E' una via percorribile. In molte istituzioni pubbliche del sud Italia (credo siano oggi gli unici casi al mondo) si utilizza ancora oggi questo approccio, che deriva dal modo in cui si insegnava il clarinetto in Italia ad inizio '900.
Quindi davanti ad uno spartito scritto per sax tenore non leggerai in chiave di violino, ma in chiave di tenore. Quando invece ti troverai davanti uno spartito scritto, ad esempio, per chitarra, e vorrai suonarlo sul sax tenore, leggerai in chiave di violino.
Però un secondo problema (insieme a quello possibile già esposto da almartino) è che se ti metti a studiare delle parti scritte per sax tenore (quindi già trasposte) dove sopra al pentagramma hai anche delle sigle con accordi (brani jazz, per esempio) oltre a leggere la chiave di violino come fosse una chiave di tenore dovrai anche trasporre tutti gli accordi. Quindi leggerai G come fosse F; C come fosse Bb ecc.