
Originariamente Scritto da
gene
Se vuoi toglierti lo sfizio....manda qualche foto del sax in questione, insieme al mumero di matricola. In questo modo saprò dirti se se è un borgani professionale, oppure no.
p.s. esistono Borgani con matricola tra 18XXX e 19XXX, con il vecchio logo Borgani ( quello tondo) ...ma sono,
esteticamente e qualitativamente, tranne piccoli particolari, ottimi strumenti.
La serie Jubilee è riconoscibile, dal Logo nuovo Borgani ( logo rettangolare bon una grossa B) e dalla matricola con la lettera J.
p.s. trattandosi di materia soggetiva, ognuno ha la propria opinione, ma personalmente gli Yamaha non mi hanno mai entusiasmato ( tranne il soprano Custom)...hanno una voce che a me non piace, un timbro leggero etc. Sono strumenti dotati di ottima intonazione, spontanei, ma finisce li, in una parola, sono strumenti, razionali, senza anima, un po freddi ed inespressivi..come lo sono i giapponesi ( senza offesa...)
Preferisco sempre, Selmer e Keilwerth, a Yamaha.
Non sottovaluterei poi i nostri Borgani e Rampone..unico difetto ( ne so qualcosa) sono poco commerciali e svalutano subito, ragione per cui, si comprano a prezzi abbordabili.
L'ultima cosa che mi sento di dirti.. è provare lo strumento.
Se vai al conservatorio, non dovresti avere difficoltÃ* a procurarti per una giornata, un'altro sax.
lo provi e ti fai un'idea, in base alle tue esigenze in fatto di scelta timbrica.
l'unica fregatura è rappresentata, dal fatto che quando si prova qulcosaltro, si perde si obiettivitÃ*, si è assaliti dalla sindrome chiamata " l'erba del vicino è sempre più verde".
Si ha la percezione che quell'oggetto è migliore di quello che si possiede giÃ*.. e non sempre è vero!
Mi è capitato molte volte coi bocchini... li provo, li compro ...e finisco per usare sempre lo stesso...
Con i sax, ormai ho fatto PACE... ho lo stesso alto da 20 anni, un ottimo tenore etc...allora perche cambiare?
lo stesso capita(va) con le donne... cerchi, cerchi e ti accorgi (dopo) che il meglio lo hai avuto.....
credo che bisognerebbe far tesoro del vecchio detto... la felicitÃ* e accontentarsi di quel che si ha .
Un saluto a tutti, Gene.