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Discussione: La trasposizione vista da un pianista-neofita-saxofonista

  1. #16
    Citazione Originariamente Scritto da SaxAppeal Visualizza Messaggio
    Riesumo questa discussione per me di grande interesse. Sono un chitarrista, quindi abituato a pensare in DO, e sto per iniziare lo studio del Sax Tenore. La questione della trasposizione mi spaventa non poco, tanto che mi sto ponendo il problema se vale la pena di iniziare direttamente NON trasponendo le note ma chiamandole col loro vero nome. Che ne pensate? qualcuno di voi ha già percorso questa strada?
    E' una via percorribile. In molte istituzioni pubbliche del sud Italia (credo siano oggi gli unici casi al mondo) si utilizza ancora oggi questo approccio, che deriva dal modo in cui si insegnava il clarinetto in Italia ad inizio '900.
    Quindi davanti ad uno spartito scritto per sax tenore non leggerai in chiave di violino, ma in chiave di tenore. Quando invece ti troverai davanti uno spartito scritto, ad esempio, per chitarra, e vorrai suonarlo sul sax tenore, leggerai in chiave di violino.

    Però un secondo problema (insieme a quello possibile già esposto da almartino) è che se ti metti a studiare delle parti scritte per sax tenore (quindi già trasposte) dove sopra al pentagramma hai anche delle sigle con accordi (brani jazz, per esempio) oltre a leggere la chiave di violino come fosse una chiave di tenore dovrai anche trasporre tutti gli accordi. Quindi leggerai G come fosse F; C come fosse Bb ecc.

  2. #17
    ritiro su questa vecchia discussione. Da studente, ai tempi, suonavo l'alto considerando le note trasposte anziché quelle effettive. Dalla discussione deduco che ancora oggi l'insegnamento del sax prevede che il Mib del contralto sia considerato come il DO della tastiera e gli spartiti si trovano già trasposti in MIb (o SIb per il tenore?). Corretto?

  3. #18
    Il mib del contralto è un solb del pianoforte. Devi immaginare di avere una chiave di basso con tre bemolli in chiave.
    Le parti sono sempre trasposte, ma io, personalmente, penso sempre in suoni reali. Chiave di tenore con due bemolli per il tenore e il clarinetto, basso con tre bemolli per il contralto. Le sigle preferisco averle in do, ma le leggo indifferentemente in do, sib e mi. Misteri del cervello: se mi danno una parte in do, anche se penso in suoni reali, devo trasporre e sono più lento :)

  4. #19
    Ah sì: in mib per alto e baritono, in sib per tenore e soprano

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