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Discussione: CARAVELLE brittany soprano

  1. #1

    CARAVELLE brittany soprano

    ciao famiglia: Ho fatto una richiesta al forum ma penso di non essere riuscito a farlo rimanere registrato. Almeno non riesco a trovarlo o non so come farlo. Mi scusi per questo. La domanda riguardava un soprano che ho comprato di seconda mano (vecchio). Ho pagato € 200. Sul retro mette l'Italia sotto il numero di serie, (3579). Immagino che ciò significhi che è prodotto in Italia. nella campana c'è scritto "CARAVELLE brittany". Proverò a mettere un'immagine perché un'immagine vale più di mille parole. Vorrei inviarlo al meccanico per fare una messa a punto (è necessario cambiare le scarpe) ed è fuori regolazione ma potrebbe essere necessario pagare più denaro di quanto non sia necessario per l'acquisto. Tra alcune cose e altre sono molti soldi e non so se ne valga la pena. Per tale motivo e poiché non mi sono rimasti soldi, ho pianificato di provvedere personalmente a questa messa in servizio. Questo è il motivo per cui ti scrivo, per vedere se puoi darmi informazioni, qualsiasi cosa, che possa aiutarmi a identificare il sassofono, il marchio, la fabbrica, l'anno e valutarlo nella misura giusta. Grazie mille in anticipo fernanditali nota: Chiedo ai responsabili di posizionare il messaggio ove appropriato. Non lo so Mille Grazie.

  2. #2
    https://m.avito.ru/kaliningrad/muzyk...any_1445750021

    - - - Aggiornato - - -

    buongiorno Ho allegato un link che mostra un soprano come quello che ho comprato in modo che possa essere visto. È su una pagina russa ma le foto sono visibili. Scrivo dalla Spagna. Ho comprato il soprano in Francia. Nel tuo nome metti "brittany". E sospetto che sarà prodotto in Italia. È un sassofono itinerante. https://m.avito.ru/kaliningrad/muzyk...any_1445750021. Grazie mille per il tuo tempo. fernanditali

  3. #3
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    Ciao , il tuo sax potrebbe essere uno stencil di una delle ditte Italiane che costruiva strumenti con vari marchi , potrebbe essere quindi un Grassi, un Orsi o un Borgani .
    Su un forum americano ne parlavano e lo avevano confrontato con un Borgani degli anni 80 trovando molte similitudini.
    C’è da dire che in quegli anni in Italia le ditte che costruivano strumenti li facevano tutti molto simili e quindi sapere oggi chi esattamente lo,ha costruito é difficile.
    Non credo che il tuo strumento abbia un alto valore di mercato, ma se riesci a rimetterlo in ordine probabilmente avrai un buon soprano.


    Schiaccio e baratto ergo sum
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  4. #4
    grazie mille Il_dario.
    Come dici tu, penso che sia uno stencil di Borgani.
    Mi fa emozionare pensare che quando sono stretto può essere un buon sax. Lavorerò per raggiungerlo.

    Ora ho un dubbio sulla storia che potrebbe avere dietro il marchio "CARAVELE brittany": ¿Quando furono costruiti, dove, quanti, numeri di serie, chi li vendette?, ecc., Ecc., Ecc.
    Forse se c'è qualcuno nel forum che sa che Borgany può fornire informazioni. ¿Conosci qualche pubblicazione che guarda a vecchi sassofoni, marchi italiani?
    Grazie ancora il_dario.

    Saluti a tutti!

    fernanditali.

  5. #5
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    Prova a scrivere direttamente alla Borgani.

    borgani@borgani.com



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  6. #6
    la, buongiorno: Grazie il_dario. Ha già scritto l'indirizzo di Borgani, che mi ha dato. Ti terrò informato della tua risposta. Non vedo l'ora. saluti fernanditali

  7. #7
    Citazione Originariamente Scritto da Il_dario Visualizza Messaggio
    Ciao , il tuo sax potrebbe essere uno stencil di una delle ditte Italiane che costruiva strumenti con vari marchi , potrebbe essere quindi un Grassi, un Orsi o un Borgani .
    Non direi proprio la vecchia Grassi. Piuttosto Rampone & Cazzani.
    Mi sa che la vecchia Grassi italiana ha fatto ben pochi stencils. E forse solo col marchio Majestic (che poi, guarda caso, anni dopo fu ripreso da Rampone per una serie limitata di sax professionali, i predecessori degli R1 attuali).

  8. #8
    Comunque sarà interessante contattarle tutte e 3: Rampone & Cazzani, Orsi e Borgani. Penso proprio che l'avrà fatto una di esse.

