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Salve, come ho gia' accennato questo e' un post di comparazione tra un tipico Sax di produzione cinese Ammoon e uno Yamaha da studio.
Premetto che parlo da principiante e per sensazioni personali.
  • La principale differenza che ho trovato tra i due, che salta subito all'occhio, e' la maccanica, in particolare i tasti dello Yamaha sono super reattivi e molto morbidi alla pressione, rispetto a quello cinese che invece aveva delle molle belle durette
Entro certi limiti, la tensione delle molle è modificabile/regolabile. La critica da fare qui era: la messa a punto è stata fatta per limitare i tempi ( = limiteri i costi).

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La seconda differenza sta nel peso, infatti l'Ammoon pesava 2.8kg contro 2.5kg dello Yamaha, 300 grammi che vi garantisco si sentono, soprattutto dopo 3-4 ore con il normale collarino.
Strumenti professionali moderni sono oltre i 3 kg. Il peso non è indicazione di qualità

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  • Terza discrepanza tra i due, il materiale, dopo aver suonato con il cinese sentivo la gola graffiare (magari sono allergico io nello scpecifico a qualche metallo) mentre con lo Yamaha, fino a ora, non ho provato nessun mal di gola.
Condizioni funzionali non perfette (... più che prevedibile) possono portare a una maggior fatica fisica per produrre suono.
Sei un neofita te ne accorgi dopo ore, se hai esperienza te ne acccorgi dopo pochi secondi.

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  • Quarta differenza il sughero e la tenuta in generale, essendo ancora un principiante, non ho un buon controllo sulla salivazione che purtroppo sputo dentro lo strumento mentro soffio, (e vi garantisco che e' tanta saliva), il sax cinese non teneva affatto la saliva, infatti dopo neanche 30 minuti perdevo saliva sia dal sughero del bocchino (con tanto di grasso applicato), sia dai fori delle chiavi della mano sinistra, ritrovandomi con tutte le dita e le chiavi inzuppate. Cosa che non accade minimamente nello Yamaha, a fine lezione la saliva si deposita interamente sul fondo del sax pronta per essere rimossa con lo swab.
Il diametro esterno del sughero su cui infili il bocchino dipendo dal diametro di innesto del bocchino. Hai un po' di margine perché bocchini diversi (di produttori diversi) hanno un "innesto" diametro (e anche sviluppo differente).
Lì semplicemente la dimensione del sughero era sbagliata.
Se esce saliva dai tasti... vuol dire:
1) stai suonando sotto sforzo, non controlli bene la respirazione e hai una salivazione incrementata per questo motivo
2) probabilmente hai tamponi che non chiudevano
3) combinazione del punto 1) e 2)

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  • Quinta e ultima differenza, il suono, il cinese era quasi completamente shiftato di un tono, ho provato ad accordarlo muovendo il becco e usando un tuner, ma niente da fare, mentre un punto a suo favore era un timbro piu' scuro che manca al mio nuovo yas-280. Altra nota a sfavore del cinese, le note basse, sembravano la tromba di un camion, invece che un sax...
Qui può dipendere sia dal sassofono in sé (... di bassa qualità) che dalle condizioni in cui si trova.


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Ho infiammato un pelo gli animi, chiedo venia.
Ad esempio, come la spiegate la questione saliva sbrodolata lungo tutto il sax? E il suono simil tromba del camion era risolvibile? Ah mi son dimenticato di dire che si erano staccati un paio di feltrini dopo neanche una settimana (quello sotto il pad della mano sinistra e quello sulla chiave del Si)...
Assemblaggio economico e materiale di consumo non adatti all'uso.

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Per non parlare del collo che pur stingendo la vite rimaneva lento e ruotava, mentre lo Yamaha neanche un quarto di giro della vite e rimane fisso inamovibile.
Assemblaggio economico.
Succede (dopo un lungo utilizzo) anche su strumenti professionali che costano 15/20 volte tanto.

Non pensare che il sassofono sia un'entità magica incorruttibile: ha bisogno di attenzione e di un po' di manutenzione periodica.
Su strumenti estremamente economici, il risparmio è anche sul tempo che l'operaio può dedicare all'assemblaggio/messa a punto dello strumento.