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Discussione: Pulire il sax a intervalli aperiodici, solitamente molto saltuari

  1. #1

    Pulire il sax a intervalli aperiodici, solitamente molto saltuari

    Mi sono letto qualche discussione sulla pulizia del sax e chiaramente hanno sempre risposto i sassofonisti che puliscono il sax dopo aver suonato.

    Però ci sono tanti che sono degli scansafatiche e giusto lo asciugano un po’.

    Ci sono poi quelli che dopo suonato e asciugato e pulito ripongono il sax nella custodia, e quelli (che in genere tacciono) che lo lasciano sempre in giro per la casa e usano la custodia solo per andare a suonare fuori.

    Ecco, io faccio parte della seconda categoria. Il sax lo pulisco quando capita, in genere ogni tot mesi e si passa le giornate sul trespolo, sopra un tavolo, il letto, il divano …
    Però il mio sax è laccato dorato.

    La domanda arrivati a questo punto è: e se un giorno arrivasse a fargli compagnia un sax argentato, questo diventerebbe nerastro nel giro di due mesi?

    Chi ha sax argentati li tiene sempre puliti o se ne frecca? Nel secondo caso, che sarebbe ipoteticamente il mio: quando decide di ripulirlo dall’ossido, lo inzuppa nell'ammoniaca?

    Rispondete in tanti pliz, anche gli scansafatiche magari

  2. #2
    La resistenza all'ossidazione dipende da vari fattori, compresa anche l'acidità del sudore e della salivazione.

    La risposta è imprevedibile perchè l'argentatura può essere di tipo differente.

    Alcune argentature sono più resistenti e altre meno resistenti.
    Alcuni produttori applicano una lacca trasparente sugli strumenti argentati (o proprio in argento massiccio) quindi di fatto hai uno strumento laccato.


    Diciamo che asciugarlo ogni volta che finisci di suonare (visto che è un'operazione che porta via 2 o 3 minuti) rimane comunque la migliore opzione.
    Per l'argento ci sono creme e panni dedicati.

    (Possiedo e suono con uno strumento argentato)

  3. #3
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    L’argentato tende ad ossidare , e se non ti pace nerastro lo passi con lo straccio esternamente !
    Io non sono un maniaco della pulizia , con il mio bari dopo aver suonato asciugo il collo e passo uno scovolone per asciugarlo sommariamente nella ritorta , a casa (se non sono in trasferte di lavoro lunghe) lo tengo in piedi sul suo supporto coperto un “lenzuolo”di cotone.
    Silver is better e se non risplende : che better é ?


    Schiaccio e baratto ergo sum
    Metronomico della "Ostello Quarna Nightmare Band"
    Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
    Sax_Gallery

  4. #4
    Attenzione con l'argento satinato è un'altra storia

    @Tzadik che sax argentato hai? (adoro gli argentati)

  5. #5
    Io scommetto che voi li pulite i vostri strumenti

  6. #6
    Io mi faccio il bidet almeno tre volte al giorno.

  7. #7
    Citazione Originariamente Scritto da tzadik Visualizza Messaggio
    Io mi faccio il bidet almeno tre volte al giorno.
    Che posto inusuale dove tenere il sax

  8. #8
    No no...
    Sono strumenti che tengo separati, ma entrambi l'igiene è importante, almeno per me.

    Gli altri... che si arrangino con le proprie mogli/fidanzate.

  9. #9
    io ho da un paio d'anni un argentato satinato (ripamonti v jazz custom vi)
    sono uno scansafatiche: lo tengo sempre sul trespolo perchè lo suono quasi tutti i giorni
    lo pulisco quel tanto che serve a tirare via le goccioline di condensa più evidenti (soprattutto quelle sulle campana) e gli do una passata veloce col panno
    ogni tot mesi (2-3) lo pulisco più accuratamente, con prodotti specifici per argento. li di nero ne viene via parecchio
    tuttavia esteticamente non si nota troppo essendo satinato
    Tenore: L.A. Ripamonti V- Jazz Custom-VI - Dukoff D8* / Aizen TSLS 9 / Drake SOS 8L
    Alto: Selmer SA 80 II - Meyer 7
    Soprano: L.A. Ripamonti V-Jazz - R&C Maurino 10
    Akai EWI USB

  10. #10
    Grande Dolly che ti esponi!!!

    Ogni 2/3 mesi potrei anche riuscire a farmi venire la voglia di pulirlo ... non è troppo poco tempo.

    L'importante è che nel frattempo non diventi una cosa così (che magari a qualcuno piace) =)

    https://d29jd5m3t61t9.cloudfront.net...eBgh2WplSb.jpg



    Tza!

    (Però io del secondo caso non discuto, anche se stavolta concordo con te ... però è una questione anche lì personale ... Napoleone nelle sue lettere dalle battaglie chiedeva a Giuseppina di Beaurnhais di scordarsi l'igiene la settimana del suo ritorno ...