  9. #9
    O si potrebbe considerare pure la Giglio che era a Parè (CO) ma è stata la prima a chiudere, verso la metà anni '70 (secondo qualche informazione che ho sentito o letto).
    In questo caso forse si potrebbe inviare le foto dello strumento all'atelier di riparazioni-negozio di Fabio Somaini, sempre a Parè, visto che suo padre fu uno dei soci della defunta Giglio (gli altri 2 furono Santoni e Bulgheroni; quest'ultimo ora produce oboi e corni inglesi).

  10. #10
    E una volta mi dissero che anche il padre di Ermanno Butti, riparatore di fiati sempre in quelle zone del Comasco, lavorò alla Giglio. Forse il figlio ne saprà qualcosa.

  11. #11
    Buongiorno, famiglia. Grazie per le tue risposte e leggi gil68. Ho ricevuto una risposta da Borgani in questi termini: "Grazie del suo messaggio. Il sassofono è di nostra produzione, Caravelle Brittany è stata una marcia di un'importante importazione di Stati Uniti. Se provassi un prodotto dello studio realizzato negli anni '60. Per qualsiasi chiarimento non esiti a contattarci, cordialmente, Massimo Grazie per il tuo messaggio Il sassofono è di nostra produzione, Caravelle Brittany era un marchio registrato di uno dei nostri importatori negli Stati Uniti. È un prodotto di studio realizzato negli anni '60. Per qualsiasi chiarimento non esitare a contattarci, cordialmente, Massimo. " Lo consulterò direttamente a loro. Grazie mille, famiglia.

  12. #12
    L'avatar di nikoironsax
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    È sempre bello scoprire nuove storie su queste marche sconosciute. All'epoca l'esportazione di stencil era molto in voga presso ditte come borgiani, orsi, ecc...io ho un tenore stencil bordano, marchiato Ariston, molto bello e anche robusto di buona fattura, ha un bel suono. Son contento che hai trovato informazioni, borgani risponde sempre gentilmente a tutto. Ora non ti resta che suonare! Saluti!

  13. #13
    Hola.
    Cierto Niconironsax.

    ciao:
    È veramente bello salvare questi strumenti dall'ostracismo. Bello e importante in quanto è un peccato che siano dimenticati e disgustati per non avere un nome noto e sorprendente.
    Alcuni fratellastri di marchi leader sono già riconosciuti, apprezzati e ricercati da quei musicisti che apprezzano in loro le virtù dei loro fratelli primogeniti.
    Altri meno noti, meno documentati, non subiscono lo stesso destino. Molte volte i marchi che hanno dato vita a questi strumenti hanno voltato le spalle a loro.
    Dà la sensazione di nascondere il loro passato storico con il desiderio di relegarli all'oblio. Non so perché.
    Fortunatamente ci sono ancora musicisti che sanno riconoscere in loro qualcosa di più di un marchio. Chi sa valutare il materiale con cui sono realizzati e la loro sonorità.
    A loro favore è il basso prezzo sul mercato.
    Contro l'alto prezzo di un set-up e riparazione ..........
    Ad ogni modo, finiamo, che persino un gesto ecologico può essere visto in loro.
    Come in tutto ciò che invece di essere gettato via viene riparato e curato.
    Ci scusiamo per la tesi. Inavvertitamente sono diventato un po 'filosofico.
    Un saluto.

    fernanditali

  14. #14
    Complimenti invece, hai dimostrato un profondo pensiero su questo argomento non rilevato dai sassofonisti in generale, ma i soliti attenti membri del sito sempre impeccabilmente professionali e sensibili hanno colto le sfumature dello strumento perchè il sax è anche questo. Capisco quindi l'essenza del tuo vecchio sax perchè ho posseduto anche io uno strumento del genere, l'ho guardato, accarezzato e interagito con la sua anima metallica, ho notato i suoi anni, le sue avventure, le storie ed i segreti portati oggi nelle nostre moderne case. Recentemente ho venduto un sax tenore italiano, era un Luigi Alziati, la più antica fabbrica di sassofoni in Italia! Un sax che avrà suonato per almeno 80 anni ed aveva ancora la presunzione di essere guardato sia per la sua lucente finitura e sia per la sua antica voce; l'orgoglio dell'artigianato italiano. Anche se i vecchi strumenti stencil non servono più per via del loro meritato pensionamento sono certamente tra i migliori strumenti da vetrina o da tenere in bella vista per almeno altri 80 anni.

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