Forse il Paul Mauriat è più versatile (quello però l'ho solo provato il Keilwerth invece lo possiedo).
Il Keilwerth ha una forte caratterizzazione: suono compatto, compresso, "educato", forse più statico (che per me non è assolutamente un difetto ma semplicemente una caratteristica)....cambiando becco, ancia, impostazione si raggiungono anche sonorità molto "classiche" (tipo Ben webster per intenderci) ma con una forte caratterizzaione data dal sax ....ed è per questo che mi piace moltissimo.
Per come la vedo io il PM è un sax che suona molto bene e che rappresenta in generale una più che valida scelta, il Keilwerth è il sax che ha un concetto si suono di un certo tipo e lo sentirai sempre...non so, non riesco a spiegarmi come vorrei...forse potrei fare il paragone con una bici: una city bike va bene un po' per tutto e se metti pnematici fini e cambi manubrio può sembrare una bici da corsa e darti soddisfazioni......al contrario una bici da corsa per rigidezza, impostazione, telaio, sempre da corsa rimane....solo che nel caso delle bici da corsa se gli metti gli ammortizzaotri (amemsso che ci si riesca) non credo dia buoni risultati, nel caso del sax invece hai un certo suono ma con un concetto (un carattere) di fondo che rimane (tra l'altro mi pare che le moto dette Motard siano nate proprio montando pnematici da strada su moto da cross)....