Quoto Frank!

Bergonzi, Liebman, Brecker e Lovano si sono tutti formati studiando con Joe Allard che era un grandissimo sassfonista e clarinettista classico americano (si dice che al clarinetto basso fosse il preferito di Toscanini negli Usa). Joe Allard ha elaborato per primo in maniera sistematica la nuova didattica relativa all'impostazioni di base del sassofono (che poi è diventata la base della didattica Berklee).
Il sassofono non è il clarinetto!
Anche in Italia ci sono grandi clarinettisti, formatisi con studi classici (i primi che mi vengono in mente sono Trovesi, Negri e Bearzatti), che quando suonano il sassofono non arrotolano il labbro sui denti.
Anni fa ad un seminario, Bearzatti mi ha rotto le p__le ogni santo giorno per due settimane perche tendevo ad arrotolare il labbro intorno ai denti inferiori.
Non è vero che i denti sotto il labbro aiutano l'intonazione. L'intonazione si controlla con le corde vocali e non con la pressione dei denti. La pressione del labbro deve tendenzialmente rimanere costante su tutte le note e non essere variata per aggiustare l'intonazione. L'unico effetto della pressione dei denti sotto il labbro è quella di bloccare le vibrazioni dell'ancia, soffocando il suono.
Se si arrotola il labbro sopra i denti, la proiezione va a farsi benedire ..... anche con un Dukoff D9 o con un Guardala Super King Hand Made

Citazione Originariamente Scritto da FrankRanieri
...... credo che la musica (qualunque genere) col sax può essere suonata come ho descritto, senza perdita di controllo ed intonazione.
Poi se lo pensa anche Jerry Bergonzi, che non mi sembra proprio l'ultimo dei sassofonisti nè l'ultimo degli insegnanti! :half: