse forsennate e sfoggi di gran tecnica, “urla” e acuti: c`è già tutto nell`iniziale Massimo Tune, una torrenziale autobiografia in musica di quasi 20 minuti. Il fraseggio è ad alto voltaggio, tirato al limite e ricco di contrasti, ma capace sempre di catturare l`attenzione, una qualità che è solo dei grandi. Tutto è decisamente istintivo, ma al contempo tutto ha un senso preciso
    "

    https://www.mescalina.it/musica/rece...-6-maggio-1984



    Il brano:

    https://www.youtube.com/watch?v=mGy4fT-kJvU
    Tenore: Grassi Professional 2000, Borgani Jubilee - OL STM - Ance varie
    Soprano: cinese senza nome - Bari Hr - Rico SJ 3

  2. #2
    Non sapevo della"recente" pubblicazione....grazie

  3. #3
    ...grazie...ho avuto la fortuna di sentirlo dal vivo piu' volte...a Roma a Bari...Unico!

  4. #4
    @Marcus prego; è stata una novità anche per me.

    Anzi, a dirla tutta, è capitato in quest’occasione e anche in altre (in precedenza con M. Brecker ad esempio): succede che uno ascolta la musica di un artista per un bel periodo e poi per parecchio tempo non guarda più se appaiono cose nuove … poi un dì fa una ricerchina e gli saltano fuori file mai sentiti … “E questa roba qua??? Mai sentita wow wow wow!”


    @Taras, quando ho ascoltato questo brano ho pensato subito che lo avrei condiviso sul forum perché ero certo che se ci capitavi ti piaceva di sicuro.
    Tenore: Grassi Professional 2000, Borgani Jubilee - OL STM - Ance varie
    Soprano: cinese senza nome - Bari Hr - Rico SJ 3

  5. #5
    L'avatar di Bronx
    Data Registrazione
    Apr 2012
    Località
    Bassano del Grappa/Vicenza
    Messaggi
    505
    Strepitoso...!!
    Forse ci si fissa con qualche artista o perché ci si riconosce o perché si intuisce (pur non comprendendo o condividendo tutto) che rappresenta la nostra necessità del nuovo, di confrontarsi con un linguaggio diverso per diverse emozioni. La qualità dell'espressione forse è la chiave.
    A me è capitato di seguire questo percorso anche seguendo la carriera di un unico artista: a volte si possono trovare riscontri delle stesse emozioni, in altre occasioni ci si fa colpire da evoluzioni.
    Un sincero ringraziamento per la segnalazione e l'opportunità di goderne.
    Alto: Selmer Super Action 80 Serie I argentato 372xxx (1985)
    Tenore: Selmer Mark VII argentato 264xxx (1977)
    Set-up: studio...

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •