Citazione Originariamente Scritto da JazzJackRabbit
Un buon metodo per montare su un brano, a livello interpretativo, è farsi ascoltare anche dai "profani", o meglio da chiunque abbia la pazienza di ascoltarci mentre suoniamo, anche se stiamo studiando e non necessariamente in un concerto; non dobbiamo sottovalutare le potenzialitÃ* del pubblico che non sia musicista, molte volte sono proprio loro i giudici più severi e riescono delle volte a dare dei consigli abbastanza utili.

Tornando al repertorio, vi assicuro che la Suite di P. Bonneau (un pezzo che io adoro) è molto gettonato e piace molto. Non dobbiamo pensare ad un repertorio basato solamente su ciò che ci piace o su ciò che è difficile; ci sono moltissimi brani per saxofono e pianoforte, che ora non vi sto ad elencare, molto più difficili e per così dire "belli" della Suite di Bonneau, eppure non vengono capiti e quindi apprezzati dal pubblico.
A mio parere la Suite di P. Bonneau "é" un pezzo da concerto per il semplice fatto che "piace" al pubblico se ascoltata in un concerto.
Bella la firma!

Tornando a bonneau, l'autore è in ogni caso un minore e sul fatto che piaccia o no al pubblico non posso dire nulla poichè non viene praticamente mai eseguito (pochissimo la versione pianistica, mai quella con orchestra).
Posso solo dire che a me non sembra un pezzo molto interessante e che l'autore è considerato (a torto o a ragione, per me a ragione) un minore nel panorama della musica del novecento e che sicuramente ci sono brani maggiormente "rappresentativi" del repertorio "classico" che andrebbero studiati prima di arrivare a Bonneau; parlo di Hindemith, Jolivet, Milhaud, Françaix e molti altri che hanno più o meno le stesse difficoltÃ* tecniche.
Che poi il brano possa piacerti non si discute ovviamente ma imporlo come pezzo d'obbligo nei conservatori non mi sembra una buona scelta...