In tempo reale... non riesci a capire molto. Perché senti una somma del suono dalle casse/monitor e del tuo suono acustico.
La cosa migliore è registare un sample (sufficientemente lungo e possibilmente con un frammento ripetitivo: un pattern, una frase).
Poi puoi smanettare con l'equalizzatore, mandandolo in riproduzione il sample attraverso il mixer digitale.
In realtà, potresti anche lavorare direttamente sul DAW (con un plug-in equalizzatore) MA equalizzatori diversi (plugin su un DAW o equalizzatori "fisici"... non importano) funzionano in maniera differente e suonano sempre un po' differenti:
- se tu prendi lo stesso sample... e due o più plugin eq diversi (... tanto per ipotizzare di rimanere sempre sul DAW) per esempio tagli -3 dB sui 900 Hz con Q = 0,8 su tutti i plugin e sentirai che ci sono differenze, più o meno marcate.
Non dal giorno alla notte... ma comunque differenze che si sentono.
Il mixer digitale comunque ti aiuta parecchio perchè "in teoria" l'equalizzatore (sui singoli canali) è totalmente parametrico (guadagno, frequenze e campanatura).
Dipende da mixer a mixer... se è un digitale vero e proprio hai molta flessibilità in questi termini.
La posizione o meglio l'orientamento della capsula rispetto alla campana (... orientamente perchè parliamo di un microfono clip agganciato alla campana) è variabile a seconda del suono che vuoi ottenere.
Per un suono più naturale, la capsula non deve essere orientata in asse con la campana, ma deve puntare verso le chiavi della mano sinistra: come e quanto devi percepirlo tu.
Per avere più "potenza", invece la capsula va orientata in asse (o quasi), però l'onda captata è "alla massima potenza" e qui comincia a servirti anche parecchia compressione (specialmente quando ti muovi nel registro basso dello strumento).
Verifica le batterie. Ovviamente non usare batterie ricaricabili (perchè quel 20% in meno di tensione, da 1,5V a 1,2V, l'elettronica del microfono la sente in negativo).
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