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Discussione: Sax tenore keilwerth SX90R vs P Mauriat 66RUL

  1. #1

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    Sax tenore keilwerth SX90R vs P Mauriat 66RUL

    Buongiorno, mi interessava sapere se qualche sassofonista ha mai potutto constatare le differenze tra questi due sassofoni. Oltre alle impressioni dirette e personali, sicuramente interessanti: possiamo considerare i due strumenti sullo stesso piano, per quanto riguarda la qualità generale? (manifattura, precisione della meccanica ecc.) Grazie a tutti.
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  2. #2
    Possiedo il Keilwerth e ho provato il PM.
    a parte i grani rigirati sono sax con caratteristiche diverse.
    Sicuramente il Keilwerth ha una fattura più fine....ma diciamo che non è quella che condizione la scelta.

  3. #3

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    Che differenze hai notato in termini di qualità suono, prontezza nella risposta? Ho comunque notato poco più di mille euro di differenza nel prezzo, tra i due strumenti. Solito discorso legato alla mano d'opera asiatica o europea?

  4. #4
    Ho provato diversi stencil Albest, compresi quella nella famiglia "66".
    È davvero difficile generalizzare.
    La Albest fornisce diverse opzione su tante cose... anche dettagli apparentemente ininfluenti.

    https://www.google.com/search?client...uments+co.+ltd

    Secondo me, i P. Mauriat sono tra i più costosi, ma non tra il top del top a livello di qualità generale su assemblaggio e meccanica.
    Ovviamente non sono neanche una merda però (... almeno non i modelli top di gamma).

    Non è una questione di manodopera: se vuoi uno strumento Made in Taiwan assemblato come un Yamaha professionale o un Yanagisawa... non te lo regalano.

    Nella sua unicità, uno dei Keilwerth SX90R (non è uno strumento... SX90R è una famiglia e in questa famiglia ci sono vari modelli) è uno strumento più razionale... più delicato per certi versi (meccanica post-to-body e non post-to-rib-to-body).
    È lontano del suono Selmer però.

    I grani rigirati sono una rogna a lungo andare.
    Che sia una Conn, che sia un Keilwerth... che sia uno stencil Albest.

    Gli strumenti della famiglia "66" (che abbiano o meno i grani rigirati) sono aderenti al suono Selmer anche se sono un ibrido tra Selmer di varie epoche.

    Provali e fatti un'idea.
    Concettualmente il Borgani è abbastanza affine al Keilwerth.
    Ognuno degli SX90R ha caratteristiche differenti: il suono Keilwerth probabilmente ce l'hai con gli strumenti in alpacca.
    Il modello in ottone è estremamente tradizionale, non così "caratteristico".

  5. #5
    Alto Yamaha 875 EX Gold Plated
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    Flauto Muramatsu SR Heavy

  6. #6
    @Tzadik perdona l'ignoranza....che cos'è Stencil albest?...ho guardato in rete ma non mi pare siano semplciemente sax prodotti a Taiwan....ma non ho capito se c'netra qualcoas con i Paul Mauriat.
    per quanto attiene i "grani rigirati": dici che sono una rogna (per inciso secondo me servono a poco/nulla)...perchè? se non hanno problemi di fabbrica non dovrebbero dare problemi ...per ritamponare forse?

    @Fabbry dichiamo che Tzadik ti ha già spiegato bene. Solo un paio di consoderazioni personali aggiungerei: i Paul Mauriat li ho trovati con meccaniche meno solide e precise del Keilwerth.
    Tzdik dice che sono lontani dal suona Selmer (e mi trova pienamente d'accordo), e che "concettualmente" sono affini ai Borgani. A mio parere il Keilwerth ha una dimensione a sé ma lo trovo più distante dal Borgani che dal Selmer (dal quale comunque è già distantissimo)....poi che dire: io prima avevo proprio un Borgani e ho scelto Kelwerth proprio perchè è totalmente un altro sax (o forse come dice Tzadik ho colto incosciamente l'affinità "concettuale"?)....non so comunque il Borgani aveva un suono granuloso, largo, aperto, potente,....molto maschio...il Keilwerth è più chiuso compresso composto su tutti il registro...NOTA BENE io ho un Silver-Nickel...altri modelli danno risposte diverse (per es. ho provato lo Shasow - che sembra un sax da funerale, anche se molto bello - e l'ho trovato molto più chiaro del mio...comunque rimaneva un suono "composto").

    Per quanto attiene al Paul Mauriat: questo si che lo metto come sonorità (con le dovute cautele) nel campo dei Selmer sicuramente molto più del Keilwerth.

    Comuqnue caro fabbry dalle domande che fai mi pare che tu non abbia provato nessuno dei 2 e che ti stia facendo influenzare dai grani rigirati; a mio parere non servono a molto...senz'altro devi provarli

    Qui trovi una bella discussione
    https://www.saxforum.it/forum/showth...aratteristiche

  7. #7
    Albest (vedi link sopra) è un'azienda che produce parti di strumenti musicali e probaiblmente possiede anche altre aziende che li assemblano, non necessariamente tutti gli strumenti, di tutte le fasce di mercato
    Albest vende parti di strumenti musicali (o anche tutte le parti già pronte per essere uno strumento musicale completo) ad altre aziende... che non necessariamente poi vendono direttamente o assemblano questi strumenti.

    Sul mercato, Albest possiede il brand P.Mauriat.
    Tutto quello che vedi come P.Mauriat è almeno prodotto da Albest.

    Ma su altri strumenti venduti da brand non di proprietà Albest puoi trovare parti (tante o poche... o tutto) prodotte da Albest... non necessariamente ogni singolo pezzo.

