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Discussione: Bocchini Vandoren AL3 e Selmer S80 C*: problematiche e consigli acquisto.

  1. #1

    Bocchini Vandoren AL3 e Selmer S80 C*: problematiche e consigli acquisto.

    Ciao a tutti,
    sono nuova nel forum, spero questo sia il luogo giusto per chiedere un consiglio...
    Ho alcune perplessità sull'acquisto di un nuovo bocchino. Causa incidente tempo fa quello con cui suonavo si è spaccato: vandoren optimum AL3. Mi ci trovavo abbastanza bene, soprattutto per l'utilizzo che ne facevo (studio in cons.), sebbene fossi comunque sul punto di passare ad altro. Il suono era molto buono anche se un po' ovattato. Quindi per questo incidente ho dovuto montare un selmer S80 C* che mi era stato regalato tempo prima e con il quale adesso non mi trovo assolutamente bene!
    La prima cosa che ho notato è una contraddizione: sul C*, a parità di ance montate, ho un'emissione molto più facile rispetto all'AL3, eppure il C* ha una camera più ampia. Per quale motivo? L'S80 C* è 1.55mm mentre l'AL3 è 1.52mm (controllato sui rispettivi packaging, anche se la tabella ufficiale selmer segna un 1.70mm, è un errore?). Anche se sul C* monto ance di mezza misura più pesanti l'emissione del suono la percepisco più facile rispetto all'AL3.
    La seconda cosa che ho notato è stata che nel C* i suoni alti sono molto più nasali, tutto è più stridulo...l'AL3 mi dava invece un suono morbido e caldo, molto piacevole. Questo può essere dovuto alla differenza tra le due camere, quadrata C* e rotonda AL3?
    La terza cosa è al livello di muscolatura: con il C* il mio labbro cede molto più facilmente in breve tempo rispetto a quando suonavo con l'AL3.
    In sintesi sento come se non riuscissi ad avere più il controllo del suono, e dopo 2 mesi di prova con il C* ho ancora molte perplessità, ad eccezione di una sorta di equilibrio che sono riuscita a trovare riguardo l'imboccatura.
    Per lo studio vorrei acquistare nuovamente l'AL3, andando sul sicuro, ma al tempo stesso, visto anche l'esigenza precedente di provare bocchini più aperti, perché comunque sia con il vandoren iniziavo a sentirmi un po' "ristretta", vorrei passare ad altro, al di là dello studio (magari non soffermandomi su questa esperienza negativa del C*). Vi chiedo consiglio perché non vorrei acquistare un bocchino sbagliato, e magari comprarne uno che all'inizio sembra buono e poi alla fine non si rivela tale (ad esempio ciò che è stato con il C*).
    Cosa ne pensate?

  2. #2
    che il C* ha qualche problema "meccanico / geometrico"... da come descrivi sembrano diavolo e acquasante... non sei un pricipiante...
    confronta con un C* di cui ti fidi (è diffuso e sicuramente qualche compagni di corso lo ha), se ti trovi ancora in dubbio parlane con l'insegnate e valutate meglio il da farsi: ossia andare in un negozio ben fornito, ti chiudi dentro per una giornata e provi bene tutto il provabile (secondo il tuo budget) riprovando anche un AL3 e un C*..

    tip: appena usciti di fabbrica, è molto più affidabile un vandoren che un selmer contemporaneo, a livello di qualità di costruzione e geometrie...
    tip2: avevi un AL3 quindi serie optimum, a mio avviso un pochino più "studiata" per la classica, confronto alla serie V5 della vandoren che sono più degli "all around". tienine conto
    tip3: prova un selmer C** / D

  3. #3
    1) Il Selmer S80 C* ha apertura pari a 1,70 mm (da tabella ufficiale sul sito Selmer), mentre l'AL3 è più chiuso e corrisponde più o mano a un B*.
    Non c'è correlazione tra la facilità di emissione e l'apertura del bocchino.

    2) Il suono è differente perchè il design dei bocchino è differente: tradizionalmente il Selmer S80 (indipendemente dall'apertura) è più nasale.

    3) la minor "tenuta" può esser dovuta a molti fattori, abitudine ad ascoltare un certo tipo di suono.


    Ci sono vari alternative però...
    - Selmer Concept, se vuoi un bocchino stile AL3 ma più "stimbrato". Selmer Concept e Vandoren AL3 hanno la stessa apertura... forse il Concept è un po' più chiuso.
    - Vandoren V5... serie Vandoren per suoni classici più "soloistici": sono bocchini strutturalmente diversi dagli Optimum... più semplici.
    - Tra gli Optimum esiste anche l'AL5 che ha un'apertura pari a quella di un C*... ma tutto il resto è un Vandoren Optimum.
    - cambiare ance: moltissimi sassofonisti classici hanno virato dalle varie Vandoren Traditional/V12/V21 alle D'Addario Reserve per avere un suono più neutro e fare meno fatica: puoi usare ance un po' più morbide e comunque avere una resa più stabile e un'ancia che dura di più.


    Se studi in conservatorio, ti conviene far riferimento a quello che ti suggerisce il docente: comprare bocchini e ance non in linea i dettami del docente potrebbe essere controproducente.

    Un consiglio che è sempre valido è quello di far controllare periodicamente lo strumento. Quando passi da una tipologia di bocchino (camera tonda) a un'altra (camera quadrata) non è escluso che qualcosa vada cambiato a livello di setup (messa a punto dello strumento) per venire incontro all'intonazione e all'emissione.

