Un mio amico che suona con me in banda mi aveva detto che suo nonno ai tempi degli anni '40 suonava anch'egli e aveva ancora il sassofono contralto ma non si ricordava che fosse, e ne parlava così così (una volta aveva provato a suonarlo ma non gli sembrava un gran chè)
poi una sera mi dice " se vuoi vederlo vieni pure a casa mia"... e io "Sono giÃ* lì"
Morale della favola: apre la custodia e vedo un raggiante contralto marchiato Rampone e Cazzani, Quarna (e via dicendo).., argentato, anni '40 ... credevano che fosse una mezza ciofeca perchè la sorella di questo mio amico aveva incominciato la scuola della banda e l'avevano fatto ritamponare, ma poi il maestro aveva consigliato per iniziare di usare un contralto Grassi Leader....
morale della favola: è un idilio (per quello che posso giudicare io) ottima proiezione del suono, intonata e chiara.
Al che gli ho detto che potrebbe valere un bel po'.
Adesso, estraniando dal valore emotivo (per il quale non lo rivenderanno mai, e sono d'accordo con loro), quale potrebbe essere una vlutazione economica su per giù della questione?