Grazie Danyart. Marcus non preoccuparti se sbagli note, la cosa importante è allenare il nostro orecchio. D'altronde anche all'inizio probabilmente sbagliavi le note delle scale, giusto? Personalmente credo che spesso il nostro esercizio si sviluppi molto sull'aspetto meccanico dello strumento. È ovvio che per riuscire a suonare bene si debba avere una buona tecnica, ma non bisogna trascurare l'orecchio ed il linguaggio del jazz, entrambi aspetti che possiamo imparare dai dischi. Alla fine il jazz sta più nei dischi che sui libri! Un musicista tecnicamente meno brillante di un altro, ma con un bagaglio di tradizione jazzistica ed un buon orecchio può suonare in modo più interessante di un fenomeno tecnico, ma di scarsa musicalità. Gli standards andrebbero imparati ad orecchio dai dischi ed eventualmente controllati dopo sul real book (alcuni sono anche sbagliati AHAH!) e non il contrario. Inoltre credo che il bravo improvvisatore sia colui che immagina frasi nella sua testa e che riesce a tradurre immediatamente sullo strumento. Personalmente traggo enormi benefici dal tirare giù i soli dai dischi, cerco di farlo quasi tutti i giorni. La prossima settimana il pezzo mancante del solo. Comunque che grande che era Art Farmer!!! Una classe infinita ed un suono molto personale. È da un periodo che impazzisco per i trombettisti...