  11. #11
    Ecco, vorrei proprio sapere questo. Ma chi suona il sax per professione diverse ore al giorno tutti i giorni che fa?
    Si ferma per l'intervallo del pranzo o per andare a comprarsi un paio di scarpe e smonta, asciuga e pulisce tutto?
    Ogni sera smonta, asciuga, pulisce e ripone in valigia?
    Non ci credo nemmeno se lo vedo.
    Col sax sto iniziando e già mi sono rotto di montare e smontare. Ho ordinato un trespolo; lo metterò lì e smonteró solo chiver e bocchino. Lo puliró ogni tanto.
    Del resto suono anche clarinetto e basso. I tre bassi stanno in rastrelliera, mica in valigia e il clarinetto è sempre montato tranne il bocchino sul suo sostegno e finito di suonare solamente gli do una passata col pulitore. Poi lo smonto ogni tanto per ingrassare i sugheri.
    Del resto preferisco spendere il mio tempo suonando piuttosto che spazzolando con le ciglia gli strumenti. Conosco "bassisti" (si fa per dire...) che hanno una dozzina di bassi ma il loro tempo lo passano a fare setup, cambiare questo e quello, provare corde. Suonare... poco e male.

  12. #12
    Se suoni con una certa costanza (ogni giorno), dopo aver suonato lo asciughi con lo straccio e sei a posto. In tal caso, lasciarlo all'aria fa solo che bene perché così va via l'umidità rimasta. Ma se sei un clarinettista queste cose le sai bene.

    Lo si mette in custodia se non lo si suona ogni giorno.

    La mia domanda di inizio thread era specifica per uno strumento argentato che se lasciato sempre all'aria tende ad ossidarsi ... ma dopo il primo mese di possesso nel quale mi facevo un po' di pensieri, se ne sta bello sul trespolo a fianco degli altri sax.

    Come dici tu, il tempo che posso dedicare alla musica lo uso per suonare
    Tenore: Grassi Professional 2000, Borgani Jubilee - OL STM - Ance varie
    Soprano: cinese senza nome - Bari Hr - Rico SJ 3

  13. #13
    Riporto la mia esperienza in merito alla manutenzione degli strumenti argentati.

    Qualche tempo fà, dovendo ritamponare il mio tenore argentato, mi sono informato sulla reale manutenzione degli oggetti silver plated in generale (oggetti, cioè, non in argento su cui è stato applicato un sottile strato di argento esterno mediante un bagno galvanico). Per fare questo ho contattato restauratori di oggetti antichi silver plated (argenteria d'epoca in generale).

    Il risultato è stato il seguente: l'ossido di argento "nero" che si forma con il tempo riguarda solo la parte più superficiale dello strato di argento applicato sull'oggetto. Gli strati sottostanti, in questo modo, non risentono dall'ossidazione. Strofinando questi oggetti con paste o creme si asporta la parte ossidata, tanto è vero che il "nero" viene via e rimane lo strato sottostante lucido non ossidato.
    Questa pratica ha due effetti, uno positivo ed uno negativo: quello positivo è che l'oggetto dopo esser stato pulito torna splendente, quello negativo è che con questa operazione si asportano porzioni dell'argentatura, con il rischio (nel corso degli anni e degli interventi di pulizia) di portare a nudo il materiale (in questo caso ottone) sottostante lo strato di argento.

  14. #14
    E' esattamente così: la patina che si forma è un solfuro di argento che è dovuta allo zolfo presente nell'aria. Questa forma uno strato protettivo nei riguardi del metallo sottostante.

    Ci può essere un "problema" però di troppo annerimento se una persona vive in un ambiente molto inquinato: una grossa presenza di zolfo nell'aria, dovuta a tanto traffico automobilistico, o a fabbriche, lo fa annerire abbastanza. Se invece si ha la fortuna di vivere in una zona meno esposta allora l'annerimento è poca cosa e lo strumento diventa solo un po' più scuro.

    Nel primo caso è utile (l'ha provato su mio suggerimento un amico che abita in centro città, sopra un incrocio trafficato) tenere in custodia e nella stanza dove si ha lo strumento, un po' di calcare (calcio carbonato) che "sequestra" lo zolfo dell'aria, così che l'annerimento è rallentato. Nel mio caso, avendo la fortuna di abitare lontano da fonti pesanti di inquinamento, risento meno del problema.
    Tenore: Grassi Professional 2000, Borgani Jubilee - OL STM - Ance varie
    Soprano: cinese senza nome - Bari Hr - Rico SJ 3

  15. #15
    Io in passatp il mio tenore r1 jazz lo lasciavo sul trespolo e si anneriva in pochi mesi , ora le cose sono molto migliorate da quando , una volta asciugato lo tengo chiuso in custodia ma sopratutto quando sono a suonare tengo vicino a me un panno per argento e durante le prove nei momenti in cui non suono , sugli assoli degli altri passo il panno e così è sempre perfetto ..
    Tenore Selmer Mark VI 168000 - ottolink florida 8
    Tenore Selmer Mark VI 170000- ottolink 7
    Alto Selmer serie I - selmer D
    Saxello R1jazz - Vandoren v16
    Altello R&C num. 5 - Aizen 6
    Soprano diritto Yanaghisawa 992 in bronzo - Vandoren v16

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