Il raggiungimento dell'assoluta indipendenza di tutte le dita è fondamentale nella tecnica pianistica. Pertanto a chi voglia rendere indipendenti il mignolo e l'anulare (se dispone di un pianoforte o di una tastiera pesata) consiglierei di studiare i primi quattro esercizi del primo volume della "Tecnica Pianistica" di Alessandro Longo.
Chi non ha un pianoforte può comunque fare degli esercizi simili su un tavolo.
Preparazione:
sedetevi su una sedia davanti ad un tavolo in modo tale che i gomiti si trovino all'incirca all'altezza del piano;
appoggiate i polpastrelli di tutte le dita al piano del tavolo, tenendo il palmo della mano sollevato e leggermente inarcato.
Esercizi da eseguire prima con la mano sinistra e poi la destra (viceversa per i mancini):
tenendo i polpastrelli di tutte le altre dita rigorosamente appoggiati al piano del tavolo, senza mai alzarli ne muoverli:
1) alzate ed abbassate il mignolo
2) alzate ed abbassate l'anulare
3) alzate ed abbassate il medio
4) alzate ed abbassate l'indice
5) alzate ed abbassate il pollice
6) alzate ed abbassate contemporaneamente il mignolo e l'anulare
7) alzate ed abbassate contemporaneamente il mignolo ed il medio
8) alzate ed abbassate contemporaneamente il mignolo e l'indice
9) alzate ed abbassate contemporaneamente il mignolo ed il pollice
10) alzate ed abbassate contemporaneamente l'anulare ed il medio
11) alzate ed abbassate contemporaneamente l'anulare e l'indice
12) alzate ed abbassate contemporaneamente l'anulare e il pollice
13) alzate ed abbassate contemporaneamente il medio e l'indice
14) alzate ed abbassate contemporaneamente il medio ed il pollice
15) alzate ed abbassate contemporaneamente l'indice ed il pollice
Ogni esercizio deve essere ripetuto per quindici volte dapprima molto lentamente e poi aumentando la velocitÃ*.
Sono esercizi pallosissimi e all'inizio faticosi. Vi assicuro però che se avrete costanza, con dieci minuti al giorno di questa ginnastica, in un anno le vostre dita acquisteranno un'ottima indipendenza.
E' chiaro che questi esercizi devono essere aggiunti a quelli classici della tecnica del sassofono e non possono assolutamente sostituirli