Ciao, provo ad interpretare io quello che ha scritto tzadik, che mi correggerà se lo riterrà opportuno: nel dire che il Mark VI è uno strumento difficile con tutta probabilità si riferiva a problemi di intonazione che spesso possono presentarsi (dipende dal singolo pezzo e dal periodo di produzione), all'utilità di adottare un bocchino a camera larga (difficilmente utilizzabile da un neofita) e, infine, alla meccanica meno confortevole ed ergonomica: il riferimento è alle chiavi palmari, replicate anche dai cloni Yanagisawa S800 e S6 (basta cercare una foto di questi strumenti e confrontarli con un soprano di costruzione moderna per prendere atto di una diversa conformazione e collocazione delle palmari).
Pertanto la difficoltà di cui parlava tzadik si riferiva esclusivamente al soprano (del resto la sezione è quella dedicata al soprano), dal momento che i problemi negli altri tagli sono mediamente minori e che le palmari di alto e tenore non hanno il disegno di quelle del soprano.
Spero di esserti stato utile.