semplificazione brutale :) ma ci sta - in realtà suonavano anche prima in molte tonalità diverse, anche in tutte (il clavicembalo ben temperato di Bach è pensato per un temperamento ineguale, il temperamento equabile si è affermato lentamente e relativamente tardi, nel primo ottocento in realtà e a molti non piaceva per due diverse ragioni: 1- le tonalità erano tutte uguali, perdendo loro caratteristiche individuali 2- gli accordi erano considerati tutti egualmente "stonati" mentre nei temperamenti ineguali almeno alcuni erano "perfettamente intonati") - ho una bellissima registrazione di un pezzo per tastiera di Gesualdo Da Venosa con temperamento mesotonico (che non è naturale per nulla) e che "modula" assai... ti assicuro che è un'esperienza (non è corretto parlare di modulazioni per questa musica, ma serve ad intenderci - diciamo che è bella cromatica e tende a spostarsi molto dal centro tonale)
Poi ci sono i lavori di Vicentino con la divisione dell'ottava in non ricordo nemmeno quante parti.
https://www.youtube.com/watch?v=bhGwjgZ8zIY
questa è un'esperienza piuttosto estrema...
c'è anche un pezzo più o meno della stessa epoca di un compositore inglese di cui purtroppo non ricordo il nome, che tocca tutte le tonalità con un temperamento ineguale e con i bemolli intonati diversamente dai diesis (musica che richiede tastiere con tasti aggiuntivi), anche lui piuttosto interessante. e ci sono tanti esempi moderni più o meno interessanti.

"La serie armonica non ha a che fare con la distribuzione delle armoniche sulle singole note (che ovviamente è variabile da strumento a strumento... e parzialmente tra suonatore e suonatore)."

mah, non sto parlando di distribuzione delle armoniche, non credo, possibile che sbagli terminologia (non sono nè un fisico, nè un ingegnere purtroppo), ma di spettri che corrispondono poco alla distribuzione teorica, che differiscono pochissimo da strumento a strumento (testato) e altrettanto poco da strumentista a strumentista (testato anche questo - sono cose su cui lavoro da circa 30 anni) - giusto per dire che se si immagina di prevedere che armonici usciranno da una diteggiatura seguendo quello schema è probabile che si resti sorpresi andando sopra il si grave. e che le fondazioni ex post di prassi musicali su argomenti acustici sono piuttosto discutibili (se fossero credibili, noi non potremmo usare il sistema che usiamo, perchè troppo deviante rispetto alla "natura"), ma su questo argomento ci si accapiglia da secoli: c'è sempre qualcuno che cerca giustificazioni "assolute/naturali" in quello che fa e chi ritiene che la prassi musicale sia solo il risultato di una storia e di una visione estetica (io sono fra questi, ma non pretendo di avere ragione)