  4. #4
    Ciao grazie per i tips!!
    Già ne avevo parlato con l'insegnante e lui, mio malgrado, mi ha consigliato di restare con il C*. In pratica quasi tutti in cons lo utilizzano ed io ero tra le poche pecore nere... non voglio assolutamente demonizzare il C*, so che per altri va benissimo, ma la mia esperienza è questa... avrei mille volte preferito trovarmici bene! Per questo cercavo consigli differenti e al tempo stesso competenti altrove, per orientarmi su quali bocchini provare.
    Grazie ancora!

  5. #5
    Ciao! Ero convinta ci fosse una correlazione tra l'emissione del suono e l'apertura del bocchino, ovviamente a parità di ance montate. La tabella ufficiale selmer segna un 1.70mm ma sulla scatola del bocchino C* c'è scritto Opening= 1.55mm, su questa cosa approfondirò!
    Si sicuramente sono abituata ad ascoltarmi con un certo tipo suono, adesso lo percepisco completamente differente sebbene da fuori la differenza sia impercettibile (lo so perché ho riascoltato alcune registrazioni con l'AL3 e poi mi sono registrata con il C*). Suonare l'AL3 mi dava le stesse sensazioni delle fusa di un gatto, mi faceva vibrare tutta la calotta cranica! Adesso invece quando suono il registro alto con il C* mi cadono le braccia, non sento le stesse vibrazioni, a tratti mi infastidisce l'udito. Ma può essere che lo senta così strano? Cioè ci sono persone che ci suonano tranquillamente e fino ad ora nessuno me ne ha mai parlato male, si trovano bene... sarò io? Mah...
    Grazie per le alternative proposte! Le d'addario non le ho mai provate, per curiosità lo farò!

  6. #6
    Può essere che la Selmer ha cambiato la scala delle aperture per permettere alle persone di non fare confusione quando arrivano al "confronto" tra Vandoren Optimum e Selmer S80/S90.
    Tieni presente che il sassofonista classico medio non ha familiarità con i numeri (lunghezza lineare) associati alle sigle che i due produttori francesi usano per definire le aperture.



    Prima:
    AL3 = B*
    AL4 = C
    AL5 = C*

    Ora:
    C* = AL3
    C** = AL4
    D = AL5

    Con il passare degli anni, per questioni di "estetica musicale", sul contralto le aperture dei bocchini standard "da concerto" si sono ridotte.


    I nuovi Selmer S80 sono molto più facili dei vecchi S80, che probabilmente ancora circolano nei conservatori italiani. Può anche essere che le ance che usi sull'AL3 non siano adatte al facing del Selmer S80 C*.

    Però il discorso apertura può essere "critico": nel senso che non è inusuale che tra un bocchino "iper" chiuso e uno "super" chiuso, quello "super" chiuso risulti MOLTO più semplice da gestire e più spontaneo come emissione... se parliamo dello stesso modello (S80 C*, S80 D e S80 E.... o alternativamente Vandoren AL3, AL4 e AL5).

    Verifica anche il salvabocchino.
    Evita salvabocchini da 0,80 mm e prediligi quelli da 0,40 mm (evitando i vari BG, Vandoren e D'Addario... perchè non durano un cazzo).
    Un salvabocchino più sottile ti permette di avere un'imboccatura più stabile: hai un feedback migliore e già solo inconsciamente ti ritrovi a suonare con meno tensione (per la muscolatura facciale).
    Ci guadagni a livello di controllo, ci guadagni in termini di suono.


    Tieni presente poi che se davvero non riesci a mettere in evidenza (registrando il suono) le differenze tra due bocchini molto differenti anche se chiusissimi (Selmer S80 e Vandoren Optimum) potrebbe esserci qualcos'altro che non funziona. Da "ance sbagliate" a qualcos'altro di più specifico...

  7. #7
    Ecco svelato l'arcano delle aperture! Per questo il confronto non mi tornava... L'immagine del packaging che hai pubblicato è proprio uguale a quello che ho io. Ottimo.
    Si ci avevo pensato al salvabocchino perché il primo che avevo utilizzato era proprio uno 0.40 BG, poi l'ho cambiato con uno 0.80 vandoren (che utilizzavo anche sull'AL3) ed effettivamente appena messo a livello di imboccatura mi sono trovata leggermente peggio con quest'ultimo...adesso con il tempo sembro essermi abituata, anzi devo dire che sta reggendo molto di più rispetto all'utilizzo che ne facevo sull'AL3 (dove mi durava due mesetti circa), forse mordo di meno.
    La differenza tra i bocchini la percepisco in maniera esagerata internamente, quando invece mi ascolto dall'esterno, con le registrazioni appunto, le differenze diventano impercettibili: nel senso che io avendo l'orecchio abituato al mio suono le percepisco lo stesso, anche se esternamente risultano minime e non esagerate. Ho anche fatto ascoltare ad altri e mi dicono che il suono è praticamente identico se non per un gusto un po' più rotondo con l'utilizzo del vandoren (ovviamente non dico mai il bocchino che ho utilizzato nella registrazione per non influenzare!).
    Che ne so magari alla fine mi è capitato un S80 C* semplicemente difettoso.
    Comunque volevo dire che è un piacere parlare di queste cose perché mi capita davvero di rado... anche in conservatorio pare che questi discorsi interessino poco. Io invece ne parlerei tutto il giorno!
    Buona serata

  8. #8
    Probabilmente... l'S80, visto che hanno cambiato la scala, continua a funzionare meglio sempre se ha un'apertura tra 1,70 mm e 1,75 mm.
    Solo che mentre questa apertura una volta corrispondeva al "famigerato" C*, ora per avere un S80 con quell'apertura devi comprarlo D o E... e questo crea confusione a chi aveva è nato e cresciuto con il mito del S80 C*.

    Probabilmente un S80 C* moderno è effettivamente un po' troppo chiuso per mettere in evidenza differenze sul suono.
    Del resto... il sassofono è uno strumento "ad ancia", non uno strumento "a bocchino".

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