Non sono solito rispondere a discussioni, ma essendo possessore di un borgani jubilee (non siamo in tanti credo!) credo possa essere apprezzato il mio parere.
Possiedo da molti anni un tenore jubilee vintage, nonché diversi altri tenori (selmer/yana/Grassi/ecc.).
a prescindere dal fatto che la scelta di un sax è guidata da parametri soggettivi, sostengo in pieno la tesi di Tommy. Sono invece in completo disaccordo con quanto scritto da Gil.
definire il borgani uno strumento freddo, paragonabile ai diversi taiwanesi, è a mio parere un’eresia (oh ragazzi, intendiamoci...è un mio parere, nessuno si offenda ehh!!). A contrario, ritengo che sia uno dei pochissimi sax che segue una propria logica costruttiva, dal quale deriva un carattere unico. Generalmente i sax moderni si ispirano a selmer (i più) o a conn, in linea di massima questi sono i due filoni principali. Borgani ha il proprio carattere unico. Anche esteticamente è diverso, non capisco come possa essere paragonato ai sax citati.
in quanto al suono...beh, la da via a qualsiasi altro mio sax. Armonici stupendi, un suono pieno e grasso sul registro basso, “canterino” su quello alto. Tra L”altro è intonatissimo.
adesso...io ho sempre creduto che fossero prodotti interamente nel laboratorio a macerata, peró, pur rispettando il parere di Gil, trovo che sia un sax dal carattere unico.
la meccanica, per quanto robusta e ben studiata, non è paragonabile a selmer o Yana, strumenti più immediati nell’emissione e nella meccanica.
forse non è un sax dotato di grande versatilità (parere personale).
alla fine è assieme al selmer il sax che non sono mai riuscito a vendere..ci sarà un perchè!
poi ognuno la vede a modo suo!
non è un sax che consiglierei ad un principiante, ci va un po’ di “schiena”.
consiglio per Tommy. Lo suonavo con un stm 7*, poi ho scoperto che con bocchini a camera larga rende meglio!