    ... un po' come la componentistica standard su un autoveicolo.
    Puoi trovare iniettori Bosch su Fiat, Audi, BMW... ma sono iniettori diversi.
    Puoi trovare vetri prodotti da Pilkington su Peugeot, Ford... Citroen, ma sono vetri con caratteristiche diverse,
    E via così.

    A Taiwan la produzione è organizzata su scala industriale, in distretti industriali: da una parte fanno i corpi, da un'altra parte fanno le campane... un'altra fabbrica fa solo chiver, un'altra fabbrica ancora fa solo custodie
    Non hanno il concetto europeo, tipo Selmer, Keilwerth, dove nello stesso stabile fanno tutto (o quasi... ovviamente Selmer non produce né le custodie, né sughero e feltro... o i tamponi).

  8. #8

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    In realtà sto provando un Keilwerth SX90r modello black nichel, quello nero con chiavi dorate. Avendo un Borgani ho notato una notevole differenza nel suono. Il keilwerth ha un suono più potente e compatto rispetto al Borgani che comunque è un Pre-jubelee (1998) subito precedente ai Jubelee prodotti successivamente. Il keiverth sembra più free bolwing forse per via del canneggio più largo. Il confronto con il Muriat era in vista dell'acquisto di un altro sassofono del quale mi piaceva sentire qualche parere-confronto.
    Sul sito di Raffaele inghilterra il Keilwerth risuta più costoso di più di mille euro rispetto al Muriat.
    indubbiamente la meccanica dell'SX90 è molto ben fatta e precisa.
    Poi per quanto riguarda la caratteristica del "suono Selmer" deve probabilemente riferisi a qualosa di specifico e sempre presente nel suono di questi strumenti.
    Di certo se ascolto Stan Getz, Dexter Gordon, Bob Berg o Joe Henderson sento suoni distanti anni luce, eppure sono tutti Selmer...e non abbiamo citato il solito immenso Brecker che con il suo suono irruente ci depista non poco.
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
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  9. #9

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    Il modello è questo https://i.postimg.cc/5N2355rM/P-20191129-133244.jpg Anche se preferisco finiture tipo vintage.
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
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  10. #10
    Secondo me, un gran bel tenore è il Trevor James Signature, sempre made in Taiwan, ma ben costruito sotto la guida attenta e settaggio finale a londra, prezzo giusto e tanta ciccia.
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  11. #11
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    Cerchiamo di stare in argomento , grazie !


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  12. #12
    Mo soccia che spaccamaroni che sei dario! Stiamo parlandi di sax tenori, non gli ho postato la ricetta delle pardelle alla lepre!!
    vedi se ti riesce di essere meno oppressivo qualche volta.......please.
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  13. #13
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  14. #14
    Non è che nutrissi la speranza che tu ti rendessi conto di quanto deleteria sia la tua rigidità mentale per questo forum, ma cosa vuoi....sono un ottimista per natura, e spero sempre in un miracolo!
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  15. #15
    Citazione Originariamente Scritto da fabbry Visualizza Messaggio
    In realtà sto provando un Keilwerth SX90r modello Black Nickel, quello nero con chiavi dorate. Avendo un Borgani ho notato una notevole differenza nel suono. Il Keilwerth ha un suono più potente e compatto rispetto al Borgani che comunque è un Pre-Jubilee (1998) subito precedente ai Jubilee prodotti successivamente. Il Keiwerth sembra più free bolwing forse per via del canneggio più largo. Il confronto con il Mauriat era in vista dell'acquisto di un altro sassofono del quale mi piaceva sentire qualche parere-confronto.
    Sul sito di Raffaele inghilterra il Keilwerth risuta più costoso di più di mille euro rispetto al Mauriat.
    indubbiamente la meccanica dell'SX90R è molto ben fatta e precisa.
    Poi per quanto riguarda la caratteristica del "suono Selmer" deve probabilemente riferisi a qualosa di specifico e sempre presente nel suono di questi strumenti.
    Di certo se ascolto Stan Getz, Dexter Gordon, Bob Berg o Joe Henderson sento suoni distanti anni luce, eppure sono tutti Selmer...e non abbiamo citato il solito immenso Brecker che con il suo suono irruente ci depista non poco.
    Lo strumento che stai provando è il JK3400-5B-0. Quindi strumento in ottone con doppia finitura (laccato oro e con deposito di nickel fuori).
    https://www.julius-keilwerth.com/en/...rs/sx90r-3400/



    Sul discorso resistenza non saprei dire...
    Ho provato un paio di tenori Borgani moderni e di sicuro non erano strumenti "difficili".
    La resistenza all'emissione dipende da un insieme di cose: canneggio, profilo del chiver e ovviamente dallo stato funzionale dello strumento.

    La meccanica del Keilwerth ha la stessa filosofia "strutturale di Borgani (e R&C): è tutto montato direttamente sul corpo e non su piastra (poi montate sul corpo).

    Suono Selmer = strumento che suona come un Selmer.

    Come suona uno strumento ha poco a che fare su come suona un singolo musicista.
    Ci sono strumenti più flessibili di altri: i Mark VI "buoni" rientrano in questa categoria.



    Se prendiamo una stessa autovettura e la guidiamo con due stili di guida differenti...
    Se tu guidi in modo conservativo... consumerai di meno.
    Se io invece cambio marcia non prima di aver raggiunto i 4000 giri/minuto... il consumo sarà maggiore e Greta Thunberg mi apparirà in sogno maledicendo me e tutti i miei cari.
    Ma le caratteristiche dell'auto rimangono quelle.

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