Premessa: molti sicuramente si ricordano dei Chicago (molti altri no, soprattutto i giovini), band americana degli anni ’70 e ’80 che si definiva “Rock band con i fiati” perché nell’organico aveva una sezione fiati – tromba, trombone, sax tenore – stabile che suonava in quasi tutti i brani. Lo stile era un crossover di varie influenze: rock, funk, blues, ecc ecc.

Certo, tantissime band hanno avuto delle sezioni di fiati, ma i Chicago in particolare li usavano estensivamente. Io me li ricordo perché ero un bambinetto che si affacciava al mondo della musica e sceglieva il sax come strumento d'elezione e a casa giravano delle cassette dei Chicago ... me le sarò ascoltate millemila volte.

Parlo al passato non perché si siano sciolti, ma perché per un motivo o l’altro oramai della band delle origini è rimasto poco.


Fine premessa. Ho scoperto questi giorni di una band russa che inizialmente per gioco (nel 2015 mi sembra) ha iniziato a registrare qualche brano dei Chicago e a pubblicarlo online (perché il fondatore chiese ad alcuni amici musicisti di fare un brano dei Chicago come regalo per il suo 60 o 65-esimo compleanno); da lì altri brani e sempre più persone che li hanno sentiti apprezzandoli (ci sono video con milioni di visualizzazioni).
Soprattutto tantissimi fan dei primi Chicago, che hanno riassaporato veramente la loro musica. Il motivo è che oltre a una indubbia capacità tecnica e musicale (sono tutti prof.) suonano esattamente i brani come nella versione originale, anche in concerto: sono proprio precisissimi e ai fan piace tantissimo risentire i brani come erano al tempo (mentre i Chicago attuali, vuoi per i cambi di organico, vuoi per altri motivi un po’ alla volta li hanno modificato un po’). Il tutto però con tanto gusto, divertendosi veramente.


E da lì, tra le montagne di commenti e lodi, sono arrivate sempre più le richieste di andare a suonare negli Usa …

… tanto che alla fine a questo gruppo di russi è arrivata veramente la proposta. Detto fatto, nel 2019 gli hanno fatto fare 3 tournee negli USA, per un totale di 64 concerti e 57000 spettatori.

Per il 2020 hanno già delle date pronte lì … magari, se facessero anche un giro in Europa/Italia, io se passano di qui un giro a sentirli lo farei volentieri.


Insomma, specie se siete tra quelli che spesso e volentieri si sono passati anni a suonare musica leggera in sezione, penso che apprezzerete questi musicisti qui (e la musica dei Chicago). Inoltre, se siete tra quelli che a quel tempo passavano le giornate a tirarsi giù le parti ad orecchio (sperando che poi dopo tanta fatica per qualche motivo “quel brano” non venisse tolto dalla scaletta), apprezzerete ancor di più il risultato, dato che anche questi si sono preparati le parti così (magari ora avranno usato un software, ma sempre di ascolto ore e ore si tratta), altro che web, midi files, partiture pronte a pagamento.



Metto tre brani tra i tanti (tutti bellissimi): il primo perché è un funkettone superissimo, il secondo perché c’è un assolo di sax di Igor Butman, il terzo (famosissimo) perché c’è la cantante/corista patata e un solo di Arturo Sandoval


1- https://www.youtube.com/watch?v=V-qknbJpvQg

2- https://www.youtube.com/watch?v=njZHiCdVQN8

3- https://www.youtube.com/watch?v=ZiNw4SKqaX4



Ah, si chiamano Leonid & Friends. Bel nome per una band rock.