Stampare su un vinile... significa che bisogna rifare il master due volte.
(In qualche caso, anche il mix... forse non è strettamente necessario su jazz acustico, in formazioni piccole).
A livello di frequenze... sotto i 150/200 Hz le frequenze devono essere mixate in mono...
Il vinile ha un sacco di limitazioni fisiche... e ci sono dei costi fisiologici non indifferenti se vuoi fare le cose bene.
Secondo me, molti puristi più che lamentarsi dei cd (e di tutti i formati digitali) si lamentano del fatto che il mix e il mastering (partendo dai vecchi nastri) dell'audio che poi è andato su cd è diverso da quello che andava sul vinile. Esempio: su molti dischi Blue Note rimasterizzati e ripubblicati in cd, il pan pot degli strumenti era più "fisico": l'immagine stereo dell'audio del cd rappresentava meglio la disposizione degli strumenti durante la sessione di registrazione, cosa che sul vinile avrebbe dato dei problemi...
1) No... ma gli mp3 se codificati e riprodotti correttamente suonano come il cd (dimostrabile matematicamente)
2) Il cd è ancora comodo... forse dopo 37 anni sarebbe il caso di inventarsi qualcosa di nuovo. Non comprerei il vinile, troppo ingombrante, nel 2017 è solo "chic" e non è funzionale.
Poi spesso non è un vinile solo ma due (su un vinile non ci stanno più di 45 minuti... potendo meglio metterne di meno)
3) si, il giradischi c'è... e c'è anche tutto il resto, prodotti per la pulizia, smanetizzatore etc etc... ma se ascolto un vinile vecchio, purtroppo gli anni e il consumo del supporto si sentono (purtroppo qualsiasi supporto fisico risente del tempo: cassette, dat, cd, dvd... non solo il vinile)